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Serie A - De Laurentiis: "Conte al Napoli? Tra 10 giorni si saprà tutto. Razzismo in Italia? No, frustrazioni personali"

Stefano Fonsato

Aggiornato 27/05/2024 alle 17:39 GMT+2

SERIE A - Ad un evento in mattinata (lunedì 27 maggio) in provincia di Caserta, ovvero il convegno “L’Italia è un paese razzista?” al centro congressi "Jambo" di Trentola Ducenta, è intervenuto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis in compagnia del difensore azzurro Juan Jesus. "Dribblata" la questione allenatore.

De Laurentiis contro tutti: lega, federazione, tv, istituzioni

Ad un evento in mattinata (lunedì 27 maggio) in provincia di Caserta, ovvero il convegno “L’Italia è un paese razzista?” al centro congressi "Jambo" di Trentola Ducenta, è intervenuto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis in compagnia del difensore azzurro Juan Jesus.

Napoli, De Laurentiis su Conte: "Tra 10 giorni dico tutto"

Nonostante l'ufficio stampa del club abbia chiesto di non porre domande di calciomercato, il moderatore dell'incontro, il professor Guido Trombertti, ha velatamente citato l'affaire Antonio Conte, senza tuttavia mai nominarlo esplicitamente. Il patron azzurro ha allora tagliato corto così: "Non è che non gliela dico, non gliela posso dire perché i prossimi dieci giorni saranno decisivi dopo aver fatto tutte le opportune, necessarie valutazioni. Non deve vincere il tifo ma l'equità del ragionamento".
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de laurentiis

Credit Foto Imago

Napoli, Juan Jesus: "Episodio Acerbi? Stendo un velo pietoso e vado avanti"

Sul fronte razzismo, invece, ecco le parole di Juan Jesus, tornato sull'episodio con Francesco Acerbi: "Io ho provato a essere superiore a fine partita. La mia carriera parla per sé. Mi sono sempre comportato bene a differenza sua con episodi che ci fanno pensare cose diverse. Ma poi lui mi voleva smentire nonostante io lo avessi tutelato e protetto. Passare per bugiardo mi è sembrato esagerato. Oggi stendo un velo pietoso su questa situazione, devo andare avanti ed essere intelligente ed esempio per i miei figli e per gli altri. Se succedono di nuovo cose simili dobbiamo essere superiori".

De Laurentiis: "Più che razzismo, in Italia ci sono le frustrazioni personali"

De Laurentis ha quindi aggiunto: "Più che razzismo, in Italia esiste intolleranza verso il diverso: l'Italia è un paese che accoglie, guardate cosa accade sistematicamente a Lampedusa. Di questo atteggiamento verso il diverso, i politici ne sono responsabili. Questo non è il paese del fare. L'intolleranza nasce da insoddisfazioni personali. L'episodio che ha visto coinvolto Juan Jesus può essere determinato in funzione di frustrazioni personali. Educazione alla base? I bambini di razzismo non hanno nulla, sono in classi miste, giocano con tutti. Poi man mano che si cresce e il bullismo ad esempio è conseguenza di un razzismo all'interno comportamentale di frequentazione di altri simili anagraficamente parlando. Alla base c'è uno stato che non ha mai funzionato e non sta funzionando, un problema educazionale nelle famiglie che devono lavorare per portare un doppio stipendio a casa e non possono tutelare con la loro presenza la crescita dei loro pargoli, i quali risentono poi di quell'assenza. La scuola da sola non bastano e non è adeguata perché ha professori che non sono in grado di educare in modo moderno i nostri ragazzi e quindi i problemi sono molteplici. Criticare è facile, il problema è trovare cosa fare per non poter più criticare".
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De Laurentiis: "La Lega Serie A è un disastro, un cumulo di incapacità totale"

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