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Montella: “Il Napoli è forte, ma niente alibi: dobbiamo essere sempre aggressivi”

Daniele Fantini

Pubblicato 17/11/2017 alle 16:09 GMT+1

Il tecnico del Milan presenta la sfida con il Napoli di sabato sera, una partita molto difficile che arriva in un momento in cui i rossoneri stanno vivendo un periodo positivo.

Vincenzo Montella, durante la partita tra Milan e Juventus, Serie A 2017-18

Credit Foto Getty Images

Stiamo trovando la nostra identità, veniamo da due trasferte vittoriose. Peccato aver trovato nel mezzo una squadra che vince da 6-7 anni e una organizzata come il Napoli. Da parte nostra però non devono esserci alibi, abbiamo le carte in regola per mettere in difficoltà il Napoli.
Il tecnico del Milan, Vincenzo Montella, ha presentato così in conferenza stampa l'impegno di campionato contro i campani di domani sera al San Paolo. "È una squadra completa, sanno interpretare al meglio le situazioni della partita - ha aggiunto - Credo che conterà la sicurezza e la fiducia, bisogna cercare di limitare il loro possesso palla, lo possiamo fare soltanto cercando di essere sempre aggressivi. Durante questa sosta abbiamo lavorato di più a livello psicologico. È un aspetto fondamentale e certamente la partita aiuta. Le motivazioni sono altissime”.
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Vincenzo Montella Milan 2017

Credit Foto LaPresse

Mercato di gennaio: niente indiscrezioni

“Il mercato di gennaio? Manca ancora tanto all'inizio. Mi confronto tutti i giorni con Mirabelli, sappiamo i pregi e i difetti della squadra. Al momento sono concentrato su questi giocatori in cui vedo grandissime potenzialità e grandi possibilità di crescita".

Italia fuori dal Mondiale: "Non formiamo più i giovani calciatori"

"Lunedì abbiamo vissuto un dramma sportivo, è stato dolore puro. C'è da capire con lucidità cosa fare e come intervenire, sia negli uomini sia nella strategia da adottare. È un risultato che penalizza molto il nostro movimento. La mia brevissima esperienza nel settore giovanile mi ha fatto capire che si pensa troppo al risultato, talvolta penalizzando i talenti e risolvendo i problemi con la tattica collettiva fin dalla giovanissima età, questo perché gli allenatori, anche nelle categorie inferiori, vengono pressati per ottenere un risultato nell'immediato. Credo che serva formare giocatori che siano anche persone e cittadini".
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