Serie A - E se fosse l'Atalanta-spettacolo del mago Gasperini la squadra da battere nella lotta Scudetto?

SERIE A - È l'Atalanta più completa di sempre? Dalla delusione per l'addio di Koopmeiners, l'infortunio di Scamacca e non solo. Un avvio d'annata non certo fenomenale, ma ora la Dea viaggia a mille. I nuovi si sono bene integrati: a cominciare dal capocannoniere Mateo Retegui con 11 centri personali. E se fosse proprio la band di Gasperini (miglior attacco e differenza reti) il team da battere?

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"Se l'Atalanta vince partite complicate come quella contro l'Udinese, allora può davvero sognare in grande". E' la sentenza che si è sentita maggiormente riecheggiare dopo il 2-1 in rimonta rifilato dalla band di mister Gian Piero Gasperini a quella di Kosta Runjaic. E, beninteso, il match contro i friulani è stato complicato non per l'effettiva differenza di valori tra i due organici - comunque ampia e a favore dalla Dea - ma per come Bijol e compagni hanno interpretato il confronto del "Gewiss Stadium": col coltello tra i denti, vogliosi (e pure con un calcio di qualità) di tornare a fare punti interrompendo la loro striscia negativa di risultati.

"Se l'Atalanta vince anche certe partite allora..."

E ci stavano anche riuscendo: col vantaggio-capolavoro di Hassane Kamara a fine primo tempo e tante occasioni da gol registrate dalle parti di Carnesecchi. Da aggiungere, poi, nel corso del primo tempo, gli infortuni di Berat Djimsiti e Davide Zappacosta, a cui si è aggiunto quello di Nicolò Zaniolo nel finale di gara. Oltre ai ko già noi prima del fischio d'inizio di Sead Kolasinac e, soprattutto, Charles De Ketelaere. Dal canto proprio, l'Atalanta è stata abile a stringere i denti, rientrare nel secondo tempo con l'ingresso di Raoul Bellanova e ribaltare il risultato (nonostante pure le polveri bagnate di bomber Mateo Retegui) nel giro di 5' - tra il 56' e il 61' - con la rete di Mario Pasalic servito da Bellanova, il cui tiro-cross poco più tardi ha portato anche all'autogol di Souleymane Isaak Touré.
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L'esultanza collettiva dell'Atalanta dopo il gol di Pasalic contro l'Udinese, Getty Images

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Anche la Dea in corsa per lo scudetto: ecco perché

Tutto contro, o quasi. Eppure la vittoria è arrivata, in qualche modo. Segnale inequivocabile che l'Atalanta non può più in alcun modo essere considerata "outsider" (figuriamoci "provinciale") e che le stimmate della grande squadra - acquisite definitivamente col trionfo della passata stagione in Europa League dopo annate di costanti "crescite miracolose" - potranno portarla fino in fondo nella lotta per lo Scudetto. Già. Perché tutti parlano di Napoli e Inter nella corsa al titolo, dimenticandosi tuttavia particolari molto importanti. Anzitutto, parlando in termini generali, il totale e inedito equilibrio venutosi a creare in testa alla classifica, con la bellezza di 6 squadre racchiuse in soli due punti a quasi un terzo del campionato: Napoli 26; Atalanta, Fiorentina, Inter e Lazio 25; Juventus 24.

Atalanta: attacco spaziale e miglior differenza reti

Proprio come si legge, l'Atalanta è la "prima" tra le seconde a pari merito. Ed è proprio qui che alberga il secondo particolare di cui sopra, che deve necessariamente essere preso in seria considerazione: la differenza reti di +16, la migliore di questo campionato perché si appoggia proprio al miglior attacco della Serie A con 31 gol realizzati, praticamente 2,6 a partita. Questo grazie all'ormai gioco rapido e corale di mister Gasperini, che ha portato l'attaccante oriundo della nazionale italiana Mateo Retegui ad essere valorizzato così tanto da balzare in vista alla classifica marcatori a quota 11 centri personali.
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Retegui esulta per il gol in Atalanta-Hellas Verona - Serie A 2024/2025

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Non solo bomber Retegui

Sotto l'ex Genoa e Tigre si balza subito a quota 6 realizzazioni (più altre 2 in Champions League) del sempre straripante Ademola Lookman e i 2 dei vari Charles De Ketelaere, Mario Pasalic, Lazar Samardzic, Davide Zappacosta, Marco Brescianini e Marten De Roon. Gioco corale e tutti a segno (9 elementi diversi, per l'esattezza). E in partite da strabuzzare gli occhi, come il 5-1 e il 6-1 rifilati rispettivamente contro Genoa e Verona. Oltre al tris rifilato al Napoli capolista al "Maradona".

I cattivi presentimenti, a partire dalle vicende Koopmeiners e Scamacca. Eppure...

E dire che la partenza della Dea era stata col freno a mano tirato e tra mille dubbi. In molti avevano infatti pronosticato una stagione di transizione, figlia dei tanti cambiamenti in rosa. La vicenda (anzi, telenovela) Teun Koopmeiners-Juventus, che aveva portato il talento neerlandese a saltare la storica Supercoppa Europea contro il Real Madrid, aveva fatto temere il peggio. La campagna acquisti, assestata giocoforza nella fase finale del calciomercato acquisto, sembrava più che altro corrispondere a una serie di commesse coi vari Retegui (arrivato in fretta e furia per ovviare al grave infortunio di Gianluca Scamacca nel corso di un’amichevole disputata il 4 agosto contro il Parma), Cuadrado, Bellanova, Samardzic, Zaniolo, Kossounou.

Mago Gasperini (come sempre): e se la squadra da battere fosse proprio l'Atalanta?

E invece... E invece la mano del Gasp è tornata a fare miracoli. Dopo un inizio a rilento, l'esplosione della sua Dea è stata incontenibile. Con una perfetta gestione delle forze a disposizione, motivo per cui i nerazzurri stanno facendo molto bene anche in Champions League. Che la squadra da battere, in campionato, non sia diventata proprio l'Atalanta...?
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Gasperini durante Atalanta-Udinese - Serie A 2024/2025

Credit Foto Getty Images

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Gasp: "Atalanta meglio in Europa? Ci sono certi stimoli ma dobbiamo ritrovarli anche in A"

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