Serie A, Rudi Garcia dopo Napoli-Sassuolo 2-0: "Osimhen arrabbiato? Ha ragione. Peccato per Raspadori"
DaEurosport
Pubblicato 27/08/2023 alle 23:38 GMT+2
SERIE A – Il tecnico del Napoli Rudi Garcia commenta il 2-0 del Maradona sul Sassuolo di Dionisi. A segno Osimhen su rigore e il capitano Di Lorenzo. Un buon avvio per la formazione di Garcia, che rimane a punteggio pieno dopo due giornate.
Il nuovo Napoli di Rudi Garcia parte bene all’esordio al Maradona: il 2-0 inflitto al Sassuolo porta le firme di Osimhen (rigore) e Di Lorenzo. In mezzo anche un’espulsione per il neroverde Maxime Lopez e un errore dal dischetto per Raspadori. I partenopei rimangono a punteggio pieno, dopo l’esordio vincente contro il Frosinone. Sabato invece, sarà la volta della Lazio: gli uomini di Sarri lotteranno ancora più ferocemente per i tre punti, viste le difficoltà palesate in queste prime due giornate. Rudi Garcia ha commentato la prestazione dei suoi ragazzi ai microfoni di DAZN. Ecco le sue parole.
Sulla prestazione
“Osimhen è uscito arrabbiato? Ha ragione. L’obiettivo non era solo vincere: non abbiamo preso gol, abbiamo giocato bene, ma potevamo fare meglio anche sul piano offensivo. Per segnare di più serve, però, prendere la porta. E noi, stasera, siamo stati molto imprecisi. Dal minuto 30 al minuto 45 abbiamo lasciato troppo la palla al Sassuolo. Peccato per Raspadori: dispiace per il palo, non per il rigore dove lo hanno sbagliato tutti”.
Su Natan
“Natan ha bisogno di tempo, deve imparare il nostro calcio e la lingua, deve inseirsi dentro. Lo vedo meno timido. Tra Juan Jesus e Ostigard ho scelto l’esperienza del primo, ha risposto benissimo nelle prime due partite, è un leader di questa squadra”.
Osimhen ha lasciato battere Raspadori?
“Assolutamente sì, è stato un gran bel gesto”.
Su Raspadori e Kvaratskhelia
“Raspadori può giocare nei tre dietro la punta: può fare tutto in avanti. E sono sicuro che segnerà e farà tanti assist. Va sfruttato, sono contento di lui perché lavora tanto anche per la squadra. Kvara ha avuto una preparazione molto spezzettata, saltando 12 giorni di allenamento. Su cinque settimane ne ha fatte due di lavoro, era meglio per lui entrare in corsa quando erano stanchi gli avversari”.
Tricolore sul petto
“Ai calciatori ho detto: un giorno che sarete stanchi, abbassate la testa e guardate il tricolore. È una spinta, un onore: vogliamo difenderlo al meglio, come fatto nelle prime due giornate”
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