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Serie A - Lukaku partenza sprint, come grazie a Mou è tornato determinante: numeri e rendimento alle porte di Inter-Roma

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DaEurosport

Pubblicato 12/10/2023 alle 20:46 GMT+2

SERIE A - L'acquisto last-minute dei giallorossi ha cominciato alla grande. Big Rom segna a raffica con la maglia della Roma. E pensare che dopo la travagliata estate, si temeva che avesse bisogno di tempo per tornare al top della forma. Il belga ha fatto la differenza da subito. Ma dopo la pausa il calendario si farà più tosto: Inter e derby si avvicinano, Lukaku vuole essere ancora protagonista.

Mourinho: "Non sono io il problema della Roma: non lo accetto!"

Romelu Lukaku, in Serie A, fa ancora la differenza. Sono bastate poche partite in giallorosso per capirlo. Dal suo arrivo nella capitale l'attaccante belga ha risparmiato solo Milan e Genoa, segnando in tutte le altre occasioni, e tenendo così in vita la formazione di Mourinho, in un avvio ricco di problemi. Che sia un grande centravanti non è affatto una novità, e lo aveva dimostrato anche negli ultimi mesi in nerazzurro. Ma alzi la mano chi credeva che dopo un'estate travagliata, Big Rom sarebbe stato, da subito, così determinante. A pochi giorni dalla chiusura del calciomercato, Lukaku era "nei guai": il Chelsea non lo voleva in rosa, aveva tradito l'Inter per aspettare la Juventus, che era poi scomparsa, e in tutto ciò non poteva allenarsi al meglio. Poi la Roma gli ha dato una chance e lui l'ha colta al volo. E il binomio, sin qui, si è rivelato vincente.

Lukaku, il miglior avvio della sua carriera

Quando la Roma ha deciso di investire su Lukaku, si aspettava tanti gol dal belga. Ma forse con 7 reti nelle prime 8 partite, comprese anche quelle di Europa League, Big Rom è andato oltre le aspettative. Una media di un gol ogni 87 minuti disputati. Numeri impressionanti. Anche per un bomber di razza come lui, che mai in carriera era stato così prolifico. Dal suo approdo nei top-5 campionati europei (2011/12), si tratta infatti della miglior media realizzativa per l'ex Inter. Un centro dopo l'altro, il belga sta allontanando gli scettici; mentre i tifosi della Roma li ha già conquistati. Dopotutto il suo impatto in giallorosso non ha quasi paragoni: solo Gabriel Omar Batistuta nel 2000-01 fece meglio, con 8 gol nelle prime 6 di campionato.
Big Rom era apparso motivato già all'esordio contro il Milan, pochi giorni dopo l'atterraggio a Ciampino. Lì era stato chiaro che non aveva scelto i giallorossi per una "vacanza" in una città meravigliosa come Roma. In appena 19 giri d'orologio non era riuscito a punire i rossoneri ma li aveva fatti tremare. Il primo gol era solo questione di tempo: si è sbloccato nella goleada contro l'Empoli, si è ripetuto a Tiraspol contro lo Sheriff, e non ha lasciato scampo neanche al Torino, nonostante la marcatura stretta di Buongiorno. Tre frame in cui ha messo in mostra le sue doti principali: ai toscani ha segnato in campo aperto, in Moldavia e contro i granata ha fatto valere il fisico dentro l'area, per nascondere il pallone e poi infilare il portiere. Si è preso una breve "pausa" nel ko del Marassi, per poi scatenarsi contro Frosinone, Servette e Cagliari. La Roma, falcidiata da infortuni e balbettante, e Mourinho - che sembrava in bilico giorni fa - hanno così trovato una roccia alla quale appendersi: è il numero 90, immarcabile negli ultimi 16 metri. La classifica non sorride ancora ai giallorossi - decimi, a -6 dalla zona Champions - ma con questo Lukaku, la rimonta non sembra impossibile.

