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Buon compleanno Alex Del Piero! La genesi del gol alla Pinturicchio: 23 anni fa il primo capolavoro

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 09/11/2018 alle 13:28 GMT+1

23 anni fa Alex Del Piero sbalordiva gli appassionati in Champions League con lo strepitoso destro a giro in un Borussia Dortmund-Juventus passato alla storia. Allora nacque il gol alla Del Piero, gesto tecnico che non passa mai di moda e attualmente è nobilitato tra gli altri da Insigne, Mertens e Robben.

Alex Del Piero scocca un tiro a giro nella sfida di Europa League contro lo Sturm Graz, Eurospa League, Imago

Credit Foto Imago

In occasione del 44esimo compleanno di Alessandro Del Piero, riproponiamo un pezzo di qualche mese fa dedicato alla leggenda juventina e a una particolare specialità della casa dell'ex numero 10 di Conegliano, il tiro a giro dal limite dell'area di rigore e il tiro a giro a scavalcare la barriera e ad infilarsi proprio al sette. Un marchio di fabbrica che ancora oggi ha un nome ben definito,' gol alla Del Piero'
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Aggancio ai limiti dell’area di rigore – in una mattonella defilata sulla sinistra del campo - finta mortifera a lasciare sul posto il malcapitato difensore e interno destro a giro vellutato a scavalcare il portiere per poi spegnersi inesorabilmente sotto l’incrocio dei pali. Il secondo palo, quello più lontano, ça va sans dire. È la definizione del gol “alla Del Piero”, cifra stilistica dell’ex fantasista di Juventus e Nazionale: esattamente 23 anni fa il nativo di Conegliano esportava tale sopraffino gesto calcistico nel prestigioso palcoscenico della Champions in un Borussia Dortmund-Juventus 1-3 più iconico che mai.

Macchina da gol (alla Del Piero)

Quella a dire il vero non fu la prima manifestazione del gol alla Del Piero: l’attaccante trevigiano aveva già sfoderato il suo pezzo forte del repertorio un anno prima nelle sfide di Serie A contro Napoli e Lazio, trascinando la Vecchia Signora ai successi esterni rispettivamente al San Paolo e all’Olimpico. Dopotutto grazie a pennellate del genere Alex Del Piero si era guadagnato l’appellativo di Pinturicchio, prodotto dell’immaginifica mente dell’Avvocato Agnelli. Tra gli altri gol “alla Del Piero” ricordiamo quello contro lo Steaua Bucarest – sempre in quella fortunata edizione 1995/1996 per i colori bianconeri – e quello realizzato in campionato contro il Verona nel dicembre 1996. Poi l’incantesimo in qualche s’incrinò: il terribile infortunio al ginocchio, il faticoso ritorno ai suoi migliori livelli e la transizione verso una tipologia più ortodossa di attaccante centrale fecero sì che Del Piero optasse per altre giocate, senza disdegnare tuttavia qualche lieto ritorno all’ovile. Ma qual è la genesi del gol alla Del Piero? Fu proprio lui a inventare quella soluzione balistica?

La genesi

No, è la risposta più immediata, di sana pianta non inventò proprio alcunché: basti pensare che il suo maestro – prima - e antagonista – poi - Roberto Baggio aveva già segnato reti analoghe sia in Serie A (in uno Juventus-Foggia 4-1 del febbraio 1992 ) sia in ambito internazionale (come nell’indimenticabile semifinale di USA 1994 tra Italia e Bulgaria, sebbene la sfera si infilò nell’angolo basso). Semmai Del Piero codificò quel gesto tecnico dall’alto della sua innata purezza tecnica e lo adottò sistematicamente nella prima parte della sua carriera, in un momento storico dove quasi nessuno, se non in modo del tutto estemporaneo, aveva nelle corde quella meccanica di tiro. Come accade con i campioni, Pinturicchio rese semplice e naturale un gesto tecnico che di semplice e naturale non aveva proprio nulla.

Gli epigoni del gol alla Del Piero

La scuola di Del Piero non poteva che fare proselitismo, non a caso nel corso degli anni siamo stati testimoni di tante imitazioni – più o meno riuscite – dell’originale. In tempi recenti con il proliferare di attaccanti esterni “a piede invertito” conformi al 4-3-3 questo tipo di gesto tecnico si è visto con una certa frequenza, con i migliori interpreti del ruolo a entrare dentro il campo per liberare la conclusione a giro con il piede preferito. Ne hanno perpetuato la tradizione Antonio Di Natale e Sebastian Giovinco, stanno diffondendo il verbo Federico Bernardeschi, Stephan El Shaarawy, Suso, Marcelo Brozovic, Dries Mertens e soprattutto Lorenzo Insigne, che forse più di ogni altro predilige questa soluzione. In ambito internazionale Arjen Robben ci ha ormai abituato ad armare il suo temibile sinistro partendo dal lato destro del campo. La versione è quella post-moderna, con velocità aumentate e traiettorie meno decifrabili dai portieri avversari, ma la tecnica è la medesima: il gol alla Del Piero, insomma, in un modo o nell’altro va sempre di moda.
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