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Le pagelle di Lazio-Fiorentina 3-1
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Pubblicato 18/12/2016 alle 23:41 GMT+1
Diamo i voti ai protagonisti del match dell'Olimpico: il migliore in campo è Marchetti, decisivo anche Milinkovic-Savic. Bernardeschi anima della Viola, disastroso Ilicic.
Josip Ilicic Lazio Fiorentina 2016
Credit Foto LaPresse
=== Lazio ===
Federico MARCHETTI 7,5 - Aveva ancora un errore da farsi perdonare, quello del derby. Para tutto il parabile, compreso il rigore di Ilicic. Vola sul bolide di Bernardeschi. Saracinesca.
BASTOS 6 – L’angolano si rende pericoloso di testa sulle palle inattive. Dietro tiene botta.
Stefan DE VRIJ 6,5 – Attento, non si concede sbavature. È mancato tanto alla Lazio che con lui ha tutta un’altra solidità difensiva.
Stefan RADU 6,5 – Diligente nelle due fasi. Si concede il lusso del gol del 3-1, la ciliegina sulla torta per una buona prestazione.
FELIPE ANDERSON 6 - Deve fare tutta la fascia e si sacrifica molto. Esce sbuffando perché questo ruolo non gli piace. Stando dieci metri indietro le sue qualità vengono un po’ soffocate (dal 77’ WALLACE s.v.).
Danilo CATALDI 6,5 – Prezioso in interdizione e negli inserimenti. Sfrutta la sua chance (dall’85’ Alessandro MURGIA s.v.).
Lucas BIGLIA 6 – Luci e ombre. Segna il rigore del 2-0, ma concede quello del possibile 2-1 per un fallo su Cristoforo. Non riesce a rinviare in occasione del gol di Zarate.
Sergej MILINKOVIC-SAVIC 7 – Punto di riferimento. Fisico e tecnica scavano il solco: serve Keita per il vantaggio, si procura il rigore della sicurezza. Super.
Senad LULIC 6 – Più attento a coprire in un 3-5-2 inedito per Inzaghi. Se la cava con l’esperienza.
Ciro IMMOBILE 6 – Festeggia le 100 presenze in Serie A ma resta ancora una volta a secco. Almeno si rende utile e manda in gol Radu per il 3-1.
KEITA Baldé Diao 6,5 – Il suo diagonale regala la rete che sblocca il risultato. Perde smalto, lucidità ed energie con il passare dei minuti ma gli basta essere tornato al gol (dal 68’ Ricardo KISHNA 6 – Utile per serrare le fila nel finale e tenere palla).
All. Simone INZAGHI 6,5 – Il terzo posto insieme al Napoli è un dato che certifica il suo ottimo lavoro. La Roma è a un passo e all’orizzonte c’è la sfida con l’Inter. Secondo successo di fila, non ha subito il contraccolpo del derby.
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Nikola Kalinic Lazio Fiorentina 2016
Credit Foto LaPresse
=== Fiorentina ===
Ciprian TATARUSANU 5,5 – Poteva fare decisamente di più sul gol di Radu, meno sui primi due. Nel complesso non dà grande sicurezza.
Nenad TOMOVIC 5,5 – Chiude su Radu in avvio, poi Keita lo lascia immobile sul gol. Subisce un colpo al volto ed è costretto a lasciare il campo all’intervallo per fare degli accertamenti in ospedale (dal 46’ Sebastian CRISTOFORO 6,5 – Impatto positivo. Si procura subito il rigore e spinge con generosità).
Sebastian DE MAIO 6 – Ci mette applicazione e fisico su Immobile. Prova gagliarda. Non era facile sostituire Gonzalo.
Davide ASTORI 5,5 – Nelle chiusure presta attenzione nella prima frazione, nel secondo accusa la stanchezza e si fa anche ammonire.
Maximiliano OLIVERA 6 – Dopo un avvio incerto, si propone e calibra qualche buon cross. In crescita.
Carlos SANCHEZ 5 – Costretto ad arretrare in difesa dopo l’uscita di Tomovic fatica a trovare la posizione. Segna e festeggia il gol del pareggio: l’addizionale è bravo a ravvisare il suo fallo di mano e viene giustamente ammonito.
Matias VECINO 6 – Libera Tello nell’azione del gol di Zarate. In cabina di regia non demerita.
Cristian TELLO 5 - La palla persa che Milinkovic-Savic trasforma nell’azione del rigore pesa. Spreca una chance sul gol di Zarate, ma il pallone arriva per sua fortuna al compagno. In tilt (dall’80’ Federico CHIESA s.v.).
Josip ILICIC 4,5 - Svogliato, lezioso, si concede due colpi di tacco inutili e in entrambe le occasioni perde palla. Ha la chance per accorciare le distanze e sbaglia dal dischetto: non è la prima volta. C'era una volta il rigorista infallibile... (dal 59’ Mauro ZARATE 6,5 – Ex con il dente avvelenato. Sveglia la Viola e cerca di guidare la riscossa. Segna e indica l’orecchio con chiara dedica ai suoi ex tifosi. E magari anche a Lotito…).
Federico BERNARDESCHI 6,5 – L’anima della Viola. Impegna Marchetti, è l’unico a prendersi responsabilità e a tentare una giocata risolutiva per tutto il corso della gara. Imprescindibile.
Nikola KALINIC 5 – Isolato, poco cercato, insomma mai in partita. Fantasma.
All. PAULO SOUSA 5 – Il turnover contro il Genoa non ha pagato perché è arrivata un’altra sconfitta. Reazione tardiva, la sua squadra resta un’incompiuta. Le assenze ci sono, ma paga anche le sue colpe.
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