Il Sassuolo gela l'Inter a San Siro: 1-2, la Champions diventa un miraggio. Roma qualificata

L'Inter crolla sul più bello. Su quella "semifinale" per la Champions disegnata da Spalletti per definire il match col Sassuolo, prima dello scontro diretto con la Lazio nell'ultima giornata. Si è parlato anche di "goleada nerazzurra" per superare i biancocelesti nella differenza reti, in caso di arrivo a parità di punti e negli scontri diretti. Una teoria che, evidentemente, ha fatto arrabbiare non poco la banda di Beppe Iachini, autore di un vero e proprio capolavoro tattico. Sono state, però, due prodezze, quelle di Politano e Berardi, a condannare l'Inter, in rete con il solo Rafinha, 1-2 a San Siro. Un risultato che manda matematicamente in Champions la Roma. Cosa che può avvenire già domani, con una vittoria, anche per la Lazio (a +2 sui nerazzurri), impegnata all'"Ezio Scida" di Crotone.

Di fronte a un San Siro in trepidazione e letteralmente gremito, l'Inter prova a partire aggressiva ma deve subito prendere atto della certosina organizzazione del Sassuolo di Iachini, perfetto nel chiudere gli spazi e a giocare ogni pallone con precisione. Al 4' è proprio la band di Iachini a suonare la campanella: cross di Rogerio dalla sinistra e colpo di testa del ben appostato Missiroli, di poco a lato. L'Inter, dal canto suo, comanda le operazioni ma si ferma, sostanzialmente, ai sedici metri. Il Sassuolo, invece, passa in vantaggio: dopo un atterramento di Brozovic su Adjapong al limite dell'area, Politano si trasforma in Messi (o Ronaldinho, a seconda dei gusti) e trasforma il calcio piazzato rasoterra, facendo passare il pallone sotto i piedi di Skriniar e della difesa nerazzurra. E' 0-1.

Spalletti, quindi, decide di passare al 3-4-2-1 e l'Inter si fa maggiormente aggressiva. Due occasionissime per pareggiare, prima della fine del primo tempo: al 37' rasoterra di Candreva deviato in angolo da Consigli. Quindi, il portiere neroverde, effettua un autentico miracolo, chiudendo la saracinesca sulla conclusione di Icardi da due passi, dopo una combinazione sulla mancina Brozovic-Perisic. Nella ripresa, l'Inter ci mette animo e occasioni da rete, ma non basterà. Anche perché il Sassuolo è letale in contropiede: al 72' infatti, dopo l'ennesima parata incredibile di Consigli - che ferma il rasoterra a botta sicura di Icardi addirittura con le natiche -, Berardi se ne va in velocità, finta la conclusione dalla distanza, per poi scagliare un destro imprendibile sotto il sette.

Notte fonda, a San Siro, per pubblico e giocatori nerazzurri: Karamoh, entrato in scena al 58' al posto di Candreva, incide poco. Allora Spalletti ci prova con Eder (al posto di un Vecino nervoso e impreciso), e con Borja Valero per Ranocchia. E qualcosa si muove, là davanti: all'80' Perisic, dalla sinistra, appoggia al limite per Rafinha, che realizza uno splendido gol, di mezzo esterno sinistro, con la palla che ruota, colpisce il palo e si insacca. E' 1-2. L'assedio nerazzurro produce ancora un paio di interventi prodigiosi di Consigli, gli ultimi allo scadere su Eder, involato a rete. E nulla più: l'Inter, per quanto generosa, è costretta ad arrendersi.

Francesco MAGNANELLI (Sassuolo): la bandiera neroverde, in fase di ripiego, le prende praticamente tutte. Difensore aggiunto della retroguardia di Iachini, offre una prestazione da Libro Cuore, tutta grinta e polmoni. Classe operaia al potere.

Matias VECINO (Inter): nervoso (commette un'infinità di falli) e impreciso a centrocampo: troppi errori in fase di appoggio. Nettamente insufficiente.

Inter (4-2-3-1): Handanovic; João Cancelo, Skriniar, Ranocchia (76' Borja Valero), D'Ambrosio; Vecino (71' Eder), Brozovic; Candreva (58' Karamoh), Rafinha, Perisic; Icardi. All.: Spalletti.

Sassuolo (3-5-2): Consigli; Lemos (84' Letschert), Acerbi, Dell’Orco; Adjapong, Missiroli, Magnanelli, Duncan, Rogerio; Berardi (79' Ragusa), Politano (71' Babacar). All.: Iachini.

Arbitro: Rosario Abisso di Palermo.

Gol: 25' Politano (S), 72' Berardi (S), 80' Rafinha (I).

Note - Recupero: 1+6. Ammoniti: Berardi, Brozovic, Lemos.