Le 5 verità di Inter-Como 4-0: Marcus Thuram e Lautaro Martinez sono devastanti, Fabregas e Nico Paz steccano, Luis Henrique in crescita
SERIE A - Andiamo alla scoperta delle 5 verità che ci ha lasciato Inter-Como 4-0. Ecco i principali spunti della partita: analizziamoli insieme. Marcus Thuram e Lautaro Martinez hanno ricominciato a intendersi al meglio. I nerazzurri restano i favoriti per lo Scudetto e vincono un quasi big match. Fàbregas e Nico Paz steccano; Luis Henrique brilla. Il percorso del Como è ancora molto lungo
Martinez: "Critiche? fanno parte del gioco, io cerco sempre di dare gioia ai tifosi"
Video credit: Eurosport
Inter-Como, partita valida per la 14ª giornata di Serie A, è terminata sul punteggio di 4-0 frutto delle reti di Lautaro Martinez, Marcus Thuram, Çalhanoglu e Carlos Augusto. Con questo risultato i nerazzurri volano momentaneamente in vetta alla classifica in attesa delle altre mentre il Como rimane al 6° posto in attesa dei risultati di Bologna e Juventus. Andiamo ad analizzare le 5 verità che ci ha lasciato questa partita.
1) La Thu-La è tornata: sia Marcus Thuram che Lautaro Martinez segnano e convincono
In questo inizio di stagione - talvolta in maniera un po' troppo superficiale - sia Lautaro Martinez che Marcus Thuram sono stati oggetto di qualche critica. L'argentino ha fatto fatica a incidere nelle partite di cartello, dove l'Inter puntualmente ha perso. Tuttavia El Toro è il trascinatore tecnico ed emotivo di questa squadra ed è in cima alla classifica cannonieri di questa Serie A. I gol pesanti sono mancati, sino a questa partita, ma si tratta di un giocatore che si spreca tantissimo e non si risparmia sia con la maglia dell'Inter che con quella dell'Argentina. Marcus Thuram ha un potenziale fisico e tecnico forse ancora maggiore rispetto a quello di Lautaro Martinez. Qualche acciacco fisico l'ha messo un po' in ombra in questo inizio di stagione e - al termine dell'annata sportiva passata - ha avuto forse qualche screzio nel gruppo. Lo sfogo estivo di Lautaro Martinez sembrava aver minato un po' i rapporti con alcuni compagni, tra cui Marcus Thuram. Contro il Como il francese ha segnato un gol pesantissimo nel miglior momento dei lariani e il feeling con il proprio capitano è tornato ottimale sia dentro che fuori dal campo. La Thu-La è tornata a divertirsi e a fare divertire il popolo dell'Inter, avranno problemi le avversarie a limitare due attaccanti di questo calibro.
- Quando Thuram e Lautaro segnano nella stessa partita: l'Inter sa solo vincere, è successo 11 volte e sono maturati 11 successi
| PARTITA | RISULTATO | SCORE THURAM / LAUTARO |
| 6/12/2025 (Serie A) | Inter-Como 4-0 | 1 + 1 |
| 25/8/2025 (Serie A) | Inter-Torino 5-1 | 2 + 1 |
| 5/3/2025 (Champions) | Feyenoord-Inter 0-2 | 1 + 1 |
| 19/1/2025 (Serie A) | Inter-Empoli 3-1 | 1 + 1 |
| 10/5/2024 (Serie A) | Frosinone-Inter 0-5 | 1 + 1 |
| 16/2/2024 (Serie A) | Inter-Salernitana 4-0 | 1 + 1 |
| 13/1/2024 (Serie A) | Monza-Inter 1-5 | 1 + 2 |
| 17/12/2023 (Serie A) | Lazio-Inter 0-2 | 1 + 1 |
| 9/12/2023 (Serie A) | Inter-Udinese 4-0 | 1 + 1 |
| 21/10/2023 (Serie A) | Torino-Inter 0-3 | 1 + 1 |
| 3/9/2023 (Serie A) | Inter-Fiorentina 4-0 | 1 + 2 |
2) L'Inter rimane la favorita per lo Scudetto: i nerazzurri vincono un quasi big match
L'Inter rimane la squadra favorita per lo Scudetto: non ce ne vogliano i tifosi nerazzurri più scaramantici. La profondità della rosa della squadra di Cristian Chivu - che mixa talento, forza fisica e spessore internazionale - non ce l'ha nemmeno il Napoli Campione d'Italia. Chivu ha saputo offrire nuovi stimoli a un gruppo arrivato a fine ciclo e dal mercato sono arrivati buoni o discreti calciatori. Questa prova di forza dell'Inter - che domina una partita contro una squadra che aveva messo in difficoltà sin qui qualunque rivale - è un chiaro messaggio alle avversarie. Lautaro Martinez e soci sin qui avevano vinto solo il big match contro la Roma, perdendo contro Juventus, Napoli e Milan. In tutte queste partite i nerazzurri avevano giocato - almeno per buona parte di tali sfide - meglio dell'avversaria. Contro il Como i nerazzurri sono stati bravi a non concedere ripartenze e a inaridire le numerose fonti di gioco della compagine allenata da Cesc Fàbregas. I lariani ancora non sono una big e questo punto lo approfondiremo in seguito ma - vista la classifica e lo stato di forma del Como - questo era a tutti gli effetti un big match. La dominanza con cui l'Inter si è imposta e la classe anche dei subentrati dimostra che i nerazzurri sono in notevole crescita. Questa squadra ha margine di miglioramento e ha il dovere di puntare allo Scudetto.
