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Calcio, Serie A 2021-22 - Pagellone 1ª giornata: bene le grandi tranne la Juventus, Szczesny da incubo

Enrico Turcato

Aggiornato 24/08/2021 alle 09:00 GMT+2

SERIE A – Il primo turno del nuovo campionato ha riconfermato la supremazia dell’Inter, vittoriosa sul Genoa anche senza Lukaku e Hakimi. Bene Roma, Milan, Atalanta, Lazio e Napoli, delude la Juventus, tradita dal suo portiere Szczesny. Il Genoa ha bisogno urgente di rinforzi, il Torino ha margini di crescita.

Pagellona, 1a giornata Serie A

Credit Foto Eurosport

Ogni post giornata, analizziamo tutto quello che è successo e proviamo a stilare un Pagellone della partite appena andate in archivio. Chi è stato il protagonista principale? Quale squadra si è confermata con un trend positivo? E chi invece ha incontrato qualche problema e ha deluso le aspettative? Oppure chi l'ha combinata grossa, mettendo in difficoltà la propria squadra? Ecco il meglio e il peggio di ciò che ha prodotto la 1a giornata della Serie A 2021/22.

Classifiche e risultati

Voto 10...alla prima Inter di Inzaghi

Nessuna paura, nessun tentennamento, estrema sicurezza nei propri mezzi. La rivoluzionata Inter 2021/22, senza Conte, Hakimi e Lukaku, è ripartita nello stesso modo in cui aveva terminato lo scorso torneo: vincendo. Un 4-0 netto e meritato contro il Genoa, un modo di attaccare diverso, i nuovi Dzeko e Calhanoglu subito integrati. Esordio migliore non poteva esserci per Simone Inzaghi. I nerazzurri hanno ancora "fame".

Voto 9...a Mourinho e al suo Abraham

La Fiorentina di Italiano sulla carta era un ostacolo insidioso. E infatti ha messo in difficoltà per buona parte del match la Roma. I ragazzi di Mourinho, però, hanno colpito nei momenti giusti, hanno sfruttato l’espulsione di Dragowski e sono riusciti a cominciare al meglio il campionato che apre la nuova era portoghese. Nota di merito per Tammy Abraham, appena arrivato, ma autore di due assist. Un bell’esordio anche per lui.
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Voto 8...a Napoli e Lazio, che iniziano vincendo

La Lazio di Sarri, profeta in patria, ha espugnato il Castellani di Empoli in rimonta. Il Napoli di Spalletti ha steso il Venezia pur giocando gran parte del match in 10 uomini per l’espulsione di Osimhen. Due vittorie convincenti per due outsider di lusso di questo campionato. I biancocelesti triangolano già come desidera il patriarca del Sarrismo, gli azzurri verticalizzano di continuo come ama l’ex tecnico dell’Inter. Avanti così.
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Maurizio Sarri, Lazio, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Voto 7...al Milan di...Diaz e Maignan

Il destino a volte regala sorprese. Il Milan nella prima senza Donnarumma e Calhanoglu viene trascinata alla vittoria proprio dalle parate del suo nuovo portiere e dalla rete del nuovo numero 10. Come a dire: "Nessun problema, chiunque giochi qui può far bene". Se li gode Pioli, che con la vittoria in casa della Sampdoria conferma di avere ancora una squadra competitiva e ambiziosa. Ah, mancavano Ibrahimovic e Kessié, due pilastri.

Voto 6...a un buon Torino, che ha margini di crescita

Probabilmente a livello di gioco il risultato più ingiusto di questa giornata. Il Torino di Juric ha perso all’ultimo respiro in casa con l’Atalanta (gol del figliol prodigo Piccoli), ma ha dimostrato di avere un altro atteggiamento e un’altra idea di gioco rispetto al recente passato. Una squadra aggressiva, tosta, che pressa alto e che già fa intravedere i dettami tattici del suo nuovo allenatore. I margini di crescita ci sono tutti.

Voto 5...alla fase difensiva delle neopromosse

Chi subisce più gol di solito finisce in Serie B. È successo lo scorso anno a Benevento, Parma e Crotone, tre peggiori difese della Serie A 2020/21, può accadere a Empoli, Salernitana e Venezia, soprattutto se la cura difensiva è quella mostrata nella prima giornata. E se per Empoli e Venezia c’erano due rivali difficili come Lazio e Napoli, per i granata il Bologna di Mihajlovic poteva rappresentare un avversario alla portata. E invece 3-2 per gli emiliani, tra l’altro in rimonta, con due gol subiti da fermo. Non un buon inizio.
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Voto 4...all'ultima mezz'ora dello Spezia

60 minuti eccellenti, ultimi 30 da panico. Lo Spezia di Thiago Motta aveva stupito tutti nella prima ora di gioco in Sardegna. Rete di Gyasi, siluro di Bastoni e uno 0-2 meritato. Poi si è spenta la luce, le distanze tra i reparti sono aumentate, i cambi non sono stati all’altezza. E così la doppietta del solito Joao Pedro ha rimesso in piedi il Cagliari e i liguri hanno perso due punti. Si può fare meglio.
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Emmanuel Gyasi in gol in Cagliari-Spezia, Serie A 2021/22

Credit Foto Getty Images

Voto 3...ad Osimhen, un po' troppo irruente

Una gomitata insensata e improvvisa. Il nigeriano aveva iniziato bene il match contro il Venezia, ma al 22’ ha lasciato i suoi compagni in inferiorità numerica per un gesto privo di ogni logica. Deve porre dei rimedi proprio a questo tipo di assurdità Osimhen se vuole diventare un top attaccante. Le doti tecniche e fisiche non le discute nessuno.
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Il rammarico di Victor Osimhen, Napoli, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Voto 2...a Strandberg, che in due minuti rovina tutto

Prima un fallaccio a centrocampo su Orsolini (33’), dopo 60 secondi un fallo di mano evidentemente volontario su un tiro di Arnautovic. Due gialli ineccepibili e il conseguente cartellino rosso che ha complicato la partita alla Salernitana. Per lui una piccola soddisfazione statistica, visto l’illustre precedente: l’ultimo giocatore della formazione campana a essere espulso in Serie A prima di lui fu Gennaro Gattuso nel marzo 1999.

Voto 1...al Genoa, al momento non presentabile in Serie A

Un mix mal riuscito di "esperti" a fine corsa e giovani non ancora pronti. Il Genoa è stato finora assortito male, non convince, appare nettamente indebolito rispetto alla scorsa stagione. Urgono rimedi svelti in questa ultima settimana di mercato. O sarà difficile evitare la retrocessione.
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Wojcech Szczesny, Udinese-Juventus, Serie A 2021-22, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Voto 0...a Szczesny, una prima da incubo

Due errori difficili da giustificare. Il primo tecnico, il secondo concettuale. Entrambi gravi, entrambi costati caro alla Juventus. Le condizioni mentali del polacco potrebbero rappresentare un problema per i bianconeri. Szczesny va recuperato in primis nella testa, perché nell’ultimo anno iniziano a essere troppe le incertezze tra i pali e in impostazione. Molto male.
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