Le 5 verità di Milan-Roma 1-0: Pavlovic plasmato da Allegri, Gasp lascia dubbi
Pubblicato 03/11/2025 alle 09:20 GMT+1
SERIE A - I rossoneri sono solidi e il lavoro del tecnico toscano si vede. Leao sta diventando leader, soprattutto se ha spazio in campo aperto. Gasp deluso, ma la gestione degli attaccanti sta diventando un caso.
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Video credit: Eurosport
Milan-Roma, match valido per la 10a giornata di Serie A 2025/26, si è concluso 1-0 al Meazza di Milano. Decisiva la rete di Pavlovic nel primo tempo. Vediamo insieme l'analisi della sfida in cinque punti distinti.
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1) Milan tosto e capace di soffrire, letale in ripartenza
Altra vittoria pesante del Milan, dopo quella sul Napoli. I rossoneri si portano a un solo punto dalla vetta, dimostrano di essere solidi e tosti, nonostante le tante assenze, da Rabiot a Gimenez. Allegri, che ha dedicato la vittoria al suo mentore Galeone, ha capito che con Leao può sfruttare il campo aperto e quindi nelle ultime giornate ha abbassato la squadra, per favorire il portoghese. I rossoneri, capaci anche di soffrire come nella prima mezz’ora, quando aumentano i giri del motore e ripartono riescono a rendersi sempre pericolosi. Gli spunti di Saelemaekers e le verticalizzazioni di Modric: funzionano. Milan in piena corsa Scudetto.
2) Gasp con delle scelte discutibili, anche se la Roma aveva iniziato bene
Una grande prima mezz’ora, con tre ottime occasioni create. Il Milan messo sotto sul piano del gioco, la sicurezza di voler comandare. Poi il gol subito e la squadra che va in tilt. E in svantaggio la Roma ha iniziato a concedere praterie ai rossoneri, vicini più volte al raddoppio. I cambi di Gasperini non hanno del tutto convinto, così come l’impostazione di una partita che forse andava giocata diversamente. Nel finale c’è il rammarico per il rigore sprecato, che si aggiunge a quello per un altro scontro diretto perso. Non sarà semplice rialzarsi subito.
3) Pavlovic migliorato e plasmato da Allegri: ora è un leader
Tra i giocatori maggiormente migliorati rispetto alla nefasta scorsa stagione, c’è il difensore serbo. Secondo gol in 10 giornate, un’altra prestazione dominante dietro. Pavlovic con Allegri ha acquisito sicurezza, è cresciuto a livello di personalità e, senza Theo Hernandez, ha anche più libertà di alzarsi a sinistra. Piano piano è uno dei leader di questo Milan e il fatto che le sbavature dietro siano rare, dipende dalla cura maniacale del tecnico toscano a ogni dettaglio difensivo. Gabbia e Pavlovic sono sicuramente degli esempi lampanti di questa crescita collettiva.
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Strahinja Pavlovic of Milan celebrates his goal during the Serie A match between AC Milan and AS Roma at Giuseppe Meazza Stadium on November 02, 2025 in Milan, Italy.
Credit Foto Getty Images
4) Leao prima punta funziona (giocando in contropiede)
Rafa Leao ancora protagonista. Nelle ultime settimane il portoghese si è imposto come vero trascinatore rossonero e anche contro la Roma è risultato decisivo. Assist vincente per Pavlovic e altri tre punti. Quando si apre il campo, Leao diventa devastante e i primi 15 minuti della ripresa ne sono una pragmatica dimostrazione. Allegri, schierandolo centravanti, ha capito che può essere letale nei contropiedi. Per adesso è una scelta che convince e che premia anche le qualità del numero 10 rossonero.
5) Centravanti sì o centravanti no? Roma è divisa
Poco più di 15 minuti concessi ad Artem Dovbyk, includendo il recupero. Nonostante la squadra fosse sotto di un gol. Gasperini ha optato per Pellegrini e Bailey, continuando a giocare senza punte/attaccanti di ruolo. È stranissimo notare come la Roma stia progressivamente abbandonando l’idea del centravanti, nonostante proprio Gasp abbia sempre saputo valorizzare in carriera le prime punte. È corretto aver emarginato Dovbyk in questo modo? A gennaio arriverà qualcuno davanti? Interrogativi legittimi, Roma è divisa, Gasperini pare aver fatto le sue scelte.
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