Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Le pagelle di Inter-Juventus 1-1: Ronaldo e Nainggolan i migliori

Simone Eterno

Aggiornato 28/04/2019 alle 11:11 GMT+2

Il migliore in campo è Cristiano Ronaldo, che si accende però solo nella ripresa. Bene anche Nainggolan e Politano. Il peggiore è Alex Sandro, irriconoscibile ancora una volta.

L'esultanza di Radja Nainggolan per il gol segnato in Inter-Juventus, Serie A 2018-2019, Getty Images

Credit Foto Getty Images

===INTER===

Samir HANDANOVIC 6 – Incolpevole sul gol, la Juve non lo stuzzica poi più di tanto.
Danilo D’AMBROSIO 6,5 – Una diagonale al 91’ salva l’Inter da una beffa clamorosa. Attento e preciso. Fino alla fine.
Stefan DE VRIJ 6,5 – Davvero buona, come spesso succede, la guida della sua difesa. E’ preciso, concede poco e nulla. Sale nel secondo tempo, quando l’Inter si abbassa e viene messa più sotto pressione.
Milan SKRINIAR 6 – Non si macchia di particolari errori, ma è un po’ meno pulito del solito negli anticipi. Qualche calcetto malizioso. Ma è un Inter-Juve e ci sta tutto.
Kwadwo ASAMOAH 6 – Dalla sua parte Cancelo e Cuadrado alla fine combinano molto poco. In fase offensiva è del tutto assente, ma dietro è una sicurezza. Un brividino su un retropassaggio di petto che fa fermare il fiato a tutto San Siro.
Matias VECINO 6 – Ottimo primo tempo, dove tiene davvero un gran ritmo. Ripresa decisamente in calando. La risultante è una partita in cui la sufficienza ci sta tutta, ricordando che alla fine i match si giocano su due frazioni... E non basta brillare solo per una.
Marcelo BROZOVIC 6 – Imposta e tampona a dovere; protesta e si fa sentire quando serve. Come tutta l’Inter parte a razzo per un tempo salvo poi calare alla distanza.
Mattia POLITANO 7 – Una grande partita. In entrambe le fasi. Pericoloso davanti, generoso dietro nel dare una mano. A differenza di qualsiasi altro suo compagno, è poi costante lungo tutto l’arco del match: nel primo dove l’Inter va meglio; e nella ripresa dove i suoi soffrono di più. Dal 79’ Joao MARIO – sv.
Radja NAINGGOLAN 7 – Le motivazioni sono tutto nel calcio; e quando vede bianconero il Ninja si trasforma in una sorta di ‘toro daltonico’: impazzisce. Gioca 60 minuti a tutta, poi cala. Come lascia andare il piede sul gol del vantaggio, per coordinazione e pulizia del calcio, è uno spettacolo. Dal 74’ Borja VALERO 5,5 – Entra in un finale in cui a farla girare è soprattutto la Juve, trovandosi così spesso a correre a vuoto.
Ivan PERISIC 6 – Qualche ottimo spunto e la solita inconsistenza sotto porta. Servirebbe sempre quel po’ di cinismo in più che questa ragazzo proprio non sembra avere. E dunque...
Mauro ICARDI 5,5 – Qualche buono spunto, ma alla fine non è mai pericoloso e sull’unica palla buona che avrebbe centra il fondoschiena di Matuidi. Si sono viste sue versioni più ciniche insomma. Specie contro la Juventus. Dall’82’ Lautaro MARTINEZ – sv.
All. Luciano SPALLETTI 6 – Per un tempo la sua Inter gira alla grande, ma la sensazione è che sia quasi stato un approccio ‘provinciale’: partire al massimo spinto da ambiente e motivazione e bruciare così le riserve. Alla fine comunque la scelta paga. L’Inter porta via il punticino e gioca una buona gara. Per la Champions dovrebbe bastare.

===JUVENTUS===

Wojciech SZCZESNY 5,5 – Nainggolan fa un gran tiro, ma la sua è una papera bella e buona. Pochi dubbi a riguardo. Poi si riscatta con un paio di ottimi interventi, ma la macchia resta.
Joao CANCELO 6 – Spinge, perché su questo ci sono davvero pochi dubbi, ma per vederlo attivo sul serio la Juve deve aspettare quasi un’ora di gioco. Troppo, per uno con le due capacità tecniche e balistiche.
Leonardo BONUCCI 6 – Una partita senza grandi buchi difensivi, ma la sensazione è quella di un giocatore lontano dal livello che fu.
Giorgio CHIELLINI 6 – Anche lui stasera un po’ meno preciso del solito. Era al rientro, comprensibile.
Alex SANDRO 5 – Politano non gliela fa vedere mai. Ma proprio mai. Sia questa la fase difensiva o quella offensiva. Scherzato. Dal 49’ Leonardo SPINAZZOLA 6 – Meglio di Alex Sandro, anche se dalle sue sortite offensive la Juventus alla fine ricava poco e niente. L’impatto comunque è senza dubbio più positivo del brasiliano. Un dato che Allegri dovrebbe ben appuntarsi per questo finale.
Emre CAN 6,5 – Il più costante della mediana bianconera, con una buona attenzione in entrambe le fasi e una certezza anche nel primo tempo sottotono dei suoi compagni. Sfiora il gol nel finale e quando c’è da far sentire i tacchetti, non disdegna. Che in un Inter-Juventus non guasta mai.
Miralem PJANIC 6 – Compassato, lento, con poche idee rispetto al solito, almeno per un tempo. Poi si accende, e come tutti i grandi talenti gli basta poco: un lampo, un tacco, una giocata che rimette lì la Juventus. La media tra il primo (5) e il secondo tempo (7), però, è solo 6.
Blaise MATUIDI 6 – Di per sé gioca una buonissima partita, sia in interdizione quando c’è da buttarsi dentro. La generosità insomma non manca... Il problema, casomai, è che la Juventus dipenda offensivamente dagli inserimenti di uno che in teoria di lavoro fa l’interditore... Dal 60’ Moise KEAN 5,5 – Meno incisivo del solito. Un po’ distratto su una mezza palla buona, incespica col pallone in un paio di uscite in ripartenza.
Juan CUADRADO 5 – Poco pericoloso. I suoi picchi sono più che altro una simulazione in area e un paio di spunti conclusi nel nulla. Unico lampo, un controllo volante in area. Poco, per uno del suo talento.
Cristiano RONALDO 7,5 – Prova a farsi vedere in più di un’occasione, ma a lungo predica nel deserto di una fase offensiva bianconera che dipende solo ed esclusivamente dalle sue giocate. Non una novità insomma. Casomai una conferma. E non a caso è ancora lui a levare le castagne dal fuoco della Juventus, con una conclusione tanto deliziosa quanto complicata nella sua pulizia. Fuoriclasse.
Federico BERNARDESCHI 5 – Una conclusione su una sponda di Ronaldo e poco più. Poco. Davvero troppo, troppo poco. E la sensazione, anche qui, di sempre: la porta, questo ragazzo, la prende una volta ogni tanto. Dall’86’ Matheus PEREIRA – sv.
All. Massimiliano ALLEGRI 6 – Assai rivedibile l’approccio dei suoi, che per un tempo vengono messi sotto e appaiono molto scollati. Poi l’Inter cala e la Juve fa vedere di cosa sia capace, ma i bianconeri per qualità dovrebbero essere sempre in teoria sempre i primi a far vedere il gioco. Non la pensa così Allegri e questo ormai è evidente da tempo. Certo, già da campione d’Italia, questa sera, è forse un po’ più comprensibile del solito.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Match collegati
Pubblicità
Pubblicità