Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Inter, Ausilio: "Lukaku si è negato al telefono, mancati educazione e rispetto. Inzaghi mai vicino all'esonero"

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 01/11/2023 alle 10:47 GMT+1

SERIE A - Intervistato da Radio TV Serie A con RDS, il ds dell'Inter torna su quanto accaduto in estate con Lukaku: "Sai quante trattative non vanno in porto? Ma se c'è rispetto non c'è problema. Quando invece ci si nasconde e ci si nega al telefono, allora lì pensi che sia il momento di voltare pagina". E su Inzaghi: "Non è mai stato vicino all'esonero, non è nelle corde di Zhang e Marotta".

Marotta: "Chi tra Lukaku e Icardi? Scelgo Icardi, non ho dubbi"

"Lukaku la più grande delusione della carriera? Lukaku è stato parte del passato. Abbiamo vinto insieme uno scudetto meraviglioso, è stato una plusvalenza meravigliosa e anche un paio di finali perse. Come è andata la telefonata con lui? Preferisco non parlarne ma dico solo che ci deve essere sempre educazione e rispetto. E sono mancate educazione e rispetto". Intervistato da Radio TV Serie A con RDS, il direttore sportivo dell'Inter, Piero Ausilio, torna su quanto accaduto in estate con l'attaccante belga: "Sai quante trattative non vanno in porto? Ma se c'è rispetto non c'è problema - dice Ausilio -. Quando invece ci si nasconde e ci si nega al telefono, allora lì pensi che sia il momento di voltare pagina. È chiusa dall'8 luglio, ricordo perfettamente la data. La telefonata con lui è stata breve e decisa dopo vari tentativi di chiamarlo nei giorni prima".

"Inzaghi non è mai stato vicino all'esonero"

"Inzaghi non è mai stato vicino all'esonero. Mai. Non è nelle corde di Steven Zhang e non è nelle corde di Marotta. Credo che Marotta in carriera non abbia mai esonerato un allenatore a stagione in corso. Sapevamo che, pungolando la squadra, si poteva venirne fuori. E abbiamo fatto due mesi finali pazzeschi. Inzaghi è un allenatore umile, geniale e pigro, molto pigro. Ha delle convinzioni e non lo sposti neanche con le cannonate. Fa calcio di qualità e fa star bene tutti, la squadra sta bene con lui".
picture

Simone Inzaghi esulta per il gol in Inter-Roma - Serie A 2023/2024

Credit Foto Getty Images

Su Thuram

"Subito dopo la cessione di Lukaku al Chelsea, presi Dzeko subito a zero e avevo scelto Thuram. Faceva l'esterno, non sapeva neanche lui di poter essere una punta centrale. Tutto stava andando bene con Mino Raiola e invece si fece male al ginocchio la sera dell'accordo e abbiamo dovuto cambiare obiettivo. Ma gli incontri col papà sono rimasti e Lilian (il papà di Marcus, ndr) mi ricorda sempre che fui io il primo a vederlo punta centrale. Non lo dimenticarono e il vantaggio ce lo siamo preso".
picture

Marcus Thuram esulta per il gol in Inter-Roma - Serie A 2023/2024

Credit Foto Getty Images

Su Zhang

"C'è un'idea sbagliata di Steven Zhang come presidente. Permette ai dirigenti e all'allenatore di fare il proprio mestiere. Ha tantissima passione, vede tutte le partite a qualunque ora. La sua mentalità ha permesso di non esasperare nessuna situazione. Pensate a Skriniar, una mancata vendita, perdi il giocatore a zero. Un altro presidente poteva avere atteggiamenti diversi, lui invece guarda subito oltre. Ha subito chiesto 'ok, chi prendiamo al posto di Skriniar?'".

Sugli obiettivi stagionali

"Il sogno è quello di arrivare alla seconda stella. Ce l'hanno anche altri, l'importante è lottare fino alla fine. Se poi ci saranno altri più bravi, stringeremo loro la mano".
picture

Inzaghi: "Io e Arrigo Sacchi abbiamo vedute diverse per l'Inter"

Su Onana, Handanovic e Sommer

"A prescindere da Onana, avevamo già scelto di non proseguire con Handanovic. Ma con Samir c'è un grande rapporto e infatti resterà a lavorare con noi, c'è già un progetto nei prossimi due anni con lui. Abbiamo scelto subito Sommer, era quello di cui avevamo bisogno e lui si è dimostrato subito serissimo. Già durante la trattativa si è presentato studiando l'italiano".

Su Pavard e... Fabregas

"La trattativa più dura? Ce ne sono tante a partire da Pavard col Bayern, che non voleva assolutamente cederlo. Pierluigi Casiraghi (lo storico capo degli osservatori nerazzurri scomparso nel 2018, ndr), che è stato il mio maestro e il più grande scout di sempre aveva praticamente preso Fabregas. Noi facemmo di tutto per prenderlo ma non fu possibile, lasciò il Barcellona e andò all'Arsenal".

Sulla finale di Champions col City

"Ce la siamo giocata alla pari con la squadra più forte del mondo. Siamo ambiziosi, pur consapevoli che ci sono squadre più attrezzate di noi. So dove siamo partiti: all'inizio del percorso di Suning eravamo forse dietro al 50° posto nel ranking, ora siamo tra il settimo e l'ottavo a ridosso del Manchester United e di queste realtà. Forse questo ci darà possibilità di partecipare al Mondiale per club e manca pochissimo, ora pensiamo a centrare la qualificazione agli ottavi che è alla portata".
picture

Marotta: "Lukaku? Polemica sterile, nessuno gli ha mancato di rispetto"

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità