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Sandro Tonali e la crisi Milan: "Con la Roma in 5 minuti è crollato tutto. Cdk? Come me al primo anno"

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Pubblicato 29/03/2023 alle 14:45 GMT+2

SERIE A - Il centrocampista rossonero: ""Il castello che avevamo costruito è crollato in quei 5 minuti di Milan-Roma. Non sono riuscito a darmi una spiegazione. Ripenso agli allenamenti di quel periodo e non capisco come sia possibile. Eravamo troppi fragili. La cura era tornare a vincere e a giocare con coraggio. Non abbiamo dimenticato quel mese. Cdk? Come me al primo anno"

Sandro Tonali, AC Milan, Serie A 2022-23

Credit Foto Getty Images

Sandro Tonali, centrocampista del Milan, è stato intervistato dall'ex centrocampista rossonero Massimo Ambrosini. Ecco le sue parole ai microfoni di DAZN. Tonali ha parlato anche delle crisi dopo il pareggio con la Roma a inizio gennaio:
"Il castello che avevamo costruito è crollato in quei 5 minuti di Milan-Roma. Non sono riuscito a darmi una spiegazione. Ripenso agli allenamenti di quel periodo e non capisco come sia possibile. Eravamo troppi fragili. La cura era tornare a vincere e a giocare con coraggio. Non abbiamo dimenticato quel mese. E' stata una follia avere quelle 7-8 partite, ne possono capitare due o tre, ma sette sono troppe".

Sulla Champions

"L'anno scorso stavamo dominando contro l'Atletico, poi è arrivato il cartellino rosso. Abbiamo fallito perché siamo il Milan e non possiamo uscire ai gironi. Non ci siamo dati un obiettivo, ma siamo ambiziosi e vogliamo giocare liberi".

Sul paragone con Pirlo e il suo idolo

"Il paragone con Pirlo è diventato un po' pesante ai tempi del Brescia. Il mio idolo? Lampard del Chelsea! Ma poi sono arrivate diverse maglie rossonere".

Sulla trattativa per arrivare al Milan e il primo anno in rossonero

"Avevo parlato con mia madre, la mia ragazza e il mio procuratore. Sognavo il Milan. Il primo anno è stato difficile: dividere l'essere tifoso e l'essere giocatore non è stato semplice, però dopo un periodo di assestamento ce l'ho fatta. All'inizio era un peso indossare questa maglia, mi trovavo in un posto in cui dovevo cercare di non deludere nessuno. Ho avuto paura, era tutto diverso, ma con l'aiuto di Pioli ho superato tutto. Ho parlato tanto con il mister. E adesso sta facendo lo stesso con altri giocatori che stanno vivendo quello che ho passato io. Non ho mai pensato di non farcela, giocare con lo stadio vuoto mi ha aiutato all'inizio".

Su de Ketelaere

"Normale stia andando così, è la stessa cosa che è successa a me. Lui è stato pagato tanto, è stato preso per risolvere le partite e sta pagando la pressione. È un grande giocatore che deve ritrovare sicurezza, noi dobbiamo aiutarlo. Deve andare bene una partita e poi vedremo il vero De Ketelaere".

Su Leao e Ibrahimovic

"Servono due uomini per marcarlo. Quando si accende, andiamo in porta in un secondo. Magari non sta avendo la continuità che ha avuto l'anno scorso, ma è il più forte e deve mettere sempre in campo questa qualità. Ibra? In allenamento voglio giocare contro di lui. Quando vinco le partitelle lo prendo in giro, ma se perdi ti massacra".
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