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Serie A, le 5 verità di Atalanta-Juventus: grande partita, discorso Scudetto ormai chiuso

Enrico Turcato

Pubblicato 14/02/2022 alle 08:46 GMT+1

Serie A - A Bergamo una Juventus solida e in grado di non mollare, un'Atalanta viva e pericolosa pur senza Zapata. Partita di alto livello, tra le due principali rivali per il quarto posto. Vlahovic ha cambiato la Juve, Koopmeiners cresce e dimostra di essere un valore aggiunto. Il pareggio estromette entrambe dalla corsa al titolo.

Vlahovic si dispera per un'occasione mancata in Atalanta-Juventus - Serie A 2021/2022

Credit Foto Getty Images

Atalanta-Juventus, match valido per la 25a giornata di campionato, é terminato 1-1 al Gewiss Stadium di Bergamo. Vediamo insieme l'analisi in cinque punti della partita, giocate bene e a viso aperto da entrambe le formazioni.

1) Gol pesante di Danilo, la Juventus rimane imbattuta

Al 92', di testa, in mischia, con annessa esultanza a baciare lo stemma. Danilo segna un gol di importanza capitale per il campionato della Juventus. Se l'era vista brutta la squadra di Allegri, sotto di un gol, in uno scontro diretto così determinante, in casa dell'Atalanta e con il Gewiss Stadium scatenato. E invece quella rete finale del brasiliano, permette ai bianconeri di allungare la striscia positiva di imbattibilità in Serie A a 12 partite (l'ultima sconfitta era stata proprio all'andata contro i bergamaschi, a fine novembre). Un trend positivo che ha riportato i bianconeri in piena corsa per il quarto posto.
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Danilo esulta per il gol in Atalanta-Juventus - Serie A 2021/2022 - Imago pub not in FRA

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2) Atalanta tosta e pericolosa, anche senza Zapata

Dall'altra parte, l'Atalanta ha dimostrato e confermato di essere una squadra solida, tosta, pericolosa, organizzata, forte. Ha trovato un'ottima Juventus e se l'è giocata alla pari. Pur non avendo a disposizione Duvan Zapata, il suo attaccante principale. Gasperini ha puntato sugli inserimenti di Koopmeiners e sui movimenti di Muriel e Boga. L'ingresso di Malinovskyi ha fatto il resto. La Dea rimane una formazione di ottimo livello in grado di giocarsi i primi quattro posti fino alla fine.
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Malinovskyi esulta per il gol in Atalanta-Juventus - Serie A 2021/2022 - Imago pub not in UK

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3) Vlahovic ha cambiato la Juve, bianconeri in crescita

Non ha segnato, ma ha lottato contro un ottimo Demiral tutta la partita. Ha sbagliato un paio di scelte in fase di rifinitura, ma ha anche trovato Sportiello pronto due volte a nergargli il gol. La cosa più importante, però, è che nel complesso Dusan Vlahovic stravolto la Juventus: un riferimento offensivo che riesce a smistare con qualità, che fisicamente è in grado di difendere palla e far respirare la squadra, sempre concentrato, sempre determinato. La disponibilità di Morata e Dybala hanno fatto il resto. La Juve ha cambiato marcia, trasuda entusiasmo e anche a Bergamo ha offerto una prestazione convincente, una delle migliori della stagione. La direzione intrapresa pare quella giusta.
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Vlahovic va al tiro in Atalanta-Juventus - Serie A 2021/2022

Credit Foto Getty Images

4) Teun Koopmeiners, che centrocampista!

Il classe '98 è stato uno dei migliori in campo nella super sfida tra Atalanta e Juventus. Chi lo aveva visto giocare all'AZ ne conosceva ampiamente il potenziale. Un centrocampista completo, che sa difendere, impostare, attaccare lo spazio, calciare. L'ennesimo colpo di Sartori, che ora nelle mani di Gasperini può migliorare ancora. Sicuramente per la Dea un valore aggiunto.

5) Discorso Scudetto sepolto per entrambe (se fosse mai stato aperto)

Era uscita qualche voce in settimana, dopo i successi dei bianconeri contro Verona e Sassuolo. Tutte dicerie puntualmente spente da Allegri alla vigilia di questo match. Ora, dopo il pareggio del Gewiss Stadium, le suggestioni giornalistiche sono terminate: la Juventus non concorre per lo Scudetto 2021/22, così come non è iscritta all'albo delle pretendenti l'Atalanta, che virtualmente può avere un punto in più dei bianconeri in classifica dopo 25 giornate. Troppo vantaggio per il trio di testa, troppi punti persi per strada da piemontesi e bergamaschi. La lotta al titolo riguarda Milan, Inter e Napoli e a meno di clamorosi, imprevedibili, insensati "suicidi" di massa, da dietro non può rientrare nessuno.
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