Serie A - Villar contro Mourinho: "A Roma tutto bene, poi è arrivata una persona..."

SERIE A - Il centrocampista spagnolo, appena tornato al Getafe in prestito con obbligo di riscatto, si sfoga: "Preferisco stare zitto". Sui pochi mesi alla Sampdoria: "Non ho ricevuto lo stipendio per diversi mesi, non c'erano soldi per nulla: la situazione più difficile da quando sono un calciatore professionista".

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Video credit: Eurosport

Gonzalo Villar ha lasciato la Roma, ma la Roma fa fatica a uscire dalla testa di Gonzalo Villar. E del resto non potrebbe essere altrimenti. Preso come prospetto nel gennaio del 2020, il regista spagnolo non è mai riuscito a imporsi veramente nella Capitale. E con José Mourinho il feeling non è mai nato: difficile dimenticare quel che accadde nell'ottobre del 2021 all'indomani del celeberrimo Bodo/Glimt-Roma 6-1, quando, in occasione della successiva sfida di campionato contro il Napoli, l'allenatore portoghese mandò in tribuna per punizione cinque elementi in campo in quella serataccia, ovvero lo stesso spagnolo, Kumbulla, Diawara, Reynolds e Borja Mayoral.
Lo strappo, in sostanza, è avvenuto in Norvegia. E non si è più ricucito. Tanto che da quel momento Villar non è praticamente più sceso in campo, raggranellando un paio di scampoli di partita in Conference League prima di trasferirsi in prestito al Getafe (gennaio 2022), alla Sampdoria (estate 2023) e di nuovo al Getafe. Questa volta con l’obbligo di acquisto a titolo definitivo da parte degli spagnoli in caso di salvezza e di un certo numero di minuti in campo, come comunicato dalla Roma qualche giorno fa. Ed è per questo che, intervistato da COPE, Villar si è sentito libero di esprimere i suoi veri sentimenti nei confronti di Mourinho: "Alla Roma andava tutto in maniera fenomenale, fino a quando è arrivata una persona che sappiamo tutti chi è. Preferisco non parlarne molto. Preferisco stare zitto. Da lì si è rotta la mia relazione con la Roma e ho vissuto una situazione un po' difficile dal punto di vista personale e della fiducia. Il Getafe mi ha aiutato l'anno scorso e ora di nuovo, per cui sono molto grato al club".
Il problema di Villar è che, a un certo punto, è passato dalla padella alla brace. Ovvero dalla Roma, dove con Mourinho non aveva la benché minima possibilità di mettersi in mostra, a una Sampdoria sull'orlo del baratro sia dal punto di vista sportivo che economico: "Lì c'era una situazione molto complicata. A livello individuale ho giocato parecchio, ma il club è in una situazione economicamente molto difficile. Non ho ricevuto lo stipendio per diversi mesi, non c'erano soldi per nulla. È stata la situazione più difficile che abbia mai vissuto da quando sono calciatore professionista".
Nella prima parte della stagione, Villar ha collezionato 15 presenze in Serie A con la maglia della Sampdoria, delle quali 8 da titolare. Domenica ha già iniziato ufficialmente la sua seconda esperienza al Getafe, subentrando dalla panchina al 64' in una gara contro l'Espanyol. Ma non è andata bene: gli uomini di Quique Sanchez Flores, quindicesimi in Liga con solo punto di margine sulla zona retrocessione, hanno perso per 2-1 in casa. L'allenatore, se non altro, non è Mourinho.
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