Serie A - Napoli-Osimhen: è tregua per una notte, ma la crepa resta

CALCIO, SERIE A - SERIE A - Il Maradona lo acclama, lui segna ma non esulta. Dopo un'oretta il cambio e una stretta di mano con Garcia. Gol e vittoria portano una tregua, ma la crepa c'è ed è evidente. Solo il futuro ci dirà se potrà essere sanata.

Victor Osimhen e Rudi Garcia al momento del cambio in Napoli-Udinese

Credit Foto Getty Images

Il Maradona ci ha provato come sa fare, osannandolo e facendogli sentire tutto l’affetto del caso. Mossa saggia, quella del pubblico. In un momento del genere è l’affetto della gente ciò che può stemperare le polemiche, ciò che può fare da cuscinetto tra due parti in cui c’è stata una crepa. Quanto profonda, quanto insanabile, è ancora tutto da vedere. Nel mentre Victor Osimhen torna al gol. E il Napoli torna alla vittoria contro l’Udinese, rilanciandosi in campionato anche grazie al passo falso dell’Inter. Erano tutte sul nigeriano però le attenzioni della viglia, specie dopo la giornata di ieri, quella del “grande freddo”, quella di quel video che aveva gettato tanti tifosi nello sconforto. Osimhen arrivava nell’albergo del ritiro a Pozzuoli, passava davanti ai compagni Demme e Zielinski senza salutarli... E in tanti temevano il peggio.
La rabbia scatenata da quella clip su TikTok ha infatti anche un retroscena, che forse, in parte, può spiegare la reazione forte del nigeriano. Qualche settimana fa il centravanti aveva chiesto al club - rispettando il contratto che lo vincola per le sue prestazioni relative all’immagine - di poter effettuare un video che serviva a un sito per fine benefici. Il Napoli non ha ritenuto opportuno dare il proprio permesso a quell’intervento in video e la cosa non ha lasciato di grande umore Osimhen. Ecco perché quei due video di TikTok che hanno fatto il giro dei social nonostante l’eliminazione, non hanno certo migliorato le cose.
E così non è restato che il campo per prova a salvare il salvabile. Al momento del rigore il Maradona ha provato a intonare il suo nome, a invocarlo. Lui invece ha lasciato il penalty a Zielinski, raggiungendolo poi per una pacata esultanza. Poco dopo è toccato a lui stesso sfruttare l’assist di Politano e metterla dentro. Niente maschera levata, niente esultanza, ma solo l’abbraccio dei compagni, salvo poi dirigersi verso la panchina e abbracciare il nuovo compagno Jesper Lindstrom. Garcia, lì a fianco, applaude. E lo leverà dopo un’oretta. Questa volta senza polemiche. Il più per il Napoli era ormai fatto e nel weekend i partenopei vanno a Lecce, squadra in salute. Una stretta di mano senza troppi sorrisi al momento del cambio, in una “normalità” delle cose che si può interpretare un po’ tutto e un po’ niente: freddezza? Pace fatta? Semplice gioco delle parti?
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Victor Osimhen e Rudi Garcia al momento del cambio in Napoli-Udinese

Credit Foto Getty Images

Se sarà riconciliazione tra club e giocatore saranno solo le prossime settimane a dircelo. Di certo segnare e vincere può aiutare a tamponare la crepa. Garcia, dal canto suo, prova a fare il passetto: “Durante questi due giorni ci sono stati episodi maldestri sui social che non hanno aiutato a trovare serenità e tranquillità, ci ho parlato, lui si concentra sul campo dove gli piace stare. Darà il meglio per la sua maglia, siamo tutti uniti”.
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Garcia: "Kvara? Ci ho parlato, lo voglio sereno e tranquillo"

Video credit: Eurosport

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