Eurosport
Serie A - Il meticoloso Thiago Motta, il visionario Sartori e il grande entusiasmo: i segreti del Bologna da Champions
Di
Pubblicato 13/05/2024 alle 20:49 GMT+2
SERIE A - Il termine "miracolo" nel calcio di oggi è fin troppo usato, talvolta a sproposito. Ma se quello del Bologna in Champions League non lo è, davvero poco ci manca. Certamente è un capolavoro. Specialmente pensando alla seconda miglior difesa del campionato e un monte ingaggi inferiore a quello della Salernitana, ultimissima in classifica...
Bologna in Champions: la festa dei tifosi rossoblù a Piazza Maggiore
Video credit: Eurosport
Il termine "miracolo" nel calcio di oggi è fin troppo usato, talvolta a sproposito. Ma se quello del Bologna in Champions League non lo è, davvero poco ci manca. Certamente è un capolavoro. Anzitutto di organizzazione e buona dirigenza. Un'opera partita da distante e giunta a compimento con gli ultimi ritocchi e, soprattutto, con la straordinaria guida tecnica di mister Thiago Motta, ora appetito, inevitabilmente, dai grandi club.
E' tornato il Bologna "che tremare il mondo fa"
Altrettanto certamente, neanche il più inguaribile dei tifosi ottimisti avrebbe pronosticato il Bologna, a due giornate dal termine del campionato, al terzo posto in coabitazione con la Juventus - 67 punti, 51 gol fatti e soli 27 subiti, difesa seconda solo all'Inter Campione d'Italia - e con la qualificazione alla massima competizione europea già in tasca aritmeticamente. Il Bologna ora, tanto per richiamare la citazione più apprezzata sotto i lunghi portici del capoluogo felsineo, è tornato a far "tremare il mondo", proprio come nei sei anni, tra il 1935 e il 1961, in cui i rossoblù vinsero 4 dei sette titoli in bacheca. Un traguardo salutato con emozione anche dai grandi artisti e tifosi doc. Come Gianni Morandi e Cesare Cremonini...
Bologna, il ritorno in Champions (o Coppa dei Campioni) dopo 59 anni all'insegna della modernità
Ma nella nobiltà del calcio il Bologna è rientrato non coi ricordi del meraviglioso passato, bensì coi dettami di calcio moderno e arioso imposti anzitutto dal tecnico italo-brasiliano, che si confrontò - va ricordato - con un momento parecchio complicato nelle prime settimane dopo la chiamata (il 12 settembre 2022) per ovviare all'esonero del poi compianto Sinisa Mihajlovic.
Arriva da un esonero al Genoa in una stagione difficile per il Grifone (in cui passò più che altro agli onori della cronaca per quella famosa citazione di un fantomatico modulo "2-7-2", in stile Oronzo Canà), una salvezza strappa applausi con uno Spezia impossibilitato ad accedere al mercato per ragioni amministrative e con un inizio sulla panchina felsinea non proprio memorabile: appena un punto in 4 partite.
/origin-imgresizer.eurosport.com/2024/04/11/3947206-80157828-2560-1440.jpg)
Motta: "Il Bologna è la squadra rompicogl*** nella lotta Champions"
Video credit: Eurosport
Il capolavoro Thiago Motta
Pian piano, però, Thiago - Tripletista all'Inter da giocatore di José Mourinho - ha saputo imporre le proprie idee, senza stravolgere le basi di grinta e tenacia tramandate dal collega serbo. Fino poi a ottenere il surplus nel corso di questa stagione, giunta ormai al termine. Il suo Bologna arriva a migliorare difesa, possesso palla, gioco sulle fasce e valorizzazione di ogni profilo. Perfino del portiere di scorta Federico Ravaglia e di Jens Odgaard, tornato in Italia a gennaio dopo che nel nostro calcio - dopo essere cresciuto in maniera promettente nel settore giovanile dell'Inter, era arrivato a retrocedere in C al Pescara, al termine della stagione 2020-2021. In cui peraltro recitava un ruolo da comprimario.
La resa massima di ogni giocatore in rosa e quel monte ingaggi inferiore rispetto alla Salernitana
E, a tal proposito, diventa interessante il dato relativo al monte ingaggi della rosa del Bologna: 27,5 milioni di euro complessivi. Meno della Salernitana ultimissima (che ne ha spesi 28). Sotto la sua guida, i suo 4-3-3 e un'oculata alternanza, Riccardo Orsolini e Alexis Saelemaekers sono diventati top player. Il primo, in particolare, autore di 10 gol fin qui dopo gli 11 della passata stagione (tutti sotto la sua guida tecnica). E che dire di Joshua Zirkzee, considerato il classico "gatto di marmo", almeno in Italia. L'anno scorso appena due centri, quest'anno 11, uno più bello dell'altro. Fino ad oggi, solo nel campionato belga - con la maglia dell'Anderlecht - l'attaccante olandese era riuscito ad esprimersi con 16 reti nella stagione 2021-2021. "Sono un rompic...", aveva ammesso Thiago Motta durante una conferenza. Senza scadere nello scurrile, si tratta di un allenatore meticoloso, di quelli che vivono giorno e notte al centro sportivo, studiano, innovano, attuano, si lanciano nel vuoto. E ci prendono.
L'ennesimo successo del ds Giovanni Sartori "Re Mida" del calciomercato
Il Bologna del patron canadese Joey Saputo in Champions, però, non sarebbe stato possibile senza il lavoro di uno straordinario direttore sportivo come Giovanni Sartori: porta il Chievo dalla C alle competizioni europee, nel 2014-2015 lavora all'Atalanta e, con Gasperini, la porta fino in Champions League, prima di arrivare al "Dall'Ara" e fare sognare anche il Bologna, riportando i rossoblù a giocare in Coppa dei Campioni dopo 59 anni. Il suo merito? Andare a pescare, al giusto prezzo, dove gli altri non guardano: Scozia (Lewis Ferguson), Svizzera (Michel Aebischer e Dan Ndoye), Belgio (il colombiano Jhon Lucumí dal Genk, l'olandese-amarocchino Oussama El Azzouzi e, appunto, l'attaccante neerlandese Joshua Zirkzee). Tutta gente, ora, rivendibile a peso d'oro. Ma non sarà così: c'è una Champions che bussa alle porte e per la quale bisogna farsi trovare pronti. E ancora più forti.
/origin-imgresizer.eurosport.com/2024/05/13/3967319-80541088-2560-1440.jpg)
Bologna in Champions: la festa dei tifosi rossoblù a Piazza Maggiore
Video credit: Eurosport
Pubblicità
Pubblicità