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Caso Cristiano Ronaldo e manovra stipendi: la Juventus impugnerà la sentenza contro i 9,8 milioni da versare

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Pubblicato 30/04/2024 alle 20:27 GMT+2

CALCIO - La notizia di oggi è che i bianconeri avrebbero deciso di impugnare la sentenza di un paio di settimane (era il 17 aprile 2024) fa secondo la quale la Vecchia Signora sarebbe costretta a versare oltre 9.774.166,66 milioni di euro al campione portoghese.

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Una novità nella fastidiosa vicenda che vede coinvolti la Juventus e Cristiano Ronaldo: ricordate la sentenza di un paio di settimane (era il 17 aprile 2024) fa secondo la quale la Vecchia Signora sarebbe costretta a versare oltre 9,7 milioni di euro al campione portoghese? La notizia di oggi è che i bianconeri avrebbero deciso di impugnarla, cercando quindi opporsi all'ultimo dispositivo. Il "bottino" in questione si riferisce alla "seconda Manovra Stipendi": i bianconeri già da tempo erano convinti di non dovere i 19,5 milioni al portoghese, cifra scontata al 50% in giudizio perché dovuta a un concorso di colpa tra il club e lo stesso calciatore. Ora la cifra non potrà tornare a essere quella, ma "solo" 9.774.166,66 milioni di euro.

Il dispositivo contro la Juve

Così recitava il comunicato di due settimane or sono: "Il Collegio Arbitrale, pronunciandosi definitivamente, respinta o assorbita ogni altra questione, domanda ed eccezione, anche istruttoria delle parti, 1) in accoglimento della domanda formulata “in estremo subordine” da Cristiano Ronaldo Dos Santos Aveiro, accerta la responsabilità precontrattuale della convenuta per i motivi esposti in narrativa e, per l’effetto, considerato il concorso di colpa attribuibile all’attore, condanna Juventus F.C. S.p.A. a pagare a Cristiano Ronaldo Dos Santos Aveiro la somma di Euro 9.774.166,66, con la rivalutazione dal dì del dovuto e gli interessi legali dalla richiesta al saldo sulla somma annualmente rivalutata; 2) compensa integralmente tra le parti le spese di difesa, oltre alle spese del Collegio Arbitrale come già liquidate nelle ordinanze emesse durante il procedimento, e poste a carico solidale stesse in ragione, nei soli rapporti 72 interni, della quota del 50% ciascuna. Così deciso a maggioranza, con il dissenso dell’arbitro prof. avv. Roberto Sacchi, in conferenza personale degli arbitri in Milano, nelle date del 15 febbraio 2024, 22 febbraio 2024, 7 marzo 2024 e 10 aprile 2024".
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