Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

L'impatto perfetto di Cristiano Ronaldo: stakanovista, capocannoniere, leader essenziale

Paolo Pegoraro

Aggiornato 30/12/2018 alle 22:52 GMT+1

Cristiano Ronaldo non ha avuto bisogno del classico periodo di ambientamento nel campionato italiano: alla fine del girone di andata guida la classifica dei marcatori ed è già divenuta una, se non "la", pedina fondamentale dello scacchiere di Allegri.

Juventus - Cristiano Ronaldo - 2018

Credit Foto Getty Images

Nessuna persona nel pieno delle proprie capacità avrebbe potuto prevedere un flop di Cristiano Ronaldo nel campionato italiano, ma non era nemmeno così scontato che pronti via il cinque volte Pallone d’Oro avrebbe fatto sfracelli. Dopotutto parliamo pur sempre del campionato più tattico e difensivamente all’avanguardia del pianeta... E invece l’androide calcistico CR7 gli sfracelli li ha fatti per davvero e al giro di boa del campionato siamo qui a raccontare di un Cristiano Ronaldo capocannoniere di Serie A e perfettamente integrato sotto tutti i punti di vista in quella famelica corazzata
La Juventus è una squadra molto forte. Lo era già prima e con l'arrivo di Cristiano lo è molto di più. E' una grande candidata per la vittoria della Champions (Leo Messi)

Re dei gol dopo tre partite di rodaggio

Grazie alla doppietta realizzata contro la Sampdoria Cristiano ha perfezionato il sorpasso in vetta alla classifica marcatori nei confronti di Piatek salendo a quota 14, distribuiti su 19 presenze nel massimo campionato italiano (0.7 gol a partita), ma la realtà è che Ronaldo – dopo un fisiologico rodaggio di tre partite senza gol, ma di cui solamente un’unica appena insufficiente contro il Parma – dalla doppietta contro il Sassuolo ha ingranato le marce alte senza mai scalare e oltre a rimpinguare il suo consistente bottino (+10 rispetto alla scorsa stagione in Liga, a questo punto) ha servito quattro assist sul piatto d’argento ai compagni. Ma la classifica marcatori non è la sola graduatoria che vede il classe 1985 nativo di Funchal troneggiare...
Cristiano Ronaldo

Stakanovista e instancabile cecchino

Ronaldo in campionato è un autentico stakanovista: mai sostituito, è stato risparmiato da Max Allegri solo in occasione della gara contro l’Atalanta (dove poi è subentrato per salvare la Juventus da sconfitta certa). Con 1636 minuti è il bianconero più utilizzato e nella speciale classifica di Serie A dedicata agli stakanovisti occupa la 24esima piazza (ma solo quattordici giocatori di movimento lo precedono). Stakanovista ma anche cecchino inossidabile: CR7 ha calciato 93 volte verso la porta, 30 in più di Insigne secondo classificato; specchio centrato in ben 57 occasioni a fronte dei 36 tiri spediti fuori dai pali.
GLI STAKANOV DELLA JUVENTUS
GIOCATORE APPARIZIONIMINUTI
CRISTIANO RONALDO191635
LEONARDO BONUCCI161440
ALEX SANDRO171361
WOJCIECH SZCZESNY151350

Minimalismo al potere: fuoriclasse "essenziale"

I numeri, tuttavia, per quanto utilissimi non possono raccontare tutto e nel caso di Cristiano Ronaldo non si può prescindere dal professionista per carpire la dimensione del calciatore. Ronaldo è sbarcato a Torino all’apice della maturità calcistica: in campo rende facili le cose difficili e si limita all’essenziale, senza incorrere a inutili orpelli che comunque costituirebbero parte del suo sconfinato repertorio. Arrivato alle soglie dei 34 anni il portoghese ha un controllo totale del proprio corpo (su cui ha lavorato con la maniacalità di un body builder in questi anni) e conosce perfettamente tuttò ciò che deve fare sul rettangolo di gioco. In campo calpesta più o meno le stesse zolle di Mario Mandzukic ma con il croato ha dato vita a un’intesa pressoché perfetta alternandosi sul centro-sinistra senza dare punti di riferimento (il sacrificato è Dybala, ma l’argentino si è adattatlo nel suo nuovo ruolo di tuttocampista).

Le tracce di imperfezione (o umanità)

Imperfezioni o tracce di “umanità”, il confine è labile. Sì perchè Ronaldo ha segnato un po’ in tutti i modi, tranne che da calcio di punizione; non solo non ha mai trovato la via del gol ma non ci è andato nemmeno vicino con esecuzioni il più delle volte trascurabili. Strano per uno capace di griffare uno dei gol più belli del Mondiale da calcio piazzato, anche se la tendenza era in fase calante già nelle ultime stagioni con il Real Madrid. L’altro paradosso è che abbia chiuso l’anno solare 2018 con uno score inferiore ai 50 gol (si è "arenato" a quota 49), prima volta dal 2010 a questa parte; ma noi non ci scorgiamo in filigrana dei segnali di invecchiamento, non dimentichi del fatto che Cristiano abbia cambiato squadra e campionato e peraltro limitato di netto le apparizioni con la Nazionale portoghese. È l'anello che mancava alla Juventus per liberarsi dai complessi d'oltre confine e addirittura guadagnare i galloni di una delle favorite per la vittoria della Champions League, se non "la" candidata principe: basterà per rompere l'incantesimo? Impossibile sbilanciarsi per quel che concerne la competizione dei dettagli per eccellenza, ma di certo con uno così in squadra la Juve non può e non deve temere alcunché.
picture

Cristiano Ronaldo: "Via dal Real per colpa di Florentino, alla Juve mi sento amato e valorizzato"

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità