Difesa a tre o a quattro e chiavi della squadra a Suso: come giocherà il Milan di Gattuso?

Studiando lo storico in panchina di Gattuso, sembra molto probabile il ritorno alla difesa a quattro. Possibile che il modulo di riferimento sia il 4-3-3 oppure il 4-2-3-1. Da non escludere il 3-4-3 ed il 4-3-1-2.

AC Milan juvenile coach Gennaro Gattuso salute the crowd during the Serie A match between AC Milan and Cagliari Calcio at Stadio Giuseppe Meazza on August 27, 2017 in Milan, Italy

Credit Foto Getty Images

Consumato il cambio in panchina in casa rossonera, in attesa della conferenza stampa di presentazione, resta da capire come potrebbe giocare il nuovo Milan di Gennaro Gattuso. L’esperienza in panchina dell’ex mastino rossonero non è di rilievo, soprattutto perché non ha mai collezionato una panchina in Serie A: è dunque complesso scovare un modulo di riferimento o comunque dei dettami tattici che contraddistinguano il percorso da allenatore di Gattuso.

Difesa a quattro

Ripercorrendo le tappe dell’esperienza in panchina del tecnico calabrese, ci sono alcune certezze apparse per molto tempo granitiche. Nella breve esperienza al Sion, nell’ancora più breve parentesi a Palermo, nelle due stagioni a Pisa ed in questi primi mesi con la Primavera del Milan, Gattuso ha sempre puntato sulla difesa a quattro. A Pisa, durante l’anno della promozione dalla Lega Pro alla Serie B, ha provato per alcuni tratti della stagione una difesa a tre che si è vista anche durante l’annata in Grecia alla guida dell’Ofi Creta. Difesa a tre che in rarissime occasioni Gattuso ha riproposto anche durante la drammatica stagione scorsa in Serie B sempre alla guida del Pisa, poi amaramente retrocesso. La difesa a quattro è stata anche la certezza iniziale nella sua avventura in Primavera: ha iniziato la stagione alternando 4-3-3 e 4-3-1-2, scegliendo poi di virare sul 3-4-3. Un po’ per necessità ma un po’ per uniformarsi anche a quelli che erano diventati i dettami tattici della prima squadra.

Le opzioni: il 4-3-3

Sono tante le ipotesi che potrebbero fare al caso del Milan, la più gettonata potrebbe essere quella del ritorno al 4-3-3. Se c’è una cosa che Gattuso deve assolutamente fare, è rimettere il Milan nelle mani, o meglio nei piedi, di Suso. È stato finora il migliore del Milan, nei momenti buoni ed in quelli meno buoni è sempre stato lo spagnolo ad accendere la luce. La posizione che predilige è largo a destra, che gli permette di rientrare sul mancino ed inventare. Lì va messo e da lì non va spostato. Davanti, visto l'ottimo momento di forma e la sua indole da battaglia, Cutrone è un elemento in grado di esaltarsi con Gattuso. Una mediana a tre regalerebbe una maglia da titolare anche a Riccardo Montolivo, o in alternativa a Manuel Locatelli. In difesa Ignazio Abate, che Gattuso conosce molto bene, potrebbe prendersi i gradi di terzino destro titolare in attesa del rientro di una pedina fondamentale come Andrea Conti.
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Milan 4-3-3

Credit Foto Eurosport

Il 4-2-3-1

L'idea di dare le chiavi del Milan in mano a Suso, nella sua posizione preferita, potrebbe essere riproposta anche in un eventuale 4-2-3-1, in cui è ipotizzabile una linea a tre sulla trequarti con lo stesso Suso, Calhanoglu e Bonaventura a garantire qualità dietro ad una sola punta, che continuiamo a pensare possa essere Patrick Cutrone. Biglia e Kessié, per caratteristiche, potrebbero essere complementari in una mediana a due, mentre la difesa sarebbe confermata nella sua totalità come nel 4-3-3.
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Milan 4-2-3-1

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Il 3-4-3

Come detto, è un sistema che Gattuso ha sperimentato nelle ultime partite in Primavera, con buoni riscontri, e che potrebbe riproporre. Il Milan ormai da settembre gioca con la difesa a tre, pur senza mostrare grandi margini di crescita, e sotto questo aspetto sarebbe un segnale di continuità. Abate ha mostrato di faticare molto in uno schieramento del genere, motivo per cui Borini potrebbe tornare in auge in quella posizione. Un modulo come questo prevede una grande spinta sugli esterni e, in assenza di Andrea Conti, sembra difficile da applicare ora.
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Milan 3-4-3

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Il 4-3-1-2

Un modulo che andrebbe a scontrarsi con il concetto precedente di mettere Suso al centro del villaggio. Però è comunque una ipotesi da prendere in considerazione, dal momento in cui potrebbe valorizzare due nuovi acquisti come André Silva e Calhanoglu, quest'ultimo schierato nella sua posizione ideale. Appare però di difficile attuazione perché in questo momento il Milan non può permettersi di rinunciare al suo elemento migliore.
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Milan 4-3-1-2

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Chi sale e chi scende

A pagare, inteso come a perdere un po' di spazio nell'undici titolare, potrebbero essere Kalinic e Musacchio, due giocatori escelti e fortemente voluti da Vincenzo Montella. Anche André Silva, se non inizia a calarsi meglio nella parte, in Serie A potrebbe faticare a trovare continuità. Leggerezza e scarsa aggressività non sono certo due peculiarità che uno come Gattuso digerisce con piacere. Al contrario due giocatori come Abate e Montolivo, rappresentanti della "vecchia guardia", potrebbero ritrovare fiducia e di conseguenza spazio in campo. Gattuso li conosce e potrebbe affidarsi a loro, così come potrebbe apprezzare e premiare la freschezza e la voglia di emergere di due giovani come Locatelli e Cutrone.
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