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Giampaolo: "Fiducia in Reina. Lucidità? Dico sempre di non sanguinare mai davanti agli squali"

Luca Stamerra

Aggiornato 06/10/2019 alle 11:46 GMT+2

Il tecnico dei rossoneri spiega l'altalena di emozioni vissuta a Marassi. Bravi Leao e Paquetà a cambiare il volto della partita, ma non 'butta via' nessuno perché il Milan deve restare compatto.

Marco Giampaolo - Genoa-Milan - Serie A 2019/2020 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Marco GIAMPAOLO (All. Milan)

Sono abbastanza freddo durante la partita, riesco ad essere lucido. Ho qualche dubbio su quel rigore, poi Reina ha personalità ed è in grado di recuperare. Ho avuto fiducia nelle qualità del mio portiere. All’intervallo? Volevo una squadra a testa alta, non bisogna mai sanguinare davanti agli squali. È la cosa più importante. Nel secondo tempo la squadra ha tirato fuori la testa da un momento difficile, la pressione era tanta. Devi essere all'altezza di queste pressioni, l'elogio ai ragazzi è stato quello di non aver mollato. Mi interessava poco l'errore, l'importante era dare una risposta caratteriale. Sarò determinato per proseguire su questo livello, ma chiaramente mi aspetto di vedere la squadra più lucida, per poter esprimere un calcio più libero

Bonaventura rappresenta molto. Quanto può dare al Milan?

Oggi avevamo bisogno di saper gestire le difficoltà e di leggerezza. Mi è piaciuto molto, sa trattare la palla e ha tempi di gioco. Penso che per noi sia difficile giocare con tre attaccanti puri, lui ci ha dato equilibrio. Ha caratteristiche diverse e la squadra ha bisogno di equilibrio. Sa giocare. Paquetà? È un ottimo giocatore, ma ne ho tanti in mezzo al campo. Poi sono momenti, in alcuni sei meno lucido. È entrato bene, ci ha dato vigore. Ma non condanno Çalhanoglu. Anche Leão è entrato bene in campo

Leao è imprescindibile per il Milan?

Sono attaccato ad entrambi, so che il Milan ha bisogno di entrambi. Uno ha una caratteristica diversa dall'altro, non butto via nessuno. Il mio compito è quello di tenerli vivi tutti. Magari non ci riuscirò, ma è il mio compito

Milan non positivo con l’uomo in più

L'ho già detto prima. Aspetto di vedere la squadra giocare a calcio, adesso non è il requisito che gli potevo chiedere. Lo hanno fatto bene, ma oggi erano altre le caratteristiche, bisognava raschiare il fondo del barile sul piano caratteriale. Anche la sofferenza deve essere più razionale. Oggi non potevo chiederglielo, avevamo altri obiettivi

Aurelio ANDREAZZOLI (All. Genoa)

Al termine del primo tempo ho fatto i complimenti ai ragazzi per la gara, poi in un paio di minuti abbiamo buttato via tutto, abbiamo commesso un'ingenuità incomprensibile. Poi la squadra ha fatto anche di più, con il cuore fuori dalla maglia. C'è rammarico, il risultato è fastidioso e ti fa uscire con questa sensazione dal campo. Come si diceva, il calcio è fatto di episodi, è vero pure che se metti voglia e cuore incidono meno gli episodi. Oggi hanno inciso molto. Proteste non ne ho fatte, io parlo e accetto le decisioni degli arbitri. Il regolamento parla chiaro, gli episodi hanno girato in senso contrario. Poi Reina si è rifatto, poi siamo qui a raccontare una storia diversa da quella che volevamo raccontare
La partita è cambiata per una lettura sbagliata? Se non giochi con organizzazione paghi. Abbiamo pagato poco sul campo, ma molto dal punto di vista del risultato. Ci sono anche delle responsabilità, a volte anche mie. Sono tutte situazioni da interpretazione e con alcune leggerezze, ci stanno in un gruppo giovane che va educato e incattivito. Noi abbiamo preso tanti gol a squadra schierata, dove si dovrebbe gestire la situazione in maniera migliore. Criscito? Sta male, l’infortunio è serio. La sensazione è questa
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