Skriniar e Ranocchia rilanciano un'Inter convalescente: 2-0 al Benevento

Che fatica. Che affanni. Che patemi. Ma, al contempo, che importanza capitale hanno i 3 punti che l'Inter strappa al Benevento in un San Siro nervoso e pronto a esplodere di rabbia dopo quasi 3 mesi di risultati negativi. 3 punti sudatissimi, perché i nerazzurri si impongono con un 2-0 tranquillo solo all'apparenza sul fanalino di coda della Serie A: solo nella ripresa gli uomini di Spalletti si sciolgono, trovando l'uno-due vincente con Skriniar e Ranocchia, i due centrali difensivi, in entrambi i casi sugli sviluppi di calci piazzati. L'unico modo per bucare un Benevento ben messo in campo, salito a Milano senza paura e capace, almeno per due volte, di andare a un passo dal vantaggio con Coda. I campani, insomma, hanno l'unico demerito di non concretizzare un gioco che, per larghi tratti del primo tempo, manda in confusione totale l'Inter: palleggio, scambi stretti, ripartenze veloci, palla sempre a terra. Ma a far la differenza è il cinismo nerazzurro. E mentre la squadra di De Zerbi prosegue – se non altro dignitosamente – la propria veloce discesa verso la B, quella di Spalletti prova faticosamente a spazzar via la crisi. Intanto, classifica alla mano, in attesa di Roma e Lazio si è ripresa il terzo posto.

Le difficoltà e il nervosismo dell'Inter sono evidenti sin dai primi minuti, quando il Benevento prende il possesso del campo e del gioco. Al 7', D'Ambrosio sbaglia un tocco semplice per Perisic: giù i primi fischi. Un paio di palle gol, se così si possono chiamare, i nerazzurri comunque le creano: Candreva viene anticipato in area da Djimsiti al momento di calciare e Perisic, trovato sul secondo palo da Cancelo, stacca a lato. Poi, fino a fine primo tempo, è solo Benevento. Tanto che Brignola non sfrutta un contropiede due contro uno che avrebbe piazzato Coda davanti alla porta, e lo stesso centravanti, saltato Skriniar, scalda i guanti di Handanovic. Mentre Sandro, inseritosi davanti al portiere, non trova il tempo di calciare. Al 45' i fischi per l'Inter sono inevitabili.

Nemmeno nella ripresa la situazione cambia radicalmente. Puggioni si salva in angolo su un gran destro di Vecino, ma è Coda ad aver la clamorosa palla gol del vantaggio: lancio meraviglioso di Brignola per l'ex parmense, che in area spara alto a tu per tu con Handanovic. Errore fatale, perché al 66' l'Inter passa: angolo di Cancelo, Vecino spizza sul secondo palo dove Skriniar, sempre di testa, non perdona. Altri 3 minuti e arriva pure il raddoppio: punizione di Cancelo e tuffo vincente di Ranocchia. La gara termina in pratica qui, anche perché a 10 dalla fine il Benevento rimane in inferiorità numerica: secondo giallo per Viola, reo di un fallo su Eder, e rosso.

Zero tiri nello specchio per l'Inter per tutto il primo tempo. L'ultima volta che ciò era accaduto risaliva al settembre del 2016 contro la Juventus, in una gara comunque vinta per 2-1.

Ranocchia. Probabilmente l'unico sopra la sufficienza nell'incommentabile primo tempo dell'Inter. Mantiene il livello alto anche nella ripresa, nonostante un'ammonizione, e viene premiato dal gol del 2-0.

Perisic. No, non è proprio il Perisic di inizio stagione. E lo conferma con un'altra prestazione insipida. A parte un colpo di testa a lato, non si vede praticamente mai.

Inter (4-2-3-1): Handanovic; Cancelo, Skriniar, Ranocchia, D'Ambrosio; Vecino, Gagliardini; Candreva, Rafinha (65' Karamoh), Perisic (82' Brozovic); Eder. All. Spalletti

Benevento (4-3-3): Puggioni; Sagna, Djimsiti, Tosca, Letizia; Viola, Sandro (66' Del Pinto), Djuricic (46' Cataldi); Guilherme, Coda (85' Diabaté), Brignola. All. De Zerbi

Arbitro: Luca Pairetto di Torino

Gol: 66' Skriniar, 69' Ranocchia

Note: ammoniti Candreva, Ranocchia, Viola, Del Pinto; espulso Viola all'81'