Senza Higuain tocca a Gattuso reinventare il Milan: a Empoli è vietato sbagliare
Pubblicato 27/09/2018 alle 10:51 GMT+2
Dopo il deludente pareggio di domenica scorsa contro l'Atalanta, i rossoneri scendono in campo al Castellani per non perdere contatto dalle prime posizioni: il tecnico, con Cutrone non ancora al meglio, sembra intenzionato a schierare Borini dall'inizio nel ruolo di punta centrale.
Gonzalo Higuain, Milan, Getty Images
Credit Foto Getty Images
I due pareggi consecutivi contro Cagliari e Atalanta hanno fatto suonare il campanello d'allarme in casa Milan. Non solo per i risultati, ma anche e forse soprattutto per l'atteggiamento mostrato dalla squadra alla Sardegna Arena prima e a San Siro poi. A Cagliari quello che non aveva funzionato era stato l'approccio iniziale: il Milan era sceso in campo molle e nei primi 20 minuti era stato messo sotto sul piano del gioco e del ritmo dalla formazione di Maran. Contro l'Atalanta, invece, la squadra ha staccato la spina dopo un buon primo tempo chiuso in vantaggio concedendo campo all'Atalanta nella ripresa e lasciandosi schiacciare nei minuti finali. Un problema di testa sul quale Gattuso dovrà iniziare a lavorare seriamente, a partire da stasera.
Higuain fuori dagli 11 per la prima volta in stagione
La trasferta di Empoli si è improvvisamente complicata a causa del forfait di Higuain: il Pipita, già a quota 3 gol in questo tra campionato ed Europa League, non è stato nemmeno convocato per un problema ai flessori e per la prima volta non sarà al centro dell'attacco rossonero. Un'assenza pesante dal punto di vista tecnico, una tegola che costringe Gattuso a rivedere l'assetto tattico del suo Milan in un momento già molto delicato nel quale altre frenate potrebbero costare molto care in termini di classifica.
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Higuain - Milan-Atalanta - Serie A 2018/2019 - LaPresse
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Le alternative di Gattuso: Borini favorito su Cutrone
Per sostituire il Pipita Gattuso ha a disposizione due uomini: Fabio Borini e Patrick Cutrone. Quest'ultimo, tuttavia, è tornato nella lista dei convocati dopo avere saltato le sfide contro Cagliari e Atalanta per una distorsione alla caviglia, ha svolto un solo allenamento con il resto del gruppo e difficilmente sarà rischiato dal primo minuto. Ecco quindi che la scelta di Gattuso sembra obbligata: al centro dell'attacco giocherà Borini in un tridente completato a destra da Suso (alla sua presenza numero 100 con il Milan) e a sinistra da Calhanoglu. L'ex attaccante di Roma, Liverpool e Sunderland era partito titolare nella sfortunata trasferta di Napoli in campionato e in Europa League contro i lussemburghesi del Dudelange, giocando in entrambi casi largo a sinistra: per la prima volta in carriera giocherà da punta centrale nel Milan. Confermato il centrocampo Kessie-Biglia-Bonaventura, linea difensiva confermata per tre quarti con una novità a sinistra dove Laxalt potrebbe rilevare Rodriguez.
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Esultanza Fabio Borini, Milan-Ludogorets, Getty Images
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Una considerazione sul mercato...
Gli infortuni nel corso della stagione possono capitare, ma i forfait ravvicinati di Higuain e Cutrone fanno venire a galla un aspetto preoccupante della rosa a disposizione di Gattuso: in attacco i rossoneri sono troppo corti e indubbiamente una terza punta avrebbe fatto molto comodo. In estate hanno fatto le valigie Bacca, Kalinic e André Silva (che sta facendo faville in Liga) ed è arrivato il solo Higuain. Paletti finanziari a parte, forse trattenere un attaccante in più non sarebbe stata una cattiva idea.
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