De Zerbi si presenta a Palermo: "Zamparini? Solo pregiudizi"

"Sono contento di questa opportunità, ma mi sembra giusto premettere che voglio condividere questa soddisfazione con i giocatori che ho allenato per due anni. Grazie a loro sono riuscito a farmi apprezzare dal Palermo". Così Roberto De Zerbi, nuovo allenatore del Palermo, parlando nel corso della conferenza stampa di presentazione ufficiale.

"Inizio questa nuova avventura con entusiasmo e con la convinzione di poter far bene. So da dove sono venuto, so delle difficoltà che ci sono e che incontrerò perché prendere una squadra in corsa non è facile e perché la categoria è il top - ha proseguito l'ex tecnico del Foggia - Sono chiaramente emozionato perché a 37 anni mi si presenta questa occasione, cercherò di sfruttarla con il mio carattere, le mie idee e la mia personalità".

A chi gli chiede del rapporto con Zamparini, De Zerbi spiega che "è lui l'artefice principale della scelta, con me ad oggi si è comportato benissimo, abbiamo parlato di calcio - ha evidenziato - Io sono abituato a partire da zero, non mi faccio influenzare dai pregiudizi, il passato mi interessa poco. Cercherò di trasferire le mie idee il più velocemente possibile".

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"Abbiamo condiviso la sua scelta. Sappiamo che può essere uno degli allenatori emergenti a livello nazionale e spero per lui e per noi anche oltre". Così il direttore sportivo del Palermo Daniele Faggiano presentando in conferenza stampa il nuovo tecnico Roberto De Zerbi. "Non è mai facile lasciare la strada vecchia per prendere quella nuova, ma dobbiamo guardare avanti - ha proseguito il dirigente dei rosanero - C'è rammarico e dispiacere per quello che è stato con Ballardini. Non entro in merito a determinate situazioni, però non è semplice".

"Non sono stato io a licenziare Ballardini, lui mi ha scritto: 'non sono d'accordo con te, voglio risolvere il contratto'. Potrei chiedergli i danni". Così il presidente del Palermo Maurizio Zamparini parlando ai microfoni di 'La Zanzara' su Radio 24. "E' un ottimo allenatore, ma fuori dal campo no: uno non può dopo due mesi dire 'presidente, voglio andare a casa'", ha aggiunto il numero uno del club rosanero.