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Facciamo i conti: Milan e la girandola di allenatori, spesi 40 milioni in sette stagioni

Enrico Turcato

Aggiornato 14/10/2019 alle 18:02 GMT+2

Dieci allenatori diversi in meno di sette stagioni. 20 milioni netti d'ingaggi pagati. Esoneri, cambi repentini, scelte affrettate. Il club rossonero ha dilapidato un capitale nel recente passato, senza mai trovare la guida giusta

Allenatori Milan: spesi 40 milioni da Allegri in poi

Credit Foto Eurosport

Massimilano Allegri, Mauro Tassotti e poi Clarence Seedorf. Quindi Filippo Inzaghi, Sinisa Mihajlovic, Cristian Brocchi, Vincenzo Montella, Gennaro Gattuso, Marco Giampaolo e, dulcis in fundo, Stefano Pioli. Dal 2013/14 ad oggi, in sette stagioni, il Milan ha avuto 10 allenatori diversi. Un numero spropositato per la storia del Diavolo che in tutta l'era Berlusconi precedente a questo tourbillon di cambi tecnici (28 anni), ne aveva avuti 13 totali, abituandosi ai lunghi cicli come quelli di Sacchi, Capello o Ancelotti. Invece l'ultimo tecnico a durare per almeno tre anni sulla panchina rossonera é stato Allegri. Da suo esonero in poi un vortice di nomi, più o meno altisonanti. Profili differenti, esperienze diverse, con un passato nel club o meno: è andata sempre male.
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Marco Giampaolo - Genoa-Milan - Serie A 2019/2020 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Spesi circa 40 milioni lordi in sette stagioni

Allegri nel suo ultimo anno di Milan percepiva 2,5 milioni di euro a stagione, poi fu il turno di Seedorf, convinto da un contratto da oltre due milioni di euro annui e poi scaricato. Poi Inzaghi (1,5 milioni di euro netti), Mihajlovic con due milioni di euro a stagione piú bonus e Brocchi (meno di 500 mila euro per finire la stagione). Nell'estate 2016 fu il turno di Vincenzo Montella: 2,2 di euro d'ingaggio la prima stagione, tre netti al rinnovo nel 2017. Rino Gattuso ha ricevuto due milioni di euro di stipendio nel 2018/19, prima di rinunciare al compenso nonostante il prolungamento di contratto. Marco Giampaolo, invece, a giugno aveva firmato un biennale da circa due milioni di euro a stagione fino al 2021. Non completerá il suo ciclo, visto che da questa settimana siede sulla panchina rossonera Stefano Pioli: biennale da 1,5 milioni di euro netti di stipendio per lui. Il totale é presto fatto: siamo a circa 20 milioni di euro netti spesi per questi 10 allenatori. Circa 40 milioni di euro lordi, che aumentano (e di molto) includendo i vari staff tecnici cambiati.
Gli ingaggi degli ultimi allenatori del Milan
AllenatoreStipendio netto (milioni euro)
Stefano Pioli1,5
Marco Giampaolo2
Gennaro Gattuso2
Vincenzo Montella3
Cristian Brocchi0,4
Sinisa Mihajlovic2
Filippo Inzaghi1,5
Clarence Seedorf2,5
Massimilano Allegri2,5

Cercasi continuitá: senza Champions è improbabile l'arrivo di un big

Se giochiamo con la calcolatrice ci accorgiamo che in sette stagioni la cifra lorda investita dal Milan per l'allenatore si aggira sui sei milioni, che al netto fanno circa tre. Il compenso ideale per un buon allenatore di prima fascia. Non sicuramente per un big. Il problema, quindi, non riguarda tanto la spesa complessiva, ma i risultati ottenuti elargendo tutti questi stipendi. Il Milan non gioca la Champions da sei anni e pare aver compromesso un'ipotetica qualificazione anche in questa annata iniziata in modo burrascoso. E se non torna a frequentare la maggiore competizione europea per club, è impensabile che qualche grande guru (italiano o internazionale) decida di affrontare un'avventura in rossonero. Insomma é un circolo vizioso, un cane che si morde la coda da solo. Stefano Pioli avrá il compito di interrompere questa continua rivoluzione tecnica, che per adesso ha portato soltanto fallimenti e perdita di identitá, oltre che un notevole spreco di denaro.
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