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Calcio Serie A Torino-Atalanta Gasperini: "Ilicic voleva andar via, poi nessuna richiesta"

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Aggiornato 20/08/2021 alle 14:51 GMT+2

SERIE A - Gian Piero Gasperini, tecnico dell'Atalanta, è intervenuto in conferenza stampa per analizzare il match contro il Torino in programma domani sabato 21 agosto alle ore 20.45.

Gian Piero Gasperini insieme a Josip Ilicic, Atalanta, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Gian Piero Gasperini, tecnico dell'Atalanta, è intervenuto in conferenza stampa per analizzare il match contro il Torino in programma domani sabato 21 agosto alle ore 20.45.
Secondo posto?
"Alzatela voi l'asticella, a me va bene così. Tutti possono sognare. Io non voglio togliere i sogni a nessuno, ma non è che devo sognare io. Per noi è come aver vinto degli scudetti, speriamo di continuare ancora così. Non è così scontato e banale ripetersi".
Aspettative
"Non posso rispondere a tutti quelli che la pensano in questo modo. Non parto con l'Atalanta favorita per il campionato, per me è così. Sappiamo delle difficoltà che ci sono in questo campionato, sappiamo di avere una squadra consolidata. Sono contento che possiamo partire in questo modo nonostante le poche amichevoli e con la preparazione a singhiozzo, con giocatori che sono arrivati in momenti diversi. Ancora adesso siamo davanti a una situazione incompleta, ci sono infortuni e squalifiche. Non parto con un obiettivo, come tutti gli altri anni del resto. Ci sono tante squadre forti e alcune che faranno meglio rispetto agli scorsi anni. Credo che abbiamo un buon modo per stare in campo, queste cose sono una garanzia da una parte, ma non una garanzia di risultato. Non sarei voluto essere così in emergenza, ma questa situazione non rappresenta un alibi. Forse questo riguarda tante squadre. Il campionato inizia domani, ci faremo trovare pronti per questa prima partita indipendentemente dal momento di emergenza".
Pubblico
"Il calcio è fatto per il pubblico, quello che abbiamo vissuto in questo anno e mezzo è stato anormale. Ci sono state partite asettiche, il calcio è un divertimento, uno spettacolo. Va offerto alla gente, non agli stadi vuoti. Speriamo di ritornare alla normalità. Il 50% è già molto, ma ci auguriamo al più presto di rivedere la gente negli stadi".
Infortunati
"Lovato dovrebbe aver recuperato recuperato. Poi ci sono De Roon, Freuler, Delprato e Toloi squalificati. Zapata è infortunato, deve restare quindici giorni a riposo, spero fortemente che sia recuperato per la terza partita dopo la sosta anche perché dopo il martedì o il mercoledì avremo la Champions".
Sul Torino
"Sarà una partita difficile. Juric è l'allenatore giusto per rilanciare una piazza importante e con un attaccamento viscerale alla squadra, penso sia la persona giusta. Non è facile per nessun allenatore dare subito un'impronta alla squadra, ma ha dimostrato di avere le capacità per lavorare bene. Darà grandi soddisfazioni".
Zapata?
"Penso di sì, ma è un pensiero mio come può essere il vostro. Siamo abituati a queste variazioni di mercato. Voi pensavate che Lukaku sarebbe potuto andare via dall'Inter? Io no. O che Romero potesse lasciare l'Atalanta. Non so cosa può succedere, è un mercato davvero stranissimo con pochi movimenti e poi ci sono trasferimenti eclatanti con cifre notevoli. Magari non c'è il mercato di scambio o normale. Faccio fatica a fare previsioni".
Rinforzi
"Dipenderà dalle opportunità che capiteranno, è un mercato difficile per tutti. La rosa dell'Atalanta non è fatta da 16 giocatori, ma da 23-24 calciatori. Su questo c'è un po' di confusione, forse è colpa mia che devo chiarire un po'. C'è un nucleo determinante di 15-16 giocatori, poi ho sempre pensato che una società simile debba avere dei giocatori di scommessa come Bastoni, Kulusevski, Diallo. Secondo me quest'anno c'è Scalvini, mi sta dando ottime sensazioni. In quei ruoli ho sempre lasciato libera la società, soprattutto per sfruttare il settore giovanile. Il resto è quello che compone veramente la forza della squadra. Ci sono tante opportunità, ma non intervengo su quelle. Sono state proposte cose molto buone, ma se si realizzano o meno non dipende da me. Io ad esempio ho detto che il portiere era un ruolo da rinforzare, poi la società ha comprato Musso, tanta roba. Come l'operazione di Demiral. Poi ci sono tante situazioni sospese. Le mega rose vanno bloccate. Mettere gente dentro per creare diversi problemi a livello numerico? No, ho sempre cercato di evitare queste situazioni. Questo è il modo ideale per lavorare bene. Sulle trattative di sicuro ne so meno di voi".
Ilicic?
"Voleva andare via, poi si è presentato benissimo in ritiro e si è allenato davvero molto bene. Noi ci siamo messi a disposizione, sembrava che potesse andare via da un giorno all'altro, è stato preservato. Poi di colpo non ha avuto possibilità, mercato, richieste o altro, ha giocato con l'Alessandria. Io non ho parlato con nessuno, ma ci siamo parlati io e lui. Se è qua resta un giocatore tesserato con l'Atalanta, se va via lo sostituiremo. Se sta bene lo farò giocare, altrimenti giocheranno altri. Io faccio solo scelte tecniche. Ho sempre avuto feeling con Ilicic, poi in alcune partite non l'ho fatto giocare. Io lo alleno come qualsiasi altro giocatore e sarò a disposizione per fargli fare bella figura in caso di cessione".
Thorsby?
"Io posso parlare dei giocatori dell'Atalanta. Lo faccio con la mia società, non con chi è fuori. Se le cose vanno in porto o no non è roba mia, da me non avrete mai nessuna notizia. Quelle che sono le trattative non dovete parlare con me".

Su Demiral?

"È un giocatore selezionato, ha delle buone caratteristiche. Giocando andrà sempre meglio. Dal momento in cui è nata l'esigenza di sostituire Romero credo che Percassi abbia fatto una buona operazione. Mi dispiace per la cessione di Romero, ma sono anche contento per lui e per quanto raggiunto. Non sarò mai a mettermi di traverso con la società o con i giocatori. Non era facile sostituire una partenza del genere, credo sia stata fatta nel modo migliore".
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