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Sarri: "Scudetto? Servono più di 90 punti. La Champions è un orgoglio non complicazione"

Stefano Dolci

Aggiornato 29/10/2017 alle 18:50 GMT+1

Le dichiarazioni dei protagonisti della sfida del San Paolo. Mertens si gode la vittoria e il 10° gol in 10 partite. Sarri pensa al City: "Sarà difficile che le squadre di alta classifica tengano questo ritmo fino alla fine. Ma la sensazione è che per lo scudetto bisognerà andare oltre i 90 punti. Credo che le squadre di medio-basso livello poi si assesteranno e diventeranno più ostiche".

Maurizio Sarri, Napoli, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Prosegue la regola del tre: Allan, Callejon e Mertens. Bastano tre gol al Napoli per aver ragione del Sassuolo, per un 3-1 che vale tre punti e vittoria, un risultato che riporta gli azzurri al primo posto solitario in classifica a quota 31 punti, a +3 su Juventus e Lazio e a +5 sull'Inter (con i nerazzurri che hanno però una partita in meno). Sarri però non vuole sentir parlare ancora di scudetto e pensa solo alla sfida decisiva in Champions League contro il Manchester City…
Maurizio Sarri (Allenatore Napoli): "Se ho sentito i cori dei tifosi a fine gara per lo scudetto? Non dobbiamo farci troppi pensieri. Ora dobbiamo pensare solo al Manchester City: mercoledì anche credendoci sarà durissima. Sotto il profilo atletico la squadra sta bene, la quantità di corsa è molto simile a quella dello scorso anno, ma ora c'è più qualità. Non dimentichiamoci che preparazioni simili con lo stesso gruppo in anni diversi possono dare risultati diversi, ma la squadra sta reagendo bene. Quota scudetto? Sarà difficile che le squadre di alta classifica tengano questo ritmo fino alla fine. Ma la sensazione è che per lo scudetto bisognerà andare oltre i 90 punti. Credo che le squadre di medio-basso livello poi si assesteranno e ad un certo punto diventeranno più sporche e cattive, si rallenterà un po' tutti. Se la Champions è una complicazione per noi? Sarebbe eccessivo: farne parte è motivo d'orgoglio, visto che parliamo della competizione più importante d'Europa. Dal punto di vista conscio e razionale la Champions è un orgoglio, poi è chiaro che nell'inconscio possiamo pensare di avere poche possibilità di vincerla. Ma ripeto: definirla complicazione sarebbe ingeneroso”.
Dries Mertens (Attaccante Napoli): “Sono numeri da paura, ma se le altre vincono sempre diventa difficile. Stiamo lavorando e facendo bene. E' il momento migliore della mia carriera. Gioco di più e abbiamo una squadra che palleggia, questo mi fa piacere. San Paolo? Oggi era bellissimo. Ora vogliamo continuare e fare cose speciali, speriamo che sia così. Manchester City? Sarà una bella partita. Sappiamo che è difficile perché sappiamo che loro giocano bene col palleggio, ma vogliamo fare bene perché lì abbiamo perso. Scudetto? Dobbiamo crederci sempre”.
Christian Bucchi (Allenatore Sassuolo): “Sono contento di come i ragazzi hanno interpretato la gara. Sapevamo delle difficoltà, sapevamo di affrontare la squadra che esprime il miglior calcio d'Europa. Volevo una squadra libera mentalmente, che venisse qui per giocarsela. La nostra parte l'abbiamo fatta. Nel primo tempo penso ci fosse un contatto netto da rigore per noi, ma non dobbiamo attaccarci a questo. Il Napoli ha fatto due gol da angoli. Oggi mi interessava la compattezza”.
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