Serie A - Moise Kean: "Molti di coloro con cui giocavo da ragazzo oggi sono in carcere. Allegri un papà sportivo"
DaEurosport
Pubblicato 28/12/2023 alle 12:30 GMT+1
SERIE A - L'attaccante della Juventus ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di DAZN per parlare della sua carriera, della stagione in corso e non solo. Ecco alcuni stralci.
L'attaccante della Juventus Moise Kean ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di 'DAZN' per parlare della sua carriera, della stagione in corso e non solo. Ecco alcuni stralci. "Sono uscito di casa a 13 anni per andare a vivere nel convitto della Juventus perché nessuno mi poteva portare agli allenamenti. Ho lasciato Asti e una vita da palazzoni: tutti i giorni andavo a giocare, stavo per strada con gli amici, a scuola ci andavo perché mia mamma mi obbligava. Non sono stato facile da gestire, anche parlando con gli altri, un'infanzia molto diversa dalla mia. Altri ragazzi magari a Natale andavano in vacanza con le famiglie, noi con niente ci adattavamo. Giocavo a calcio in oratorio, una volta avevamo fatto la partita alle 10 di sera, poi il Don ci ha beccati, ha chiamato la polizia e siamo scappati".
"La maggior parte di loro o sono in carcere o non si sa dove sono, mi sento molto fortunato, molta gente che viene dalla mia situazione non riesce a uscirne. Quando ho fatto l’esordio in prima squadra, a 16 anni, mi sono detto: Ok, sono fuori dalla m***a".
Sul PSG
"In Francia mi sono sentito a casa. Sono arrivato il primo giorno: c'erano Neymar e Mbappé. Mi hanno aiutato tantissimo, sono andato anche a cena con loro. Mi facevano sentire grande".
Su Allegri
"Abbiamo un ottimo rapporto, mi ha fatto capire quando facevo cavolate e quando facevo bene. È stato un papà sportivo, a volte litighiamo ma alla fine ci vogliamo bene anche se non ce lo diciamo."
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