Nasce la nuova Inter: la conferenza stampa di Marotta e Chivu in 5 punti chiave. Come giocheranno i nerazzurri? Quali strategie sul mercato?
Aggiornato 28/07/2025 alle 19:58 GMT+2
SERIE A - Intervenendo in conferenza stampa ad Appiano Gentile, il presidente nerazzurro Beppe Marotta e il nuovo tecnico Cristian Chivu hanno aperto ufficialmente la stagione 2025-26 dei nerazzurri. Annunciando a chiare lettere l'obiettivo: vincere, o almeno provare a farlo. Vediamo insieme quali sono stati i concetti principali affrontati.
Chivu spiega in 200'' come giocherà la sua Inter
Video credit: Eurosport
La stagione 2025-26 dell'Inter può dirsi ufficialmente aperta: la conferenza stampa indetta ad Appiano Gentile con il presidente Beppe Marotta e il tecnico Cristian Chivu ha rappresentato il primo passo formale dei nerazzurri, chiamati a ripartire dopo i bocconi amari ingoiati nel finale della passata stagione. Si ricomincia con un mercato ancora apertissimo e con una griglia di partenza che - almeno finora - non vede i nerazzurri in pole position. Vediamo cosa è emerso dalla conferenza congiunta Marotta-Chivu.
Nuovo dna, stessi obiettivi
"L'Inter ha un palmares e una storia da difendere: inutile nascondersi, l'ambizione di questo club è sempre la stessa, vincere. Se non ci riusciremo significa che altri saranno stati più bravi di noi, ma la volontà è quella". Più chiaro di così, Beppe Marotta, non poteva essere. Dopo un'estate turbolenta con l'addio a Simone Inzaghi e l'arrivo di un nuovo allenatore con pochissima esperienza alle spalle in Serie A, mantenere un profilo basso sarebbe stato per certi versi comprensibile.
Niente di tutto questo. Marotta tiene alta l'asticella e mette in chiaro le cose alla prima occasione utile: lo scorso anno la vittoria è sfumata per un centimetro, è arrivato il momento di colmare il gap.
Trasformismo e l'importanza di cambiare vestito tattico
L'Inter di Simone Inzaghi aveva una caratteristica, tra le tante: era perfettamente riconoscibile, aveva nel 3-5-2 un marchio di fabbrica. La sensazione è che Chivu voglia rendere i nerazzurri una squadra più duttile e - di conseguenza - meno leggibile per gli avversari. "Alleneremo più moduli in questo periodo, cercheremo di essere pronti a cambiare", le sue parole.
Non è un caso che in cima alla lista dei desideri ci sia Lookman, il giocatore perfetto per offrire soluzioni tattiche diverse negli ultimi trenta metri.
/origin-imgresizer.eurosport.com/2025/07/28/image-586759d3-b422-4a0e-8947-d97b2170c636-85-2560-1440.png)
Chivu spiega in 200'' come giocherà la sua Inter
Video credit: Eurosport
La priorità è l'attacco, non la difesa
Riavvolgiamo il nastro di un paio di mesi e torniamo al finale della passata stagione quando, con Lautaro e Thuram non al meglio della forma, nel reparto offensivo le alternative di Inzaghi si chiamavano Taremi, Arnautovic e Correa. Troppo poco, e infatti il conto da pagare è stato salatissimo.
Si capisce perché, quindi, la priorità dell'Inter sia quella di rafforzare l'attacco: Pio Esposito è tornato alla base, dal Parma è arrivato Bonny, dall'Atalanta potrebbe arrivare Lookman. Il resto può attendere e le parole di Marotta su Leoni ("Farebbe comodo a tutti, ma la priorità riguarda altri ruoli") sono emblematiche.
/origin-imgresizer.eurosport.com/2025/07/28/image-411bbc1d-c240-48dc-babb-5eafac8cba69-85-2560-1440.png)
Marotta: "Lookman ci interessa, aspettiamo fino a fine settimana. Poi valuteremo altro"
Video credit: Eurosport
L'orgoglio di Chivu e la strategia di Oaktree
"Con Oaktree abbiamo sviluppato un nuovo modello: abbassare l'età media, investire sui giovani e incrementare il valore patrimoniale". In tempi economicamente bui per la Serie A, Marotta traccia la linea e ribadisce l'importanza di produrre talenti in casa (Lookman, nel caso, rappresenterebbe la classica eccezione alla regola).
Un nuovo corso, quindi, che viene affidato a un allenatore al quale il presidente nerazzurro dedica le primissime parole: "Sento parlare di soluzione di rincalzo e di seconda scelta, niente di più falso". Una sottolineatura importante perché fatta pubblicamente, a telecamere accese e microfoni schierati. Se dopo i tormenti di qualche settimana fa c'era bisogno di un leader silenzioso in grado di riportare serenità e ordine nello spogliatoio, Chivu è probabilmente il profilo giusto.
/origin-imgresizer.eurosport.com/2025/07/26/image-7b866e4e-8853-4396-8535-c318e5351b8e-85-2560-1440.jpeg)
Cristian Chivu al lavoro ad Appiano Gentile
Credit Foto Getty Images
La voglia di ripartire
Il tempo passa, ma la ferita di Monaco inevitabilmente è ancora aperta. Lo si legge tra le righe delle dichiarazioni sia di Marotta che di Chivu: c'è voglia di ripartire, di lasciarsi alle spalle in maniera definitiva un finale di stagione che non è andato come si pensava. "Siamo un gruppo maturo, con una certa esperienza, che sa gestire determinati momenti. A livello mentale qualcosa subisci, ma il bello del calcio è che arriva la partita o la stagione successiva e si riparte sempre da zero", il pensiero di Chivu.
Senza troppi giri di parole: la vera forza del gruppo si misurerà in base a come saprà reagire di fronte alle difficoltà. Se lo spogliatoio avrà la capacità di rimanere unito, non c'è dubbio che l'Inter reciterà ancora un ruolo da assoluta protagonista.
/origin-imgresizer.eurosport.com/2025/07/18/image-308effad-17f3-4cec-bc48-e56d392f9522-85-2560-1440.png)
Ausilio: "Calhanoglu? Galatasaray spregiudicato, ma non c'è stata nessuna offerta"
Video credit: Eurosport
Contenuti correlati
Pubblicità
Pubblicità