I numeri dell'avvio da urlo di Lukaku - tutte le competizioni

Gol7
Assist0
Presenze8
Min. giocati606
Gol in area7/7
Tiri in porta15
Palloni toccati225
Palle perse66
xG Serie A (Fbref)2,5 (9°)
Duelli aerei vinti9/15
Precisione passaggi74,1%
Fonte: Squawka
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Bagno di folla per Lukaku: a Roma è già Romelu-mania

Lukaku può cambiare lo status della Roma

5.8 milioni di euro per il prestito oneroso e 7.5 milioni per l'ingaggio: in totale la Roma dovrà pagare oltre 13 milioni per un solo anno di Lukaku. Una scelta azzardata. Non tanto per il valore del belga - di gran lunga superiore - quanto per la potenziale resa del calciatore, in un periodo di tempo così limitato. Se i giallorossi a fine stagione non avranno vinto un trofeo o non saranno tornati in Champions League, la plusvalenza ricavata dall'all-in per Big Rom sarà forse esigua e l'investimento potrebbe essere messo in discussione. Ma non si può tralasciare il percorso e dunque è doveroso considerare anche quanto può crescere in un anno il club allenato da Mourinho, grazie a Big Rom, uno dei migliori centravanti d'Europa. Soprattutto a livello di consapevolezza, e di status. La Roma, pur essendo giustamente riconosciuta nel novero delle migliori squadre italiane, nelle ultime annate è sempre stata un gradino sotto a chi si è battuto per lo Scudetto. Ha vinto la Conference League e sfiorato l'Europa League ma in Serie A è rimasta discontinua nel rendimento, pure a causa di una rosa più corta. Si è concessa numerosi passi falsi, ed è apparsa fragile negli scontri diretti: nel 2022/23 tre vittorie in 14 incontri (7 sconfitte, tra cui i due derby). Con l'aiuto del belga, lo Special One vuole cancellare la sensazione che la Roma sia inferiore a Milan, Inter, Juventus e Napoli, e vuole riscrivere le gerarchie della città. Il calendario nel prossimo mese offrirà dei test importanti, che ci diranno a che punto si trova questo processo.

Il prossimo mese di Big Rom: tra Inter e derby si gioca tanto

Al ritorno dalle Nazionali, infatti, ci sono due date da cerchiare in rosso nel calendario della Roma, e nell'agenda di Lukaku. Il 29 ottobre sarà accolto da 50 mila fischietti a San Siro, in occasione della sfida da ex contro l'Inter. Un ritorno sgradito, che i tifosi nerazzurri cercheranno di rovinare in tutti i modi dopo il tradimento inatteso. Sarà la partita più dura della sua carriera, anche per il trattamento che gli riserveranno gli amici di un tempo, ancora scottati dal suo comportamento. Mou lo farà giocare? Romelu se la sentirà? Sebbene nella storia ci siano stati casi di calciatori che hanno rinunciato a certe partite per i sentimenti che scatenavano in loro, è impensabile che oltre ai tanti indisponibili, l'allenatore portoghese rinunci persino al suo attaccante più in forma. Prepariamoci dunque al duello a distanza con Lautaro, capocannoniere avvelenato. La Curva Nord non sarà l'unico ostacolo per il belga. Affronterà infatti la miglior difesa della Serie A. Sommer, Acerbi, Bastoni e compagni lo aspettano al varco. Ma a quanto pare, Big Rom si sta tirando a lucido per il grande appuntamento e sogna una serata da protagonista.
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Romelu Lukaku durante Inter-Milan

Credit Foto Getty Images

Ma non finisce qui, perché il 12 novembre Lukaku giocherà il suo primo derby della capitale, che i giallorossi non potranno permettersi di perdere dopo i due ko della scorsa annata. Ai tempi dell'Inter, mise la sua firma nelle prime cinque stracittadine di Milano che giocò. Una sentenza. Sappiamo quanto potrebbe valere una rete alla Lazio, magari pure decisiva: gli permetterebbe di guadagnarsi sul campo il titolo di "imperatore" che per ora gli è stato attribuito solo all'arrivo in aeroporto, per la folla che lo ha accolto. Se segnare ad Empoli, Sheriff, Torino, Frosinone, Servette e Cagliari, ad alcuni è sembrata cosa da poco, Romelu ha quindi due ghiotte chance per zittire anche gli ultimi diffidenti e spiccare il volo.
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Tiago Pinto: "Lukaku? Vi spiego com'è andata la trattativa"

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