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Facciamo i conti: il mercato del prestito e del riscatto, Juve e Inter oculate

Enrico Turcato

Aggiornato 07/10/2020 alle 13:10 GMT+2

Il Covid permette meno spese e allora si gioca sulla dilazioni. La Juve spende più di tutte, seguita da Inter, Parma e Napoli.

Focus esuberi

Credit Foto Eurosport

Il coronavirus, il lockdown, la lenta ripartenza, i mancati introiti da stadio. Il calcio italiano ha ricominciato il campionato in condizioni di emergenza e a risentirne è stata ovviamente anche la lunghissima sessione estiva di mercato. Le big hanno fatto molta fatica a vendere i loro "esuberi" e per acquistare hanno dovuto invertarsi formule innovative, basate su prestiti onerosi, dilazioni di pagamento, diritti e obblighi di riscatto. È successo alla Juventus, che prima di poter prendere Chiesa (pagandolo in almeno tre tranche) ha dovuto liberarsi di stipendi pesanti. Ma anche Inter, Milan, Roma e Lazio hanno investito meno rispetto al recente passato.

La Juventus riduce il monte ingaggi, il Napoli compra e vende

Il club campione d'Italia in carirca è stato comunque quello che ha speso di più in questa sessione: 110 milioni di euro a fronte di 96 incassati. I bianconeri hanno però ridotto notevolmente il monte ingaggi, grazie alla rescissioni di Matuidi e Higuain e alle partenze in prestito di Douglas Costa, Rugani e De Sciglio. Anche l'Inter ha investito molto (Hakimi acquisto più oneroso), mentre il Napoli ha concentrato quasi tutti gli sforzi su Osimhen, nettamente il giocatore più pagato in questa sessione estiva (70 milioni di euro al Lille), riuscendo però ad incassare parecchiio dalle cessioni di Allan e dai riscatti ottenuti per Verdi, Chiriches, Rog, Inglese o Grassi. Il Milan ha elargito poco denaro e ha, al contrario, messo a referto ottime cessioni come quella di Paquetá.
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Kai Havertz Chelsea

Credit Foto Getty Images

Chelsea no limits, ma risparmiava da tempo

Dando uno sguardo più ampio all'Europa, è stata l'estate del Chelsea. Havertz, Werner, Chilwell, Ziyech, Mendy e altre operazioni minori portano a 247 i milioni di euro spesi dai Blues. Dopo il club di Abramovich, ecco City, Barcellona, Leeds, Benfica e Tottenham. Tra i giocatori più pagati in assoluto spicca Ruben Dias, pagato 68 milioni dal City e Leroy Sané, acquistato dal Bayern Monaco per 45 milioni. Super plusvalenza per Barcellona e Juventus, con lo scambio che ha coinvolto Arthur (valutato 72 milioni) e Pjanic (valutato 60).
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Spese in calo in tutta Europa

Secondo i dati pubblicati da Transfermarkt, quest’anno nelle cinque principali leghe europee sono stati investiti complessivamente oltre 3 miliardi di euro. Rispetto alla sessione estiva del calciomercato 2019/20, quando i club delle top five league avevano effettuato investimenti per complessivamente 5 miliardi di euro, il dato di quest’anno è inferiore di 1,89 miliardi. Una flessione del 38% in linea con quella dei ricavi dei club nella scorsa stagione. Nella sessione estiva del calciomercato 2020 i club di Serie A hanno investito circa 726 milioni di euro, in flessione rispetto agli 1.180 milioni dell'anno precedente. In Premier League sono sborsati 1.270 milioni di euro (1.550 milioni nel 2019/20), i club della Liga hanno speso 412 milioni di euro, mentre i club della Ligue 1 hanno investito 404 milioni (in crescita rispetto ai circa 230 del 2019/20).
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