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Le 5 verità che ci ha lasciato Juventus-Roma

Simone Eterno

Aggiornato 18/12/2016 alle 09:41 GMT+1

Dalla crescita fisica della Juventus alla certezza di un signore di nome Higuain, dall'impossibilità di espugnare un stadio fortino a un ko che quest'anno per la Roma non è affatto una bocciatura. Con però un'unica certezza: la Juve è come una slot machine truccata, alla fine vince sempre lei.

Gianluigi Buffon Juventus Roma 2016

Credit Foto LaPresse

Slot-machine Juventus

L’innegabile verità è che alla fine vince sempre la Juventus. Gioca bene, vince. Gioca male, vince. Da spettacolo, vince. Non ne dà per nulla, vince lo stesso. Che si arrivi attraverso il gioco o attraverso i singoli, che si passi attraverso i piedi buoni o la rabbia della classe operaria, in qualche modo per gli altri sono sempre guai. Quando non c’è il passaggio di Pjanic c’è la partita da bava alla bocca di Sturaro; manca Bonucci e viene fuori Rugani; non c’è Dybala e ti sbuca il ritrovato (si era mai perso poi?...) Higuain e così via dicendo. La Juventus sembra una slot machine truccata: vada come vada, alla fine, il bottino lo portano sempre a casa loro.

Crescita fisica evidente

La Juventus continua a non impressionare particolarmente dal punto di vista del gioco, ma rispetto alle scorse settimane il match con la Roma ci ha detto che è in crescita dal punto di vista fisico. Per 20 minuti si è vista la miglior Juve della stagione – sul piano dell’intensità messa in campo e nell’aggressione senza palla – e questo è un dato di fatto che va riconosciuto ad Allegri, che da questo punto di vista per mesi aveva predicato pazienza. Crescita collettiva dunque - nei movimenti di squadra – ma crescite anche individuali: sta tornado in palla Marchisio, si sta rivedendo Dybala (ottimi i 10 minuti finali), è sbocciato Rugani, è tornato Barzagli e via dicendo.
Le 5 verità che ci ha lasciato Juventus-Roma

Higuain logora chi non ce l’ha

In parecchi si sono divertiti in estate con i chili in eccesso. Molti – compreso qualcuno a Torino – avevano iniziato a farsi domande per quei numeri che non decollavano. Ecco, in 7 giorni Gonzalo Higuain si è fatto una grassa risata e ha messo a tacere più o meno tutti. Dopo la doppietta col Toro, il gol che ha steso anche la Lupa. Palloni toccati nelle due partite? Una decina circa. In casa Juventus si sta riscoprendo l’evoluzione di David Trezeguet: non la vedo mai… ma quella volta che arriva giusta, tutti sotto la curva.

Come la batti la Juve in casa?

Si dice che uno stadio non faccia gol, ma nessuno in Europa fa più punti della Juventus in casa. Quella con la Roma, oltre ad essere la 25esima vittoria consecutiva per un record quindi eguagliato dai bianconeri, pare essere tanto la dimostrazione a una teoria che inizia a vacillare. Se prendiamo in considerazione il fatto che da 5 anni ormai i giallorossi sono il principale rivale dei bianconeri nella lotta al titolo, il dato della Roma è impressionante: qui hanno sempre perso. Ecco, se la seconda forza di un campionato perde sempre e costantemente in casa della prima, le altre cosa dovrebbero fare? Nulla, infatti la Juve nel 2016 allo Stadium le ha vinte tutte.

Roma sconfitta ma non bocciata

Detto questo per la Roma non è tutto da buttare, anzi, ci sono parecchi lati positivi di lettura. Quest’anno infatti non è arrivata la scoppola del passato né tanto meno le beffa taglia-gambe all’ultimo minuto. La Roma ci ha provato, dimostrando una discreta mentalità e una buonissima personalità; dati di fatto che vanno riconosciuti a Spalletti. Nessuna imbarcata, nessuna ‘sbroccata’, nessun delirio o piagnisteo. Insomma, quest’anno niente netta bocciatura ma una semplice e onesta sconfitta sul campo. Ripartire da qui sapendo che ora viene il difficile: la classifica dice -7. Bisognerà essere perfetti. In bocca al lupo.
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