SERIE A - Juventus, caso falso plusvalenze: notificato al Cda chiusura indagini preliminari
DaEurosport
Pubblicato 24/10/2022 alle 20:52 GMT+2
SERIE A - La Procura di Torino ha notificato al Consiglio d'amministrazione della Juventus la chiusura delle indagini preliminari, iniziate nel 2021, per i reati di falso nelle comunicazioni sociali e false comunicazioni rivolte al mercato.
Si sono concluse le indagini preliminari inerenti alla Juventus per i reati di falso nelle comunicazioni sociali e false comunicazioni rivolte al mercato, (essendo quella bianconera una società quotata in Borsa). Lo ha comunicato la procura di Torino al Consiglio d'amministrazione del , oltre che ai dirigenti con responsabilità strategiche, ai componendi del Collegio Sindacale e al revisore legale del club torinese. La Procura, per mano del procuratore capo di Torino Anna Maria Loreto ha fatto sapere che l'istruttoria prende in considerazione gli anni 2018, 2019 e 2020 e di aver di aver "depositato al Giudice delle Indagini Preliminari richiesta per l’applicazione di misure cautelari personali (per alcuni indagati) e reali e che tale richiesta sia stata rigettata in data 12 ottobre 2022, avendo il Giudice ritenuto l’assenza di esigenze cautelari. Avverso l’ordinanza di rigetto ù stato depositato appello.
Secondo l'accusa, i bilanci sarebbero stati alterati "in conseguenza di un anomalo ricorso a operazioni di scambio dei diritti alle prestazioni sportive di un elevato numero di atleti, operazioni, per altro, nel complesso distoniche nel panorama nazionale". Gli indagati sono sedici. Tra questi ci sono anche il presidente Andrea Agnelli e il vicepresidente Pavel Nedved. Secondo gli inquirenti "le operazioni di scambio, che, non generano flussi finanziari di sorta, risultano, concluse a valori stabiliti dalle parti in modo arbitrario e con lo scopo di far fronte alle necessità di bilancio del momento: tali operazioni sono state ritenute fittizie". Ad alcuni indagati, inoltre, Ad alcuni indagati è stato contestato il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni insistenti.
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