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Milan, Conceicao dopo la sconfitta contro la Lazio: "I giocatori sentono quello che c'è attorno al club. Serve orgoglio"
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Aggiornato 02/03/2025 alle 23:55 GMT+1
SERIE A - Le parole dell'allenatore rossonero dopo il terzo ko consecutivo in campionato arrivato nel posticipo contro la Lazio: "Il momento non è per niente facile, lo sappiamo. I giocatori sentono quello che c'è attorno al club. Io sono stato giocatore e sappiamo che quando è così le scarpe sono bollenti. Dimissioni? La cosa più importante è il Milan, non è Conceiçao se resta o se non resta"
Conceicao: "Il problema è la base, tutti devono fare di più"
Video credit: Eurosport
Altra sconfitta per i rossoneri, la terza consecutiva dopo i ko col Torino e il Bologna. La Lazio sbanca San Siro grazie ai gol di Zaccagni e di Pedro (su rigore al 98'). Il Milan l'aveva ripresa con Chukwueze all'84' nonostante l'inferiorità numerica per il rosso diretto a Pavlovic. La squadra di Conceição è ora al 9° posto e rischia di non fare l'Europa nella prossima stagione. Ecco le parole dell'allenatore portoghese al termine del match ai microfoni di Dazn e in conferenza stampa:
"Il momento non è per niente facile, lo sappiamo. I giocatori sentono quello che c'è attorno al club. C'è una strada sola: lavorare e avere il massimo orgoglio per questi colori che difendiamo, dando il massimo tutti i giorni per cambiare la situazione. Ci sono anche episodi che succedono durante la partita, negativi per noi e decisivi per l'avversario: ma non voglio parlare di sfortuna"
"Parliamo sempre della stessa cosa. Noi abbiamo preparato la partita in pochissimo tempo, abbiamo parlato di questo ambiente ed è stato strano: prima volta che mi succede in carriera. I giocatori lo sentono: io sono stato giocatore e sappiamo che quando è così le scarpe sono bollenti. Non è facile: quando non riesce un dribbling, un passaggio e l'avversario fa gol... La squadra ha dimostrato grande carattere quando è rimasta in dieci, potevamo anche vincere. Alla fine succede questo rigore. I giocatori mi danno risposte positive: una cosa è tra di noi in allenamento, dopo è entrare in una situazione difficile che c'è da inizio stagione. Cerchiamo di lavorare anche su questo non solo su piano tattico e fisico".
"Volevamo vincere, si è vista la reazione nel secondo tempo. Siamo la squadra che ha giocato di più, abbiamo avuto due giorni in meno della Lazio ma non mi voglio giustificare. Dobbiamo tirare fuori l'orgoglio, capire cosa non abbiamo fatto bene e trovare equilibrio e compattezza nella squadra anche nei momenti di difficoltà. La situazione che ha provocato il rigore, potevamo fare il 2-1 anche se eravamo in 10. L'atteggiamento c'era e mi lascia soddisfatto".
"Lo spogliatoio mi segue, lo so per il modo in cui ha affrontato il post-partita, la loro delusione. Loro farebbero lo stesso per me? Certo, se non lo sentissi, lo direi".
Sulla possibilità delle dimissioni
"Vedere la delusione sulla faccia dei giocatori è la cosa peggiore, io sono qui per loro, se devo lavorare di più con loro lo farò, vogliamo dimostrare l'orgoglio. Fase negativa a livello di risultati ed episodi, non è facile. La cosa più importante è il Milan, non è Conceiçao se resta o se non resta".
"Resto anche il prossimo anno? Ho troppe cose in testa, penso a Lecce e giorno per giorno, la cosa più importante è il Milan, non io. Mi dispiace per i tifosi perché sono abituato a vincere, mi fa male. Sono ferito come i tifosi, sono abituato a voler vincere fin da piccolo. Non mi sento bene in questo momento, e quello che faccio in questi momenti bui è lavorare ancora di più".
Gabbia: "C'è delusione, ci prendiamo le nostre responsabilità" (a Dazn)
"C'è tanta delusione nello spogliatoio, è normale. Il momento è negativo, è sotto gli occhi di tutti, dobbiamo compattarci come squadra per uscirne. Mancano 11 partite, dobbiamo giocarle al massimo per chiudere la stagione al meglio. Secondo tempo meglio del primo, non va bene, dobbiamo vedere con il mister dove abbiamo sbagliato. È giusto che anche noi ci prendiamo le nostre responsabilità ma dobbiamo restare compatti anche nelle difficoltà. Conceiçao ha detto che 'mancano le basi', qual è la nostra reazione? Non devo essere io a rispondere all'analisi del mister, noi la rispettiamo, lui fa le scelte e ci mette il massimo dell'impegno, poi a volte le cose non escono come vogliamo ed è giusto che ci prendiamo le conseguenze. Devo cercare di migliorare io come il resto della squadra, siamo tutti sulla stessa barca".
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Conceicao stizzito: risponde a una sola domanda e abbandona la conferenza
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