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Serie A - Le pagelle di Juventus-Lecce 2-1: Vlahovic, dopo 84 giorni fine dell'incubo

Simone Eterno

Aggiornato 03/05/2023 alle 20:36 GMT+2

SERIE A - I voti ai protagonisti di Juventus-Lecce 2-1 con le pagelle della partita: il migliore è Vlahovic che dopo quasi 3 mesi di astinenza torna a segnare in campionato. Bene anche Fagioli. In gol anche Paredes. Danilo rivedibile sul rigore.

Juventus-Lecce, Dusan Vlahovic in gol

Credit Foto Getty Images

Juventus-Lecce, match valido per la 33esima giornata di Serie A, è terminato sul punteggio di 2-1 frutto delle reti di Paredes e Vlahovic inframezzate dal gol di su rigore di Ceesay. Con questo risultato la Juventus vola momentaneamente al 2° posto in classifica. Qui di seguito i voti ai protagonisti della partita.

Le pagelle della Juventus

Wojciech SZCZESNY 6,5 – Un po’ riflesso, molto posizionamento, moltissimo regalo di Ceesay. Il riferimento è alla parata nel finale che dice di no al colpo di testa del leccese. Com’è o come non è, un qualcosa di molto importante per la Juventus.
BREMER 6 – Senza sbavature in difesa, gestisce bene la sua zona di campo. Usa il cartellino quando deve. Dall’87’ Federico GATTI – sv.
Leonardo BONUCCI 6,5 – C’è sì qualche imperfezione, perché non è certo il Bonucci di un tempo... Ma c’è anche un tackle preciso in area a levare un gol quasi fatto al Lecce.
DANILO 5,5 – Si può aprire tutta una discussione filosofia sui contrasti aerei e la posizione delle braccia. Per sua sfortuna però il regolamento parla chiaro: braccio alto, movimento “goffo”, rigore Lecce. Si sa. Va evitato.
Mattia DE SCIGLIO 6 – Ancora una volta sfortunato. Dura mezz’ora in campo, poi si infortuna gravemente al ginocchio. Non il suo anno. Dal 32’ Juan CUADRADO 6 – Attento più che altro in fase difensiva. Ciò che evidentemente gli ha chiesto dall’intervallo in poi mister Allegri.
Nicolò FAGIOLI 6,5 – Tanti recuperi sul fronte difensivo; ma anche tante belle giocate in profondità, specie quelle per il dirimpettaio Miretti. Partita di sostanza.
Leandro PAREDES 6,5 – Giornata di “sblocchi” in casa bianconera. Sì perché oltre a Vlahovic, c’è anche il gol di Paredes. Notevole la punizione. Un po’ meno posizionamento della barriera e riflessi di Falcone. Dall’87’ Manuel LOCATELLI – sv.
Fabio MIRETTI 6 – E’ tra i più attivi nel primo tempo specie negli inserimenti offensivi senza palla. Va in gol, glielo annullano, ne sfiora poi un altro, poi un altro ancora. Buona gara, però va aggiustata la mira. Dal 73’ Paul POGBA 6,5 – Entra col piglio giusto in partita: tocchi, giocate funzionali, bei numeri. D’altra parte, quelli, nel repertorio, non sono proprio mai mancati.
Filip KOSTIC 6,5 – Si conferma uomo dal piede importante lì a sinistra, dove scende spesso e mette dentro tanti palloni. Uno di questi si trasforma nel solito assist: solo Kvara a Napoli ne ha messi di più di lui.
Angel DI MARIA 6 – Un po’ meno brillante del solito. Prova qualche giocata delle sue, ma in questo tiepido pomeriggio primaverile si accede solo a intermittenza. Dal 73’ Federico CHIESA 6 – A differenza di Pogba – con cui entra insieme in campo – non incide nel finale di gara.
Dusan VLAHOVIC 7 – Un’autentica liberazione. Un gol atteso da tanto, troppo: 84 giorni. Una vita per un attaccante. Figuriamoci per uno con le sue qualità. Che possa essere finalmente una svolta, se non altro emotiva.
All. Massimiliano ALLEGRI 6 – E’ una Juve da ‘compitino’, una squadra che rischia in avvio, va avanti, si fa riprendere, passa nuovamente prima dell’intervallo e poi specula un po’ sul risultato. Certo, Miretti avrebbe potuto rendere più facile il pomeriggio, ma il concetto di fondo è sempre lo stesso. Oggi, come domenica sera col Bologna, così come in tutte le altre partite: questa Juve può vincere con tutte così come farsi fregare. E infatti, fino al 95° e spicci, in casa, il Lecce è lì a fargli paura.

Le pagelle del Lecce

Wladimiro FALCONE 5 – Barriera posizionata male. E partenza in ritardo. Entrambe le cose sulla punizione di Paredes. Poteva far meglio.
Simone ROMAGNOLI 5,5 – Qualche sbavatura in più rispetto ai due compagni di reparto.
Federico BASCHIROTTO 6 – Si ritrova a giocare una partita da terzino, come nella scorsa stagione. Centrale, quest’anno, è stato altra cosa. Ma comunque positivo.
Samuel UMTITI 6,5 – Una buonissima partita in marcatura sia su Di Maria che su Chiesa; nel finale fondamentale per bloccare un contropiede 2 contro 1.
Giuseppe PEZZELLA 5,5 – E’ più volte oggetto delle attenzioni di Baroni per qualche lettura sbagliata sulle palle lunghe. Dal 71’ Pietro CECCARONI 6 – Finale senza particolari squilli.
Joan GONZALEZ 6 – Ha il merito di essere nel colpo di testa che porta al rigore. Non lo si nota per molto altro. Ma tant’è. Dal 60’ Federico DI FRANCESCO 5,5 – Si vede poco. Fin troppo poco, considerando anche il mini-assalto finale.
Morten HJULMAND 6,5 – Gioca con personalità anche in uno stadio come quello della Juventus. Partita ordinata.
Youssef MALEH 5 – Combina poco in mezzo al campo dove per un’ora perde troppi duelli con i centrocampisti della Juventus. Dal 60’ Alexis BLIN 6 – Il suo ingresso porta più pulizia al Lecce sia nelle uscite che nei contrasti.
Remi OUDIN 6,5 – Mette in porta Ceesay subito in avvio, tornando a far vedere più che discrete cose nel suo ruolo di mezzala. Dentro la partita.
Assan CEESAY 6 – Per occasioni create e rigore trasformato il voto potrebbe essere anche più alto, ma quel colpo di testa nel finale, tutto solo, è un’occasione che un attaccante non deve mancare. Lui invece spara addosso a Szczesny. Privandosi così della gloria. E privando alla sua squadra un clamoroso punticino.
Lameck BANDA 6 – A tratti fumoso, a tratti incontenibile... Come quando lascia lì Cuadrado e fa correre un brivido lungo la schiena a tutta la Juventus.
All. Marco BARONI 6 – Il suo Lecce arriva in casa della Juventus con le idee chiare. Chiusure, ma senza mai rinunciare alle proiezioni offensive – seppur con i propri tempi e i propri ritmi. Contro questa Juve così ‘binaria’ nel suo unico pensiero, una tattica che funziona e che tiene in partita la sua squadra fino al 95°.
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