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Juventus, Allegri conferma: "Ronaldo mi ha detto di non voler rimanere"

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DaEurosport

Aggiornato 27/08/2021 alle 14:16 GMT+2

SERIE A - Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato alla viglia della sfida di campionato con l'Empoli: "Ho parlato con Cristiano e mi ha detto di non voler rimanere alla Juventus".

Cristiano Ronaldo e Massimiliano Allegri durante un allenamento alla Juventus

Credit Foto Getty Images

Massimiliano Allegri ha parlato alla viglia della sfida di campionato Juventus-Empoli, seconda giornata della Serie A 2021/22. A tenere banco ovviamente il caso Ronaldo, con CR7 che in mattinata ha lasciato la Continassa. Inevitabile la prima domanda sulla questione. Allegri, a differenza del pre-Udine, quando garantì con un “Ronaldo mi ha detto che resta” (nel video qui sotto e a questo link), questa volta non usa più filtri: “Cristiano mi ha comunicato che non ha intenzione di restare alla Juventus perciò domani non sarà convocato. Ieri non si è allenato e ora possiamo parlare dell'Empoli. È la cosa più importante, a Udine non abbiamo vinto una partita che si era incanalata bene. Domani dobbiamo vincere contro una squadra pimpante, veloce, che gioca un bel calcio: serve una gara giusta per fare i tre punti".

Sulle responsabilità senza Ronaldo

"Sono già tutti responsabili, è normale che ora con l'assenza di Cristiano... Sono tutti responsabili, ci sono tanti giovani e bisogna migliorare sotto tutti i punti di vista. La differenza la farà quanto velocemente arriveremo a un aspetto mentale giusto, che ci permetta di vincere le partite e di gestirle nei momenti come è successo a Udine".

Sul comportamento di Ronaldo: deluso?

"No, ha fatto la sua scelta. Le cose passano, alla Juve sono passati Sivori, Platini, Del Piero, Zidane, Buffon. Grandissimi campioni, è una legge di vita: rimane la Juventus che è la cosa più importante e la base per ottenere risultati. È stato tre anni, ha dato il suo apporto, ora va via e la vita va avanti, come è normale che sia".

Su dove troverà i gol senza Ronaldo: tutti più responsabilizzati?

"Non so, io ho fatto solo un anno. So che abbiamo giocato le ultime due partite, l'amichevole con l'Atalanta e a Udine in campionato, abbiamo fatto cinque gol e ne abbiamo subiti tre. Per vincere, serve la miglior differenza reti. Se ne subivamo solo uno, avevamo tre punti. I gol li hanno tutti, da Dybala a Morata, da Kulusevski a Chiesa, McKennie, Rabiot, Bernardeschi. I gol verranno distribuiti: Cristiano è un grande campione, gli auguro le migliori fortune dove andrà a giocare, ha dato un grande apporto e c'è solo da ringraziarlo per quel che ha dato alla Juventus".

Sulle parole di una settimana fa su Ronaldo (ovvero aveva detto che restava n.d.r.). Che è successo?

"No. Sabato gli ho detto che a Udine sarebbe andato in panchina, lui mi ha detto che sarebbe rimasto. Poi c'è il mercato, è cambiata la situazione e va accettata: alla Juve devono rimanere i giocatori che hanno piacere di rimanere. È tutto semplice: abbiamo un bel girone di Champions da superare e tante cose da fare con una squadra che deve pensare solo a migliorare".
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Allegri: "Ronaldo mi ha detto che resta, così la chiariamo"

Sul mercato

"Mancano 3-4 giorni... Siamo in linea, se riusciamo a trovare un giocatore che migliora la rosa bene, altrimenti rimaniamo con questi, abbiamo Arthur fuori che sta per rientrare e la rosa è ottima. Sono contento di chi ho, bisogna concentrarsi su quelli che abbiamo".

Sulla reazione del gruppo all'addio

"L'ha detto stamattina ai compagni. Io non mi meraviglio di niente, nel calcio c'è il mercato e ci sono le esigenze dei singoli. Bisogna solo guardare avanti, domani c'è una gara importante come quella con l'Empoli. Bisogna essere molto arrabbiati per Udine, abbiamo lasciato due punti per un imprevisto come quelli del Monopoli, che non abbiamo saputo gestire. Altrimenti anche questa esigenza di Ronaldo sarebbe stata gestita in altro modo, perché avevamo tre punti. Ora dobbiamo pensare solo a fare risultati".

Su McKennie e la questione mercato

"Non deve partire. Ha gol nelle gambe, deve migliorare: è un giocatore offensivo, su questo piano siamo messi molto bene".

Su Locatelli

"La formazione sicura che già so è quella col Napoli. Quella di domani non la so ancora, quella col Napoli sì. Quale sarà? Vediamo, non si capisce cosa devono fare i sudamericani, vediamo chi avrò".

Su Kean

"Ha già giocato nella Juve. Ora parlare di altri giocatori, uno che magari è al PSG perché tanto tirerete fuori altri nomi, è inutile. Pensiamo a domani, la società penserà al mercato. Il modulo? Dipende dai giocatori, ne abbiamo con caratteristiche estemporanee. A seconda di chi gioca ci adatteremo, i ragazzi sono giovani e bisogna migliorare nello stare in campo, nel giocare le partite. È un percorso da fare attraverso le partite, non si va da zero a dieci in un attimo, cercheremo di arrivarci nel modo più rapido possibile. Sono dispiaciuto per quello che è successo a Udine ma soddisfatto della prestazione".

Addio Ronaldo: possibilità di un contraccolpo?

"Intanto domani sera bisogna fare una partita aggressiva, con la rabbia per i due punti persi a Udine. Non servono alibi o attenuanti, quelle sono per i deboli e i perdenti. Dobbiamo fare la partita, come a Udine, cercando di migliorare".

Sulla leadership, chi la prende?

"I gol ho detto prima. Li hanno Morata, Dybala, Chiesa, Bernardeschi. Rabiot.... l'anno scorso ha fatto tre gol, non basta per uno come lui. McKennie ha gol nelle gambe, in generale saranno redistribuiti. Bisogna lavorare con la mentalità giusta, con serenità e tenendo bene a mente l'obiettivo finale, che è vincere".
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