Facciamo i conti: in Lazio-Juve occhi su Milinkovic, ennesima plusvalenza dell'era Tare-Lotito

"C'è un enorme interesse su di lui, a partire dai grandi club, provenienti da Italia, Inghilterra, Spagna e Francia. Non voglio parlare di numeri ma sono sicuro che Sergej ha il potenziale per essere il miglior giocatore in Europa già nei prossimi anni". Le parole del suo agente Mateja Kezman, ex attaccante tra le altre di PSV, Chelsea e Atletico Madrid, hanno già da tempo chiarito la situazione. Secondo la stampa italiana il Paris Saint-Germain era pronto ad offrire 170 milioni di euro per il gigante serbo già la scorsa sessione invernale di mercato. Cifra che potrebbe salire a 180 milioni più 20 di bonus, totale di 200 milioni. Sì, stiamo parlando di 200 milioni di euro.

Considerando che Neymar è stato pagato 222 milioni dal Psg e Mbappé 180 milioni, che il Barcellona ha pagato una cifra monstre per Dembelè e Coutinho e che solo due stagioni orsono lo United si è spinto oltre i 100 milioni per Pogba, possiamo intuire che la cessione di un giocatore unico e fisicamente strabordante come Milinkovic potrebbe davvero garantire un’entrata clamorosa per la Lazio. Non meno di 100 milioni di euro, secondo i paletti stabiliti dal ds Tare. Dietro l’affare, poi, c’è anche Jorge Mendes, il potentissimo agente di Mourinho e Cristiano Ronaldo, nelle vesti di intermediario. Per lui, operazioni così costose, sono diventate ordinarie. Lotito a giugno scatenerà un’asta internazionale. Non ci sono dubbi.

Flashback temporale. Il 6 agosto 2015 viene ufficializzato l'acquisto di Sergej Milinkovic-Savic da parte della Lazio, scaltra nel beffare la Fiorentina, gia certa del tesseramento del serbo. Il club biancoceleste paga per il cartellino del centrocampista serbo una cifra vicina ai 10 milioni di euro al Genk, societá belga con la quale Milinkovic-Savic aveva segnato cinque reti in 24 presenze la stagione precedente. Tra maggio e giugno, peró, il serbo si era messo in luce nel Mondiale Under 20 vinto dalla sua Nazionale, della quale era stato votato il miglior giocatore. C'era potenziale, c'era margine per investire e la coppia Tare-Lotito se ne era accorta. E se ne è accorta anche la Juventus da almeno a un anno a questa parte. Una corte, quella dei bianconeri, mai troppo nascosta, ma diventata sempre più complicata con il passare delle settimane. La Juve si troverà contro domenica il centrocampista più prolifico del campionato (9 reti) e sicuramente Marotta tenterà di fare un’altra chiacchierata in merito con Tare.

Milinkovic potrebbe essere solo l’ultimo gioiello venduto a caro prezzo dalla dirigenza biancoceleste. Il primo a inaugurare questa serie fu Alexander Kolarov, che nel 2010 passò al Manchester City per 22,7 milioni. La Lazio lo aveva pagato 800 mila euro. E poi Hernanes, trasferitosi all’Inter nel 2014 per 18 milioni, dopo che la Lazio lo aveva prelevato dal San Paolo per 13,5 milioni, Antonio Candreva (all’Inter per 22 milioni, la Lazio lo pagò circa 8). E ultimi in ordine di tempo Lucas Biglia, andato al Milan per 20 milioni bonus compresi e acquistato a 8,4, e Hoedt, preso dal Southampton per 17 milioni di euro: si era svincolato due anni prima dall’AZ Alkmaar e la Lazio lo prese a parametro zero.

I 30 milioni (al netto dei bonus) ricevuti dal Monaco rappresentano la somma più alta incassata per una cessione sotto la gestione Tare. Una somma record e una plusvalenza pazzesca, visto che Keita costò alla Lazio appena 300 mila euro di indennizzo da versare al Barcellona. Un giocatore valorizzato, nonostante qualche problema comportamentale, da Simone Inzaghi, ed esploso definitivamente nella scorsa stagione. Così come in questa stagione è arrivata la definitiva consacrazione di Milinkovic. Lotito già pregusta la pioggia di denaro, Tare sa bene di avere tra le mani un bancomat, la Juventus osserva con occhio furbo, sperando di non essere punita nel frattempo proprio dal serbo.