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Marotta: "Vogliamo tenere Lautaro, se parte arriverà un top player. Chiesa? Costa troppo"

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Aggiornato 09/06/2020 alle 11:05 GMT+2

L'Ad dell'Inter a tutto tondo sul mercato nerazzurro che potrà essere e quello che invece non si verificherà, da Chiesa a Zaniolo, da Tonali a Martinez, passando per Cavani e Nainggolan.

Federico Chiesa

Credit Foto Getty Images

Beppe Marotta è un fiume in piena. L'AD dell'Inter, in un'intervista rilascia a a Sky Sport e riportata dal corriere della Sera e dalla Gazzetta dello Sport, tocca molti temi riguardanti il mondo nerazzurro, ma soprattutto a proposito del mercato.

Obiettivi di mercato, quali sì e quali no

Si parte da Federico Chiesa, di recente messo sulla piazza, ma "al giusto prezzo", dal presidente della Fiorentina Rocco Commisso. Ma anche da un altro obiettivo, Nicolò Zaniolo.
Chiesa? La Fiorentina ha aspettative economiche elevate, ecco perché oggi non abbiamo avviato un confronto con loro. 70 mln? Forse anche di più. Tonali più abbordabile, un’operazione che si può costruire in maniera migliore. Ed è un ragazzo ancora in fase di crescita. Zaniolo? Richiede un investimento elevatissimo, non ci sono le condizioni economiche per affrontare il discorso
Ci sono però anche altri nomi accostati al club milanese. Ecco qual è la situazione:
Cerchiamo calciatori pronti, ma i giovani italiani sono un obiettivo importante. Poi ci sono le valutazioni di mercato. Chiesa ne ha una impegnativa, siamo distanti. Su Tonali c’è più facilità di confronto, Abbiamo aggiunto pedine importanti: l’allenatore e alcuni giocatori, a gennaio anche Eriksen. L’Inter ora ha grande visibilità e fascino. Abbiamo l’appeal degli anni migliori. Cavani? È una delle opportunità, è oggetto di monitoraggio essendo un calciatore in scadenza. Ma non abbiamo approfondito la questione: in questo momento è piuttosto lontano dall’Inter
Si tocca poi la spinosa questione di alcuni "epurati", in primis Mauro Icardi, attaccante in prestito al PSG e che avrebbe trovato l'accordo con il club parigino per restare a titolo definitivo.
Pochi 58 mln per Icardi? Le operazioni di mercato vanno contestualizzate. Questa è stata definita in un periodo economicamente difficile. Inutile pensare a ieri, neppure al domani: l’accordo ci soddisfa oggi. Avevamo fatto una scelta progettuale anche tecnicamente. Nainggolan? Non vogliamo svalutarlo. Rientrerà dal prestito, poi faremo delle valutazioni. Non c’è fretta di decidere
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Mauro Icardi - PSG - 2020

Credit Foto Imago

I giocatori del presente

A proposito del gà nominato Eriksen, per Marotta ci sono alcuni giocatori che vanno assolutamente coltivati:
Il danese è un gioiello, un grande giocatore. Conte è il direttore d’orchestra, è lui che deve creare il giusto equilibrio tattico. Questi due mesi sono indicativi per conoscersi meglio: vale per il calciatore, vale anche per Conte"
Ovviamente, però, il più chiacchierato di questo momento è Lautaro Martinez...
Sul futuro di Lautaro in questo momento è difficile pronunciarsi. Resti concentrato sul presente. Non c’è la volontà della proprietà di vendere Lautaro: è giovane, ha il futuro dalla sua ed è un elemento funzionale per Conte. Poi, certo, c’è una clausola... "Non so cosa pensi il Barcellona, magari avranno anche delle alternative. Io spero che non paghino la clausola. E in caso di addio, al posto di Lautaro arriverà un giocatore di grande peso. Se parte Lautaro, arriverà un top player. Lautaro rappresenta un punto di riferimento importante per l’Inter, non abbiamo necessità di venderlo. C’è una clausola di 111 milioni che scade il 7 luglio: è l’unico strumento per arrivare a una cessione. Il giocatore può aspettare e crescere con l’Inter. "Ci confronteremo con #Lautaro, dobbiamo fargli capire che una possibilità del genere (il Barcellona) si può ripresentare in futuro, quando sarà più pronto
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Lautaro Martinez

Credit Foto Getty Images

Un pensiero al futuro

Quali saranno dunque i classici "colpacci" che potrà mettere a segno l'Inter? marotta è scettico.
A livello europeo la vera difficoltà non sarà dover comprare, ma riuscire a vendere. Non abbiamo fretta: capisco la voglia di nomi, ma bisogna aspettare che le stagioni si concludano e i club siano in grado di fare i programmi futuri. Una cosa mi sento di dire, in linea generale: operazioni in stile Neymar, in cui una squadra va e porta via un calciatore ad un’altra, non si vedranno più per molti anni
E come sarà strutturato il club nerazzurro? Ancora con Marotta o ci sono dei cambi in un orizzonte più o meno vicino?
Con l’avvento di Conte la crescita si è notata, sul piano culturale e su quello sportivo. Adesso non bisogna porsi limiti, l’asticella va alzata. Stiamo portando avanti la missione della proprietà Suning. Vogliamo vincere. "Io via dall'Inter? Fake news, sto molto bene all'Inter e finchè ci sarà la volontà dell’Inter, e c’è da parte mia grande soddisfazione e motivazione nel fare questo lavoro, continuerò con molto piacere. Spero di potermi togliere, insieme a tutti gli interisti e alla proprietà, delle belle soddisfazioni in termini di conquista di qualche trofeo
Infine, un pensiero sulla bufera che si era scatenata nelle fasi iniziali del contagio da Coronavirus e le polemiche del presidente dell'Inter.
Zhang esagerò con Dal Pino? No, Zhang ci aveva visto lungo. La polemica è stata forte, dettata da un sentimento di paura e protezione verso dipendenti e giocatori. Non dimentichiamo che saremmo andati a giocare Juventus-Inter a porte aperte
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