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Serie A - Inter-Roma 1-0, 5 verità: Lukaku si eclissa, ma Mourinho non lo aiuta

Francesco Sessa

Aggiornato 30/10/2023 alle 11:00 GMT+1

SERIE A - L'Inter batte la Roma 1-0 nella notte di Lukaku, autore di una prestazione negativa tra i fischi di San Siro. Romelu non incide e gioca con poca personalità, ma paga anche un atteggiamento di squadra troppo prudente e poco propositivo. Brilla invece il suo alter-ego, Thuram, che decide la sfida - insieme ad Asllani, jolly dalla panchina - e si dimostra un fattore per Inzaghi

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Inter-Roma, match valido per la 10ª giornata di Serie A, è terminata 1-0 per i nerazzurri. A segno Marcus Thuram, prova deludente di Romelu Lukaku: in virtù di questo risultato, la formazione di Simone Inzaghi si porta a 25 punti e torna in testa alla classifica, mentre i giallorossi di José Mourinho restano a quota 14. Di seguito, vediamo le 5 verità che ci ha lasciato la sfida di San Siro.

1) Lukaku timido e mangiato da San Siro

Inevitabile partire da lui, dall’uomo più atteso. E inutile girarci attorno: la prova di Romelu Lukaku è stata un flop. I fischi lo hanno circondato, avvolto, forse anche influenzato: Big Rom è stato, come si suol dire, poca roba. Qualche numero: 26 palloni giocati (il peggiore insieme a El Shaarawy tra i titolari) con nove palle perse, cinque passaggi sbagliati su 19. Diverse sponde imprecise, un solo vero spunto per mandare verso l’area di rigore il Faraone (poi steso da Bastoni). Ci voleva una prova da grandissimo e di carattere per rispondere a una tifoseria agguerrita, Lukaku è stato piccolo.

2) Ma Mourinho ci mette del suo

Lukaku ha le sue responsabilità, ma non tutte le colpe. Si prenda il dato citato in precedenza: Romelu ed El Shaarawy sono stati i giocatori che hanno toccato meno il pallone tra i titolari della Roma. Tradotto: la sfera, davanti, è arrivata pochissimo. E va bene l’atteggiamento prudente – con i giallorossi ormai ci si è fatti l’abitudine, anche contro avversari meno pericolosi dell’Inter – ma la formazione di José Mourinho non ci ha di fatto mai provato. Nell’affrontare una notte complicata, Lukaku è stato lasciato solo, mangiato da difesa e centrocampo interisti. Il baricentro basso ha senso se consente a Romelu di avere spazi per puntare e scatenarsi in contropiede: non è mai successo. E così il belga si è trovato a dover tirare su la squadra da solo: un atteggiamento diverso della Roma avrebbe sicuramente giovato alla notte di passione di Big Rom.

3) Inter matura nell'affrontare la situazione

Dall’altra parte, l’Inter ha gestito bene la situazione. Lo ha fatto anche nei giorni precedenti alla partita, scegliendo di non parlare per evitare di dover rispondere a domande “scomode”. Silenzio, lavoro, “isolamento”, utilizzando un termine spesso scelto nelle ultime ore per descrivere i preparativi nerazzurri in vista del match. La squadra di Simone Inzaghi si è dimostrata matura, ben centrata sull’obiettivo vero: i tre punti. Nessun senso di rivincita, tanto che i giocatori hanno di fatto ignorato Lukaku: mai uno sguardo, nemmeno un calcetto di troppo a far avvertire il peso della situazione. I tifosi hanno creato il clima ostile per Romelu, l’Inter si è concentrata sul portare a casa una partita importante. E lo ha fatto.
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Simone Inzaghi esulta per il gol in Inter-Roma - Serie A 2023/2024

Credit Foto Getty Images

4) Thuram sempre più decisivo

L’altra faccia della medaglia è Thuram. Nella notte di Lukaku, a decidere la sfida è proprio lui, l’uomo con sulle spalle la 9 nerazzurra che quest’anno sarebbe stata di Romelu. La LuLa è definitivamente il passato, ora c’è una ThuLa extralusso: in Serie A quattro gol del francese e 10 di Lautaro, con l’ex ‘Gladbach protagonista anche con cinque assist. Il figlio di Lilian è stato autore di un’altra grande partita, fatta di tecnica e fisicità, di strappi palla al piede e giocate intelligenti. È stato l’interista con più duelli (18) e più dribbling riusciti, ben 6 su 11 totali di squadra: Thuram ha anche la capacità di dribblare nello stretto, dote rara per i nerazzurri negli ultimi anni. Lukaku cancellato, Marcus decisivo: pare un copione scritto a tavolino.
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Marcus Thuram esulta per il gol in Inter-Roma - Serie A 2023/2024

Credit Foto Getty Images

5) Asllani e una giocata da scudetto

Ci sono partite in cui non bastano i campionissimi, i titolari, i veterani. Ed è lì che ci si può impantanare e si possono perdere per strada punti preziosi. L’Inter, pur provandoci di più della Roma, non riusciva a sbloccarla. Tutto sembrava portare al pareggio, quando ecco la giocata decisiva: una palla da dietro la metà campo a pescare Dimarco, che poi ha fatto il resto. Lancio firmato Asllani, l’uomo entrato dalla panchina per l’ammonito Calhanoglu: un colpo da campioncino, soprattutto un lampo che potrebbe risultare decisivo per il campionato interista. La rosa dell’Inter ha tante soluzioni: se un big match viene indirizzato da un non-protagonista (fino ad ora) come Asllani, significa che davvero può essere l’anno buono per Inzaghi.
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Inzaghi: "Lautaro Pallone d'Oro? Se lo merita ma non credo lo vincerà"

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