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GUERRA RUSSO-UCRAINA - De Zerbi: "Non sono un co***one, sono rimasto per senso di responsabilità. Preoccupato da morire"

Stefano Fonsato

Aggiornato 25/02/2022 alle 10:59 GMT+1

GUERRA RUSSO-UCRAINA - E' un Roberto De Zerbi visibilmente scosso quello intervenuto alla trasmissione Deejay Chiama Italia su Radio Deejay condotta da Linus e Nicola Savino. Il tecnico dello Shakhtar Donetsk, è ancora chiuso in un albergo di Kiev - durante l'invasione russa in Ucraina - con lo staff tecnico italiano e i calciatori brasiliani della compagine arancionera.

Roberto De Zerbi

Credit Foto Getty Images

E' un Roberto De Zerbi visibilmente scosso quello intervenuto alla trasmissione Deejay Chiama Italia su Radio Deejay condotta da Linus e Nicola Savino. Il tecnico dello Shakhtar Donetsk, è ancora chiuso in un albergo di Kiev - durante l'invasione russa in Ucraina - con lo staff tecnico italiano e i calciatori brasiliani della compagine arancionera.

"Siamo bloccati, non possiamo andarcene"

"Continuiamo a sentire il rumore delle bombe. Con lo spazio aereo interdetto e i confini di terra intasati dalla gente che scappa in auto, è praticamente impossibile andarsene. Inoltre diventerebbe anche una questione di sopravvivenza: i viveri scarseggiano, i negozi sono chiusi. Bisogna aspettare".

"Preoccupato da morire"

"Adesso siamo qui coi giocatori brasiliani, dicevo, con cui abbiamo una responsabilità da persone adulte. Loro sono giovani e noi più anziano dobbiamo essere protettivi, garantire quel minimo di sicurezza che, a dire il vero, dentro di te non c'è nella maniera più assoluta. Ancor di più sono preoccupato da morire per i giocatori ucraini: non sappiamo assolutamente che fine hanno fatto, alcuni di loro vivono da solo ed è anche possibile che tornino alle armi".

Perché non sono tornato subito? Io non sono un co***one

"So che in molti si stanno chiedendo perché non sia tornato in Italia al richiamo della Farnesina. Ma io qui ho un lavoro e come allenatore sono responsabile della mia squadra, dei miei ragazzi. Non sono un co***one. Fino a meno di una settimana fa la Federcalcio Ucraina ci ha garantito che il match di campionato, poi cancellato, di questo weekend contro il Metalist Karrkiv si sarebbe disputato. E' stata una scelta sbagliata da parte dei dirigenti del calcio ucraino: lo sport era chiaro, dopo la conferenza di Vladimir Putin, che lo sport non avrebbe potuto proseguire. Detto questo, io cosa avrei dovuto fare? Scappare in Italia? Mi rendo conto che chi non sa di calcio o di sport non capisca come funzioni in certi casi, ci sono delle responsabilità da rispettare".

De Zerbi, via da Sassuolo, desiderava un'esperienza di vita all'estero...

"E' difficile immaginare un'esperienza di vita più tosta di questa".
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De Zerbi: "Shakhtar non competitivo con Inter e Real"

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