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Le 5 verità che ci ha lasciato Juventus-Torino

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Aggiornato 24/09/2017 alle 09:02 GMT+2

Dalla gestione Higuain alla media-gol di Dybala passando per il centrocampo bianconero e la profondità della rosa: il derby della Mole ha lasciato indicazioni sia alla Vecchia Signora che ai granata. Oltre alla follia di Baselli ci sono anche le responsabilità di Mihajlovic.

Juventus-Torino, Serie A 2017-2018

Credit Foto LaPresse

Juve senza Higuain: niente drammi, Allegri fa la scelta giusta

Nelle formazioni ufficiali non figura Gonzalo Higuain, il più chiacchierato e il più atteso alla vigilia. Marotta e in seguito anche Allegri spiegheranno che si è trattato di una scelta tecnica e l'allenatore livornese dimostra ancora una volta di saper gestire il gruppo. Il Pipita è fuori forma? Nessun dramma, si accomoda in panchina e gioca Mandzukic. Il risultato? Il croato da centravanti fa una prestazione da incorniciare, la Juventus vince giocando bene e l'argentino, in campo per una decina di minuti, dovrà rimboccarsi le maniche e ritrovare la forma migliore. La concorrenza è tanta, Allegri fa bene a non fare sconti a nessuno.
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Matuidi Juventus

Credit Foto LaPresse

I numeri di Dybala: la sua media-gol è incredibile

Un altro motivo che favorisce la gestione serena del gruppo e la possibilità di fare a meno di Higuain, è sicuramente l'incisività di Paulo Dybala in zona gol. L'anno scorso in tutto il campionato aveva realizzato 11 reti, ora è a quota 10 (12 stagionali) dopo appena sei giornate. L'argentino, mai così prolifico, si è caricato sulle spalle la Vecchia Signora e la sua media è di 1 gol ogni 46,6 minuti. La Joya si gode un'altra notte da 10.

La nuova forza della Signora: centrocampo e profondità della rosa

Rispetto all'anno scorso, Madama può contare su nuove certezze nella zona nevralgica. Contro il Torino Pjanic è stato perfetto e l'intesa con Matuidi cresce partita dopo partita. Il francese sta dimostrando tutto il suo valore e così la Juve, dal centrocampo in su, può contare su tante alternative che prima non aveva. La qualità di una rosa più profonda, unita alla quantità delle scelte a livello numerico, deve fare la differenza anche in Champions League.

Baselli, come rovinare la partita più sentita

Alla vigilia si parla di un Torino mai così vicino alla Juventus, dell'imbattibilità dei granata e di una partita da giocare senza troppi timori reverenziali. Peccato che il castello salti per aria per la doppia ammonizione di un singolo, in particolare per un secondo giallo scriteriato. In un istante tutto va in fumo compreso il lavoro settimanale, i sacrifici dei compagni e i buoni propositi. Baselli ha sbagliato e ne è consapevole: le sue scuse gli fanno onore. Rovinare il derby così è un vero peccato.

La gestione dei derby da parte di Mihajlovic deve cambiare

Sinisa Mihajlovic regala sempre delle citazioni e dalle sue parole nella preparazione del derby trasmette una carica che la squadra sembra, però, non recepire nel modo giusto. Non è la prima volta che accade: Baselli rimedia un rosso folle mentre nel secondo tempo molti giocatori sembrano molli, perfino timorosi a commettere fallo sui rivali. Si può perdere lottando su ogni pallone anche con un uomo in meno facendo almeno emergere grinta e carattere se tecnicamente non è possibile fare match alla pari. Rischiare di subire gol a ogni azione non si sposa con l'orgoglio e lo spirito granata. Belotti è un esempio in questo senso: Mihajlovic lo tenga a mente per inculcare anche agli altri la voglia del Gallo.
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