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Maxi offerta del Chelsea per Emerson e Dzeko: Roma tentata ma è un'operazione ad alto rischio

Stefano Fonsato

Aggiornato 19/01/2018 alle 16:01 GMT+1

I Blues propongono 50 milioni più la punta Batshuayi. Monchi ha aperto la trattativa ma i giallorossi, obiettivamente, non possono privarsi a fine gennaio del proprio ariete d'attacco (per cui Conte ha perso la testa). Specie considerando gli obiettivi: una Champions League tutta da giocare e una posizione di campionato da migliorare.

Edin Dzeko, Atletico Madrid-Roma, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Nella serata di ieri il Chelsea ha alzato ulteriormente la posta in un maxi-asse di mercato della Roma. Non solo per il laterale sinistro Emerson Palmieri (in giallorosso bloccato da Aleksandar Kolarov), i Blues hanno chiesto a Monchi la possibilità di parlare anche di e con Edin Dzeko, inserendolo nella trattativa globale per una cifra complessiva di 50 milioni. L'ex ds Siviglia è stato tuttavia irremovibile: per l'italo-brasiliano e il bosniaco si inizia a trattare a partire dai 65 milioni. A questo punto, il club londinese ha inserito nella trattativa la punta belga Michy Batshuayi, l'uomo del titolo dell'anno scorso (suo il gol decisivo contro il WBA) e, autore quest'anno, di otto reti complessive nelle varie competizioni ufficiali, in cui è partito spesso e volentieri dalla panchina.
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Edin Dzeko, Andrea Barzagli, Roma-Juventus, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Lauta offerta del Chelsea: ma la Roma ci guadagnerebbe?

Ma 50 o 65 milioni, Batshuayi oppure no, la Roma che rendiconto avrebbe da un'operazione simile? Ci guadagnerebbe? Oppure si tratterebbe di una trattativa di mercato deleteria (seppur remunerativa) in questa delicatissima fase dell'anno in cui i giallorossi, quinti in campionato e in corsa in Champions League, devono assolutamente portare avanti nel miglior modo possibile i propri obiettivi, quantomeno per non compromettere il processo di crescita nella prossima stagione?
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Emerson Palmieri

Credit Foto Getty Images

Batshuayi non può essere il rimpiazzo di Dzeko

Non giriamoci troppo attorno. Cercando di ragionare "sul campo", la Roma e mister Eusebio Di Francesco avrebbero solo da perdere con un'eventuale cessione di Dzeko. Un conto è se offerte di questo tipo arrivano d'estate e con tutto il tempo di prendere le necessarie contromisure, un altro è ragionarci su nel bel mezzo del mesi di gennaio. Conte ha puntato i piedi, è calcisticamente innamorato del bosniaco, perfetto (e lo ha già dimostrato col Manchester City) per la fisicità della Premier League. Ma, i giallorossi, non possono proprio fare a meno di luia metà stagione. Anche con una contropartita tecnica come Batshuayi, giocatore molto interessante, prolifico, ma molto diverso per caratteristiche da Dzeko: a differenza del bosniaco, infatti, il gioco fisico, le sportellate, non gli competono. Il belga non può reggere da solo il peso di un intero reparto offensivo.
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Chelsea's Belgian striker Michy Batshuayi (L) greets Chelsea's Italian head coach Antonio Conte

Credit Foto Getty Images

Quella sottile aria di smobilitazione

Secondo concetto, per quanto Kolarov stia eccellendo lungo la mancina, Emerson Palmieri è un giocatore dalle prospettive amplissime (anche per la nostra Nazionale): cederlo sarebbe un ulteriore atto di debolezza se l'obiettivo è divetare una "big" europea: le "big" europee hanno almeno una "squadra-ombra" di potenziali titolari. In più ci sono le grane Nainggolan, Gonalons, Bruno Peres, Defrel: quella sottile aria di smobilitazione che Monchi farebbe bene a ricacciare lontano. Il "gioco dell'oca" non è certo un gioco di prospettiva. Tanto meno nel calcio.
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