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Dusan Vlahovic-Juventus, abbiamo un problema: l'attaccante non vuole rinnovare coi bianconeri e il futuro resta un rebus
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Pubblicato 08/01/2025 alle 14:11 GMT+1
CALCIO, SERIE A - Dusan Vlahovic-Juventus, abbiamo (più di) un problema. Secondo varie fonti, l'attaccante serbo non ne vuole sapere di accettare un rinnovo al "ribasso" e nemmeno di andare via in prestito. La società non può permettersi un addio a parametro zero nel giugno 2026, ma intanto punta decisa su Joshua Zirkzee o Randal Kolo Muani. Che fare, dunque? Ecco tutti gli scenari del caso.
Thiago Motta: "Vlahovic lavora sempre bene: deve essere più continuo"
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Ci eravamo tanto amati. E non ci riferiamo al capolavoro cinematografico di Ettore Scola, bensì al rapporto tra Dusan Vlahovic e la Juventus. Un legame che, secondo quanto appreso da varie e autorevoli fonti, è quasi ai minimi termini. Il motivo? La volontà ferrea dell'attaccante serbo nel non accettare la proposta del club bianconero di spalmare il lauto ingaggio - 10,5 milioni di euro nel 2024-25, 12 milioni nella prossima stagione - con un rinnovo al "risparmio".
No. Questa la secca risposta dell'ex bomber viola. Una replica che adesso apre molteplici scenari, tutti complessi. Il feeling con Thiago Motta, al netto delle dichiarazioni di facciata delle parti, sembra non ancora decollato, mentre il rendimento di Vlahovic è davvero troppo altalenante, specialmente per una formazione che non ha altre punte di ruolo a disposizione. Che fare, dunque? Ecco tutte le opzioni possibili sul tavolo delle trattative tra Vlahovic e Madama.
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Motta: "Vlahovic? Difendere tutti non è un'opzione ma un dovere"
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Addio a gennaio? Ecco Zirkzee e non solo
Il primo scenario ipotetico è quello di una cessione in questa finestra di calciomercato invernale. Per ora nessuna offerta è pervenuta dalle parti di Via Druento, ma tutti ben conosciamo l'imprevedibilità del mercato. Qualora arrivassero proposte, la Juventus le vaglierebbe con molta, molta attenzione. Anche se poi dovrebbe intervenire due volte nel suo reparto offensivo, per garantire a mister Motta un altro acquisto oltre a quello già pianificato. Che, per il momento, risponde al nome di Joshua Zirkzee - c'è distanza col Man United sulla formula dell'operazione - o a quello di Randal Kolo Muani, per il quale il PSG sembra molto aperturista.
Si sa da tempo che, complice il lungodegente Arkadiusz Milik ancora ai box - nuovo problema, stavolta di natura muscolare a causa dei sovraccarichi di lavoro - la Signora è alla ricerca di un attaccante. Zirkzee resta il sogno di Motta, per ricomporre così quell'asse campo-panchina che tanto ha fatto sognare il tifosi del Bologna. Ma i Red Devils non vogliono concedere un prestito secco e la dirigenza bianconera dovrà lavorare su una base di obbligo di riscatto. Per Kolo Muani il problema è invece rappresentato dallo stipendio: nel 2023-24 ha percepito 9 milioni di euro (lordi), quest'anno sono invece 12,7, ovvero 7 milioni netti.
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Motta: "Yildiz grande giocatore: può fare punta, dietro punta ed esterno destro"
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Addio a giugno? La Juventus è quasi obbligata
Secondo varie fonti, l'ultima idea di Vlahovic sarebbe quella di non accettare le proposte di rinnovo - al ribasso - già formulate del club, per poi liberarsi a zero nell'estate 2026. Uno scenario che la Juventus non può proprio permettersi, visti gli 80 milioni spesi per acquistarlo dalla Fiorentina e renderlo un giocatore fondamentale negli asset, anche economici, del club. Se l'ipotesi di un braccio di ferro tra calciatore e società prende sempre più piede, è impensabile che la Signora perda uno dei suoi gioielli a parametro zero tra 18 mesi. Il lavoro della dirigenza sarà allora molto chiaro.
Qualora arrivasse un attaccante in questo mercato invernale, Vlahovic si troverebbe un po' spalle al muro. Non più fondamentale nei meccanismi tattici di mister Motta - perché non più unica punta a disposizione - e soprattutto costretto poi a trovarsi una squadra in vista dell'estate 2025. Un po' come successo a Federico Chiesa, con le dovute proporzioni del caso. Un gioco delle parti che penalizzerebbe però anche la stessa società bianconera, poiché difficilmente i potenziali acquirenti saranno disposti a garantire offerte vicine al reale valore di mercato dell'attaccante (50-60 milioni di euro), considerando la situazione da simil separato in casa.
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