Milan, Arabia Saudita, Stadio, Serie A, Superlega: tutte le verità di Gerry Cardinale
DaEurosport
Pubblicato 24/02/2024 alle 12:49 GMT+1
SERIE A - Il proprietario del Milan ha raccontato a "Calcio e Finanza" la sua strategia per il club rossonero, tra nuovo stadio e mercato, e la sua visione per la Serie A. "Sono al Milan per restare a lungo e dipendesse da me starei qui per sempre".
Gerry Cardinale, fondatore e managing partner di RedBird e proprietario del Milan, torna a parlare e lo fa ai microfoni di Calcio e Finanza dopo il passaggio del turno dei rossoneri ai danni del Rennes in Europa League. Tantissimi i temi toccati nella sua lunga intervista, eccone i punti principali. "Ho 25 anni di esperienza di investimenti nello sport, sia creando società in partnership con i migliori detentori di diritti al mondo, che investendo in squadre e negli stessi campionati. Ho sempre creduto in un approccio agli investimenti che deve essere guidato dalla generazione di cassa e non dal semplice fatturato, e che deve essere guidato il più possibile da considerazioni non emotive. Devo però dire che l’unico caso in cui ogni tanto perdo questo approccio asettico è il Milan, dove la passione dei tifosi e l’importanza della squadra per tutti è qualcosa che non avevo mai sperimentato prima nello sport”.
Difficoltà e Milan
“Ho lavorato 20 anni in Goldman Sachs, sorrido se qualcuno mi ritiene così sprovveduto da assumermi un debito da rimborsare in soli 18 mesi. Sono al Milan per restare a lungo e dipendesse da me starei qui per sempre. Quel che è vero, però, è che bisogna tenere conto dei movimenti dell’economia globale e non c’è dubbio che in Medio Oriente c’è molta liquidità e disponibilità a investire nello sport”.
Arabia Saudita
“In questo momento ci sono molti capitali in Medio Oriente interessati a investire nello sport e siamo aperti a collaborare con potenziali partner che potrebbero unirsi a noi sia come sponsor che come partner nella costruzione del nuovo stadio, oppure come azionisti minoritari in qualità di partner a vero valore aggiunto, ma come ho detto non rinuncerò al controllo”.
Stadio
"Sono totalmente pronto a costruire da solo lo stadio del Milan, ma sono aperto a valutare anche altre opzioni, senza escludere una potenziale collaborazione con l’Inter"
Serie A
“Credo di poter fare del Milan il club numero uno e allo stesso tempo aiutare la Serie A a tornare competitiva. Anche perché nelle condizioni attuali l’unico modo per spingere stabilmente un club ai massimi livelli è anche quello di appartenere ad un campionato più forte anche come sistema”.
Superlega
"Credo che dovremmo operare nell’ambito della UEFA e dell’ECA (l’Associazione dei Club Europei, ndr), che meglio servono gli interessi del calcio in Europa. La Superlega, qualunque sia la sua forma attuale, non è qualcosa che riteniamo giusto per il Milan, la Serie A o il calcio europeo”
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