3) Fàbregas e Nico Paz sono lo specchio del Como e steccano
Il Como aveva davanti a sé gli impressionanti occhi degli 80mila dello Stadio Giuseppe Meazza, con anche un buon numero di sostenitori giunti dalle non lontane rive del Lago. Tuttavia Fàbregas, Nico Paz e tutta la squadra lariana ha steccato rimediando una bocciatura alla Scala del Calcio. Intendiamoci: il progetto del Como va avanti e - come ha riferito Fàbregas nel post-partita - questo risultato è merito della forza dell'Inter. I nerazzurri sono superiori a tutte le squadre della Serie A. Detto ciò, l'approccio sia tattico che mentale del Como è stato troppo morbido e dunque completamente errato. La difesa ha subìto due verticalizzazioni elementari nel giro dei primi 3 minuti: non un grande biglietto da visita. Inoltre il Como non è riuscito a mettere in mostra i princìpi del proprio gioco. Hakan Çalhanoglu e Nicolò Barella sono sempre stati lasciati liberissimi dai diretti avversari. Al contrario, i centrocampisti e i difensori del Como non sono riusciti ad aggirare la furente pressione dell'Inter. Anche sugli esterni gli ospiti hanno latitato. D'altronde oggi è rimasto spento il cuore della manovra del Como: Nico Paz. Il gioiellino di Fàbregas è rimasto impantanato tra le maglie nerazzurre e - nonostante un discreto lavoro di sacrificio - è rimasto ai margini delle trame di gioco lariane, salvo in un paio di circostanze. L'impatto del Meazza ha messo in difficoltà sia lui che Fàbregas: ambedue si sono dimostrati meno lucidi del solito.
4) Luis Henrique brilla e adesso...
Sin qui sia Andy Diouf - nonostante nelle ultime uscite abbia offerto spunti interessanti - che Luis Henrique erano stati i due punti interrogativi del mercato estivo dell'Inter. Quest'ultimo ha giocato una partita strepitosa, aperta nel migliore dei modi con l'assist per il gol di Lautaro Martinez. Luis Henrique sin qui ha faticato a reggere l'impatto con il campionato italiano e in estate aveva disputato un Mondiale per Club deludente. In questa partita si è dimostrato determinante e si sta adattando al ruolo di quinto di centrocampo, invece all'Olympique Marsiglia di Roberto De Zerbi agiva da esterno offensivo. 'Una rondine non fa primavera' ma questa sfida contro il Como può essere un punto di ripartenza per Luis Henrique. Si tratta indubbiamente di un ragazzo molto talentuoso e con margini di crescita importanti ma adesso che si è mentalmente e tecnico-tatticamente sbloccato deve spingere sull'acceleratore per iniziare a sfornare prestazioni di qualità in serie. Qualora ci riuscisse l'Inter avrebbe una freccia ulteriore nel proprio arco.
5) Como: il percorso è ancora molto lungo
Il Como è l'unica squadra italiana che non gioca all'italiana: Fàbregas ha il pieno controllo di tutto ciò che riguarda il campo e anche di ciò che sta fuori dal rettangolo verde ma che è propedeutico alla costruzione e allo sviluppo di questo progetto. L'Italia non è abituata - né pronta - ad avere a che fare con qualcosa di così innovativo sotto tutti i punti di vista. I risultati del Como hanno fatto alzare di parecchio l'asticella e quindi ci si sorprende se la miglior difesa del campionato viene pokerata e annichilita in un big match di tale portata. In realtà fa tutto parte del percorso e il primo a esserne consapevole è Fàbregas. I giovanissimi ragazzi del Como, talentuosissimi, hanno faticato a reggere l'impatto con il Meazza e una sconfita - seppur larga - può essere un ottimo trampolino di lancio per crescere ulteriormente. La bravura di Fàbregas sarà anche quella di saper toccare le corde giuste dei propri giocatori per far sì che resettino subito e ripartano a regalare gioia ai propri tifosi e grande calcio all'Italia.
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Fabregas: "Il mio no all'Inter? Questa domanda mi fa male..."
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