SERIE A - Le pagelle di Roma-Lazio 0-1: Pedro e Felipe tarantolati, Casale insormontabile. ibanez rovina un altro derby
Aggiornato 06/11/2022 alle 20:26 GMT+1
SERIE A - I voti ai protagonisti del derby della Capitale: il brasiliano la decide, Pellegrini non si vede. Cataldi costruisce con personalità, Abraham stecca ancora. Che lavoro di Sarri sugli equilibri, Mourinho non ha una squadra che sa pungere.
Roma-Lazio, match valido per la 13a giornata di Serie A, è terminato sul punteggio di 0-1, frutto della rete decisiva di Felipe Anderson. La gara è stata arbitrata dal signor Daniele Orsato della sezione di Schio. Con questo risultato i biancocelesti scavalcano i giallorossi in classifica, vincendo il derby numero 179 e ottenendo un risultato fondamentale in ottica qualificazione in Champions League..
Qui di seguito i voti ai protagonisti della partita per capire l'andamento della gara.
Le pagelle della Roma
RUI PATRICIO 6 - Incolpevole sulla rete di Felipe Anderson, gestisce al meglio tutte le altre situazioni.
MANCINI 5,5 - Soffre sin dall'inizio l'esuberanza di Zaccagni. Difende alto con coraggio, ma non è mai puntuale a recuperare la posizione.
Dal 46' CELIK 5,5 - Non si prende (e non gli viene mai concesso) campo da prendere per sprigionare la sua corsa.
SMALLING 6 - Senza un attaccante di riferimento da prendere in consegna fatica ad imporre il proprio dominio. Fuori dalla sua zona di competenza è un altro difensore, molto più vulnerabile, ma riesce a cavarsela grazie all'esperienza.
IBANEZ 4 - Quando il derby si fa duro, la sciocchezza è dietro l'angolo. Errore di ingiustificabile superficialità, che fa sbloccare alla Lazio la partita: un blackout inspiegabile in una stagione sin qui di grande crescita.
KARSDORP 5,5 - Si fa spesso trovare pronto sui cambi di gioco, sbagliando anche meno del solito tecnicamente. Pochi, però, i palloni interessanti in area.
Dal 63' EL SHAARAWY 6 - Il migliore tra i subentrati, porta energia e freschezza ma non palle gol.
CAMARA 6 - Polmone inesauribile in mezzo al campo, bravo più a costruire che in interdizione.
Dal 73' MATIC 6 - Qualche giocata delle sue, anche se non trova mai la traccia in verticale per gli attaccanti.
CRISTANTE 5,5 - Resta spesso imbrigliato tra le linee, anche e soprattutto a causa della sua consueta mancanza di dinamismo.
ZALEWSKI 6 - Molto attivo su entrambe le corsie, punta spesso e volentieri Lazzari impedendogli di incidere. Manca qualcosa nell'ultimo passaggio.
dal 73' BELOTTI 5,5 - Si sbatte, ma non ha mai palloni giocabili. Spesso sembra non guardi nemmeno la porta.
PELLEGRINI 5,5 - Manca il guizzo, anche a causa dell'ottimo lavoro collettivo impostato dalla Lazio su di lui. Tanti palloni giocati, ma pochi sono davvero incisivi.
Dal 53' VOLPATO 5,5 - Stavolta la sua spensieratezza non regala benefici alla manovra giallorossa.
ZANIOLO 5,5 - Sempre pericoloso quando riesce a puntare la porta. La traversa gli nega il gol nel primo tempo, ha un altro paio di chances ma non riesce a sfruttarle. Nel secondo tempo si spegne miseramente, sbagliando praticamente tutto.
ABRAHAM 5 - Casale e Romagnoli si rivelano clienti più che scomodi. Prova a compensare la poca fiducia in zona gol con tanto lavoro per la squadra, ma continua a latitare a livello di occasioni.
All. MOURINHO 5,5 - Il soliloquio della Roma in fase di palleggio nella ripresa fa solo pensare di più: la squadra costruisce in modo non entusiasmante e, soprattutto, non innesca mai i suoi attaccanti, comunque in difficoltà. Una tendenza da invertire necessariamente se questa squadra vuole continuare a lottare per un piazzamento Champions.
Le pagelle della Lazio
PROVEDEL 6 - Ottima scelta di tempo nelle uscite, tra i pali non deve fare granché.
LAZZARI 5,5 - Zalewski lo intimorisce, inibendolo in fase di spinta: sulla corsia, stavolta, non è un fattore.
Dal 69' HYSAJ 5,5 - El Shaarawy gli crea qualche grattacapo di troppo.
CASALE 7 - Non si fa intimorire dall'ambiente e sfodera una prestazione attenta e solida, difendendo al meglio l'area di rigore. Dalle sue parti non passa uno spillo.
ROMAGNOLI 6,5 - Stravince il duello con Abraham, allontanandolo dall'area sin dalle prime battute: Sarri lo ha reso nuovamente un leader difensivo più che affidabile.
MARUSIC 6 - Accorto in ripiegamento, dalla sua parte non arrivano pericoli. Scherma bene traversoni e palloni in profondità.
VECINO 6 - Equilibrio è la parola d'ordine. L'uruguaiano impone la sua fisicità, pensando più a mantenere la posizione che a proporsi con gli inserimenti.
CATALDI 6,5 - Personalità, da capitano e cuore biancoceleste. Gestisce al meglio ogni possesso in mezzo al campo, senza mai andare in apprensione.
LUIS ALBERTO 6 - Contribuisce con discreta qualità alla distribuzione dei vari palloni verso i tre davanti: in questa Lazio non è più protagonista, ma interpreta bene anche il ruolo di costruttore silenzioso.
Dal 71' BASIC 6 - Muscoli e dinamismo a difesa della zona nevralgica.
ZACCAGNI 6,5 - Sollecita costantemente Mancini, isolandosi spesso in uno contro uno e creando pericoli con continuità.
Dall'85' ROMERO s.v. - Non giudicabile.
FELIPE ANDERSON 7 - Nel posto giusto al momento giusto ad aprire una gara complicatissima. Lavoro encomiabile anche da prima punta, a non dare riferimenti alla difesa giallorossa.
PEDRO 7 - Indemoniato in fase di non possesso: la sua pressione alta rompe spesso il palleggio avversario, portando a recuperi preziosi. Fondamentale sulla rete che sblocca la partita.
Dal 69' CANCELLIERI 6,5 - Una sua grande discesa regala una chance nitidissima per il raddoppio.
All. SARRI 7 - Ha trasformato questa squadra, che lo scorso anno prendeva valanghe di gol, in un bunker infrangibile: escluso il passo falso con la Salernitana questa Lazio non le prende mai, in un modo o nell'altro. Un equilibrio pazzesco, se si pensa da dove si era partiti.
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