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Milan, parla Ibrahimovic: "Siamo in forma, ma non abbiamo ancora vinto nulla"

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DaEurosport

Aggiornato 11/12/2020 alle 22:34 GMT+1

SERIE A - In un'intervista concessa alla BBC Zlatan Ibrahimovic ha fatto il punto sul momento del Milan: "Sono tornato per riportare la squadra al top, dove era sempre stata quando ero arrivato per la prima volta. Ora siamo in una forma incredibile, ma non abbiamo ancora vinto nulla".

Traf doppelt für Milan in Neapel: Zlatan Ibrahimovic

Credit Foto Getty Images

E’ un momento magico per il Milan, primo in campionato e qualificato da primo anche nel proprio girone di Europa League. E così prima della sfida al Parma la società rossonera a dato voce ai due condottieri fin qui di questa prima parte di stagione. Se Stefano Pioli è stato concesso ai colleghi di Sportweek, Zlatan Ibrahimovic ha parlato in esclusiva alla BBC. Tanti i temi toccati da Ibra anticipati nell’intervista anche andrà in onda sabato alle ore 13:00 all’interno del programma Football Focus. Di seguito i punti principali.

Sul momento

"Siamo in una forma incredibile, stiamo facendo davvero bene. Ma non abbiamo ancora vinto nulla, questo dobbiamo tenerlo bene a mente. La prima volta che sono arrivato qui sono entrato in un club che lottava per vincere lo scudetto, quando sono tornato è stato per riportare il Milan dove appartiene, al top”.

Sulla sfida che è stata tornare al Milan

"È una sfida differente ma è una sfida che mi piace, perché quando gli altri dicono che è troppo difficile, che è quasi impossibile, ecco che io entro in gioco. Queste cose mi fanno sentire vivo. Se riesco ad avere successo e se sono in grado di fare quello che penso di poter fare, il feedback è fantastico, la sensazione è incredibile perché è un risultato più grande che arrivare in un top team che è già al top. Sono molto motivato”.

Sulle prestazioni fin qui

"Continuerò a giocare finché potrò continuare a fare quello che sto facendo ora. Devo solo mantenere una buona condizione fisica, poi il resto si risolverà da solo. Dopo l'infortunio del 2017 mi sono detto che finché avrei potuto giocare a calcio allora avrei continuato a farlo. Ma quando sei a questi livelli importa solo il tuo rendimento. Se giochi bene, se porti risultati allora sei ancora ad un livello top. Ma appena non riesci più a fare la differenza allora ci sarà qualcuno pronto a sostituirti".

Sulla pressione

"Mi piace questa pressione perché non voglio essere qui per quello che ho fatto in passato, io sono qui per quello che faccio ora; è questa la pressione che mi metto addosso. Qualsiasi cosa abbia fatto prima non importa, ogni giorno devo dimostrare chi sono. Ecco perché ogni giorno tiro fuori il meglio da me stesso ogni giorno”.

Sulla sua carriera

"Ho tanta esperienza, il gol non è mai stato un problema, continuo ad andare avanti. Non sono lo stesso giocatore che ero cinque anni fa e non sono lo stesso giocatore che ero dieci anni fa, tutti quanti cambiamo dal punto di vista fisico. Sono onesto nel dire che non corro come correvo prima, ora lo faccio in modo più intelligente”.

Sul futuro

"Mi sento come se qui avessi vissuto diverse generazioni. Ho giocato contro Paolo Maldini e ora suo figlio Daniel è un mio compagno di squadra. Magari potrò giocare anche con il figlio di Daniel, sarebbe un miracolo”.
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