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Spadafora: "Serie A in chiaro? Stiamo per trovare un accordo importante, ci stiamo riuscendo"

Luca Stamerra

Aggiornato 15/06/2020 alle 21:10 GMT+2

Il Ministro dello Sport è ancora in partita per il discorso "calcio in chiaro". Secondo Spadafora, infatti, è imminente un accordo tra i media detentori dei diritti del campionato per trasmettere due partite in chiaro per giornata.

Vincenzo Spadafora - Ministro dello sport e delle politiche giovanili per il Governo Conte II - 2020 Imago

Credit Foto Imago

Il calcio in chiaro? È un argomento su cui il Governo è molto sensibile, già ai tempi dello stop forzato del campionato per il lockdown. Si parlava già da marzo, infatti, della possibilità di mandare alcune partite in chiaro per intrattenere la gente chiusa in casa. Ora che il calcio, di fatto, è ripartito, il tema “calcio in chiaro” torna di nuovo sul banco. E Spadafora è possibilista, tanto che il Ministro dello Sport ha confessato che si sta studiano un accordo con i vari media per assegnare delle partite in chiaro (si parla di massimo due per giornata) tra Rai e Mediaset. Sarà fatto?
Siamo a buon punto nel trovare un accordo importante che venga incontro a tutti. Ovviamente non su tutte le partite. Non è facile. SKY detiene i diritti, le partite in chiaro non sono mai state assegnate di fatto a nessuno, poi c'è la Rai, Mediaset a DAZN. Insomma, è una sfida complessa, ma ci stiamo riuscendo. [Il Ministro Vincenzo Spadafora durante un facebook live]
Poi il Ministro dello Sport si è soffermato sulla ripresa degli sport di contatto. Banalmente, si possono fare le partite di calcetto con gli amici? Ancora no, però qualcosa si sta muovendo dice Spadafora...
Il Ministero della Salute ci ha chiesto di verificare il 25 giugno come sarà la curva epidemiologica, alla luce di tutte queste riaperture, anche quella dei confini con l'arrivo di turisti stranieri e altro. Mi rendo conto che i campi di calcetto e altre attività rischiano tantissimo di non riaprire. Dovremo prorogare l'indennità dei lavoratori sportivi che non sono in grado di poter lavorare nel mese di giugno a causa di questo nostro provvedimento
E non c'entra nulla il fatto che sia ripartito il calcio professionistico...
L'esempio della Serie A che ha ripreso non è pertinente, la FIGC ha adottato un protocollo estremamente rigido, che mette di fatto in isolamento tutta la squadra, cosa che non si può fare in una partita amatoriale di calcetto o di calcio
Confermato il bonus anche per i mesi di aprile e maggio ai collaboratori sportivi
Dei 131.000 richiedenti il bonus per i mesi di marzo, aprile e maggio, ne mancano solo 7000, che hanno ricevuto una mail da Sport e Salute per una richiesta di integrazione. Stiamo lavorando fortemente con Sport e Salute, prima dell'estate vedremo realizzata la riforma dello sport in generale e in particolare quella dei contratti dei lavoratori sportivi
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