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Serie A - La confessione shock di Fagioli: "Mi hanno minacciato: se non paghi ti spezziamo le gambe"

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Aggiornato 18/10/2023 alle 10:21 GMT+2

SERIE A - Nicolò Fagioli ha patteggiato e per sette mesi non potrà più vestire la maglia della Juventus e quella della nazionale. Questi alcuni passaggi della sua deposizione al procuratore federale Giuseppe Chiné: "Ho iniziato a scommettere a Tirrenia nel ritiro della Nazionale Under 21. Alcuni mi hanno detto: paga o ti spezziamo le gambe".

Nicolò Fagioli

Credit Foto Getty Images

Nicolò Fagioli ha patteggiato e per sette mesi non potrà più vestire la maglia della Juventus e quella della nazionale. Oltre a 12.500 euro di ammenda, come riporta la Gazzetta dello Sport, la pena su cui la Procura federale ha trovato l’accordo prevede anche ulteriori 5 mesi di prescrizioni alternative. Una formula di sanzione totalmente inedita, che abbina la parte afflittiva a quella rieducativa.
Questi alcuni passaggi della deposizione di Fagioli al procuratore federale Giuseppe Chiné, riportati dalla Gazzetta: "All’inizio un calciatore, avendo molto tempo libero finisce con il provare l’ebrezza della scommessa per vincere la noia. Con il passare del tempo diventa un’ossessione. Ho iniziato a scommettere a Tirrenia nel ritiro della Nazionale Under 21. Col tempo però mi sono trovato in condizione di stress determinato dai debiti. Il periodo più brutto lo passai a marzo-aprile 2023 durante Sassuolo-Juventus: feci un errore tecnico e fui sostituito, le lacrime in panchina pensando ai miei debiti delle scommesse".
"Quando ero alla Cremonese mia madre mi consigliò di recarmi al Sert per farmi curare, io ci andai alcune volte. Poi basta, ebbi l'illusione di poterne fare a meno e il periodo successivo giocavo in modo compulsivo davanti alla tv su qualsiasi evento sportivo che stessi vedendo, calcio compreso... anche Serie B e Lega Pro. Fu Tonali a dirmi di scommettere su un sito illegale. Ho scommesso su tutto, anche su Torino-Milan, ma non ho mai scommesso sulla Juventus o sulla Cremonese. Decisi di chiedere dei prestiti ad alcuni amici e a un compagno, Gatti, al quale chiesi 40 mila euro dicendogli che mi servivano per comprare un orologio e che avevo i conti bloccati da mia madre". Era ottobre 2022 e quei soldi Fagioli non li ha mai restituiti, nonostante le richieste del compagno. «Altro prestito», sempre di 40 mila euro, "mi fu fatto da Dragusin e da alcuni amici di Piacenza. Ripagherò tutti. Alcuni mi hanno detto: paga o ti spezziamo le gambe".
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Nicolo Fagioli został objęty śledztwem przez prokuraturę

Credit Foto Getty Images

Orologi per risarcire

La bugia sugli orologi, in realtà, nel periodo di Cremona serviva per risarcire i creditori. "Provvedevo ad acquistare a Milano dei Rolex di valorepagando con bonifico. Gli orologi alcune volte li ho consegnati io, a volte passavano i titolari delle piattaforme a ritirarli presso la gioielleria". Anche i prestiti di Gatti e Dragusin gli vengono accreditati con un bonifico in gioielleria. Fagioli giura però di non aver mai detto a nessuno del problema nello spogliatoio: "Lo sapevano solo mia mamma e qualche amico non calciatore". Non la Juventus: "Dovevo rinnovare il contratto e temevo che una notizia del genere lo avrebbe impedito".

Il comunicato della della Federazione

"Fagioli dovrà partecipare ad un piano terapeutico della durata minima di 6 mesi e ad un ciclo di almeno 10 incontri, da svolgersi nell’arco di 5 mesi, presso Associazioni sportive, Centri federali, Centri per il recupero dalla dipendenza dal gioco d’azzardo, e comunque secondo le indicazioni e il programma proposti dalla Figc".
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