Serie A - Chi è Albert Gudmundsson: il giocatore del Genoa ha dribbling e ghiaccio nelle vene

Alcuni si saranno accorti di lui per la prima volta in occasione di Genoa-Juventus, terz'ultimo capitolo della Serie A 2021/22, quando avviò l'insperata rimonta che diede al Grifone l'ultima, effimera speranza di salvezza. Molti altri avranno segnato il suo nome nella lista dei giocatori da tenere d'occhio (o da prendere al Fantacalcio) nell'attuale Serie A, dopo un campionato cadetto da protagonista assoluto. E oggi, alle porte di ottobre e dopo sei giornate giocate, pochissimi tra gli appassionati del nostro calcio - anche marginali - possono essere rimasti indifferenti al fulgido talento di Albert Gudmundsson.

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Sarebbe stato piuttosto curioso se l'islandese, nato a Reykjavík il 15 giugno 1997, non fosse diventato un giocatore di pallone. Il padre si chiama Gudmundur Benediktsson - soprannominato Gummi Ben - ha un passato da calciatore sia in patria che in Belgio ed è tornato alla ribalta nel 2016, quando da commentatore fu protagonista di esultanze smisurate durante le partite della squadra nordica agli Europei. La madre di Albert è Kristbjörg Helga Ingadottir, anche lei calciatrice della Nazionale. Il nonno paterno è stato il miglior marcatore assoluto del campionato islandese per oltre trent'anni con 126 reti. E infine il bisnonno, anche lui Albert Gudmundsson all'anagrafe: due reti con la maglia del Milan nella Serie A 1948/49 e Ministro delle Finanze e dell'Industria nell'Islanda durante gli anni '80.

I geni sono ottimi, ma Gudmundsson (quello del Genoa) sembra avere la qualità per lasciare un segno anche più profondo di quanto fatto dai suoi parenti. Lasciata l'Islanda a 16 anni dopo aver praticato anche il basket da playmaker e diversi altri sport, questo esterno mancino diventa adulto (sia per la carta d'identità che calcisticamente) neiPaesi Bassi, tra Heerenveen, PSV e AZ Alkmaar. Con quest'ultima squadra gioca con regolarità per una stagione e mezzo, debuttando anche in Champions League e mettendo a referto un totale di 98 presenze e 24 gol. Il Genoa lo nota e per anticipare la concorrenza sborsa oltre un milione di euro a gennaio 2021 nonostante il giocatore fosse in scadenza di lì a poco. Dodici presenze e un gol nel primo spezzone di Serie A con i rossoblù, poi la discesa in B dove avviene l'esplosione definitiva. Albert fa la differenza da dicembre in poi e trascina la squadra di Gilardino alla promozione con undici reti e cinque assist solo in campionato.

Le prodezze di questo inizio di campionato sono sotto gli occhi di tutti. Contro la Roma ha segnato il primo gol di questa stagione, ma le prestazioni sono state quasi sempre di alto livello. E a risaltare più di ogni altra sua caratteristica è il dribbling. Secco, pulito, imprevedibile. Nessuno ha fatto meglio di lui nel primo scorcio di Serie A in questo fondamentale: 17 volte ha saltato l'avversario con successo (2,8 a partita). L'islandese esalta e si esalta, senza timori reverenziali, nonostante un fisico non certo imponente (177 centimetri per 66 chilogrammi). Chiedete a giocatori di Fiorentina, Lazio, Napoli e ovviamente Roma, tutte squadre importanti affrontate in queste settimane e che hanno dovuto arrovellarsi per prendergli le misure, spesso senza riuscirci. Dopo essersi sbloccato anche dal punto di vista realizzativo, Albert può spiccare il volo definitivo?