Ruben Loftus-Cheek: "Pioli mi aiuta, Conte scatenato. Un sogno? Euro 2024 con l'Inghilterra"

DaEurosport

Aggiornato 25/03/2024 alle 17:08 GMT+1

SERIE A - Ruben Loftus-Cheek ha rilasciato una lunga intervista a Cronache di Spogliatoio, ecco alcuni passaggi: "Pioli mi dà continuamente feedback, con Sarri ho giocato sulla sinistra. Una cosa che ho notato degli allenatori italiani (Pioli, Sarri e Conte) è che non ti vedono mai come un prodotto finale, ma vogliono sempre aiutarti a migliorare, lavorano su di te"

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Ruben Loftus-Cheek ha rilasciato una lunga intervista a Cronache di Spogliatoio, ecco alcuni passaggi: "Pioli mi dà continuamente feedback, anche attraverso i video. Il suo inglese… sta migliorando giorno dopo giorno! Zola era fantastico nello staff di Sarri a Londra. Faceva l’arbitro in allenamento ed era veramente negato! Tutti lo prendevamo in giro, andavamo sempre contro di lui, era divertente. Con Sarri ho giocato sulla sinistra, una cosa che ho notato degli allenatori italiani (Pioli, Sarri e Conte) è che non ti vedono mai come un prodotto finale, ma vogliono sempre aiutarti a migliorare, lavorano su di te"

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"Conte è una persona fantastica, molto intensa. Mi ricordo che non sapevo molto di lui prima che arrivasse al Chelsea, quando lo abbiamo incontrato la prima volta era molto tranquillo. Poi appena è andato in panchina… era completamente diverso! Così appassionato, così scatenato. C’è una grande differenza tra il Conte dentro al campo e quello fuori".

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"Ci spero, ma al momento mi sembra difficile che sarò convocato. Mi piacerebbe tornare a giocare con l’Inghilterra, ma l’obiettivo è fare bene al Milan. Anche perché l’Inghilterra è soltanto una conseguenza del rendimento al Milan".

Su Ibrahimovic e Reijnders

"Ibra è un grande aiuto da quando è arrivato in questo ruolo. È sempre fuori dallo spogliatoio, ad aspettare che passiamo, per incoraggiarci. Parla con tutti al campo, è una persona e un leader fantastico. Ti sprona a dare il massimo. Con Reijnders siamo amici. Siamo arrivati insieme al Milan ed entrambi parlavamo inglese, quindi ci ha aiutato a conoscerci meglio. Recentemente è diventato padre e infatti lo chiamo ‘Papà’. È una persona eccezionale".

Un episodio molto particolare

"Lo ricordo, ero al parco con i miei fratelli e iniziarono a piovere fulmini, colpivano anche gli alberi. A un certo punto abbiamo visto una colonna di fumo e siamo corsi a casa. Ed ecco, era la mia casa distrutta per metà, i pezzi erano dappertutto. Abbiamo dovuto ricostruire buona parte della casa".